La Galerie Negropontes apre uno spazio espositivo a Venezia nella Palazzina Masieri, emblematico edificio del XVII secolo e gioiello dell’architettura veneziana sulle sponde del Canal Grande, trasformato in un centro dedicato all’arte e alla conoscenza dai due architetti Roberta Bartolone e Giulio Mangano.
Dal 22 marzo al 24 novembre la Galerie Negropontes apre la sua nuova sede a Venezia con una doppia mostra inaugurale dal titolo Armonia Metis, autentico inno alla diversità, alla trasversalità e alla multidisciplinarietà dell’arte, che si sviluppa sui due piani della Palazzina Masieri. A testimonianza della fusione di diverse discipline artistiche e influenze multiculturali, la mostra presenta al piano terra opere di tutti gli artisti della Galleria. Al primo piano, invece, dialogano le delicate sculture in vetro del duo creativo Perrin & Perrin e le opere contemporanee dell’artista Mircea Cantor.
La Palazzina Masieri, edificio storico nel cuore di Venezia, è stata segnata nel corso degli anni da progetti ambiziosi e grandi ristrutturazioni. La sua storia inizia con una prima proposta di riqualificazione da parte del celebre architetto americano Frank Lloyd Wright a metà del XX secolo. Wright immaginò il luogo come un memoriale per Angelo Masieri, un giovane architetto tragicamente scomparso. La sua ambizione era quella di creare una residenza per gli studenti degni di nota dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Tuttavia, questo ambizioso progetto si scontrò con una serie di ostacoli. Le forti critiche della comunità culturale e il rifiuto ufficiale del Comune di Venezia nel 1955, che riteneva il progetto inadeguato al tessuto storico della città, portarono all’abbandono del progetto architettonico di Wright.
Oggi, sotto il patrocinio della Galerie Negropontes, la Palazzina Masieri sta vivendo una nuova fase della sua ricca e complessa storia. Affidata allo studio Barman architects, fondato da Roberta Bartolone e Giulio Mangano, la nuova ristrutturazione dell’edificio fa parte di un tentativo di far rivivere il suo spirito originario di centro culturale dedicato alla diffusione dell’arte e della conoscenza. Il progetto richiama il legame storico dell’edificio con l’Università IUAV di Venezia e riafferma il suo status di crocevia essenziale per lo scambio e la trasmissione d’arte e di sapere.