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Arte e cappelli in coppia, in una mostra curiosa durante il Salone

Lacerante – Alissa Marchenko
Dal 15 al 20 aprile, in via della Moscova nella sede di Gallia e Peter, va in scena “Chapeau! Bite&Go meets Gallia e Peter”, nuovo progetto di Nicoletta Rusconi dove opere contemporanee di giovani artisti dialogano con cappelli-scultura di ispirazione futurista realizzati da Laura Marelli. Un nuovo intreccio tra arte, design e aggiornate forme di collezionismo. Ecco la nostra intervista.

Come nasce il progetto?
Nell’Atelier da Laura Marelli, artigiana, modista chiacchierando con lei, sapendo della mia passione per l’arte, mi racconta del suo progetto del 1986, Velocità Accelerate, in cui realizzò alcuni cappelli ispirati al Futurismo. Sono rimasta colpita dall’inestimabile qualità e unicità di questi cappelli-scultura, perchè sono delle vere e proprie sculture, Così mi è sembrato curioso realizzare una mostra insolita, ovvero di abbinarli alle piccole opere di Bite&Go, “gioielli” di arte contemporanea molto originali, creando un dialogo visivo per associazioni cromatiche e formali in grado di esaltare l’unicità di entrambi.

Come ha creato le coppie?
Le coppie cappello-opera sono nate quasi spontaneamente. È stata una folgorazione conoscere lo sviluppo dei cappelli-scultura ispirate da quadri futuristi, compresi i materiali non convenzionali e unici utilizziati, Da questo studio abbiamo deciso di creare delle coppie che partissero dall’originalità della composizione, dalla tematica a cui i cappelli si ispirano. E, come per magia sembra che il cappello e opera sono fatti l’uno per l’altra.

Tatiana Villani, Seed #12, 2023, ceramica, pelliccia finta, poliuretano, 29x30x32 cm

Quali obiettivi vi siete posti?
Conoscere la storia e l’archivio della maison milanese Gallia e Peter, comprensivo di cinquecento forme di legno utilizzate sin dai primi del Novecento, è stata una scoperta che voglio condividere con gli altri con questa mostra d’importanza culturale. Facendo convivere la storia e il nuovo, grazie a opere di giovani artisti, la mostra può diventare un’occasione per fare luce sul patrimonio storico dimenticato e su come conservarlo, prendersene cura, svilupparlo e dargli nuova vitalità. Inoltre, la mostra è una opportunità per riconoscere il contributo internazionale che Gallia e Peter ha dato alla moda e all’arte.

Cos’è ARTbite e quale pubblico attira?
ARTbite, nato a fine 2019, è un progetto online sotto forma di profilo Instagram, che espone e promuove, per collezionisti e appassionati di settore, opere uniche in piccolo formato di artisti emergenti, mid-career ed established. ARTbite incarna una nuova forma di collezionismo, e non solo: è pensato per chi non può fare a meno di collezionare ma anche per chi si vuole avvicinare al mondo dell’arte e del design con investimenti contenuti che vanno dai 300 ai 3.000 euro. Come evoluzione di ARTbite, nasce nel 2021 Bite&Go, la sua evoluzione fisica e itinerante. Continuamente dinamico, Bite&Go collabora con Remida Tornaghi nelle sedi di St. Moritz e Forte dei Marmi, con Banner a Milano e, nel 2023, apre la sua nuova sede permanente alla Galleria Sonne a Silvaplana e trova nella Regione Lombardia l’occasione per esporre 100 artisti per il Salon Bite&Go. ARTbite non è solo un’occasione per il pubblico, ma anche un modo per sostenere gli artisti anche nel loro percorso esterno ad ARTbite: quotidianamente vengono postate le loro opere su Instagram, promosse le loro mostre nelle gallerie e istituzioni e aiutati nel creare una vera e propria relazione con il collezionista, che li segue e li apprezza anche tramite opere più grandi, creando un legame di affinità artista-collezionista-gallerie.

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