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Le facili allegorie. Su Cattelan da Gagosian

Installation view Artwork © Maurizio Cattelan. Photo: Maris Hutchinson. Courtesy Gagosian
La mostra di Cattelan da Gagosian
La mostra di Cattelan da Gagosian

Nella casa di uno dei trust dell’arte contemporanea Maurizio Cattelan si accontenta di calcare concetti generalisti come ricchezza e violenza

È stata inaugurata da pochi giorni, con opere inedite, la personale di Maurizio Cattelan in quella che è una delle più prestigiose e ricche gallerie del mondo. L’opera più rimarchevole, o che comunque è già girata di più, è una parete in pannelli d’acciaio 5 metri x 20, placcata in oro e perforata da buchi di proiettile. Qualcuno ha ricordato l’opera, molto simile, dell’artista cinese Mao Tongqiang, realizzata nel 2015 ed esposta a NY pochi anni dopo. Che però aveva un numero minore di fori e non era placcata in oro. Cose simili erano state fatte comunque da Gustav Metzger, Niki de Saint Phalle, William Burroughs e chissà quanti altri. Ma anche loro senza la disponibilità di tutto quell’oro e soprattutto degli spazi di uno dei trust dell’arte contemporanea.

Le intenzioni di questi artisti erano dirette ad esplorare le possibilità del Negativo di per sé: gli effetti della distruzione, secondo una filiazione che deriva dall’Informale per Metzger e, secondo un approccio di derivazione neo – surrealista, il ribaltamento e l’attacco aggressivo contro la realtà collettiva, per de Saint Phalle e Burroughs. Gli attenti esegeti dell’artista italiano hanno rilevato come Cattelan, dal canto suo, riesca a combinare i due poli che rappresentano i contrasti della società americana, e non solo. Riferendosi al contempo all’estrema ricchezza (rappresentata dall’oro) e alla violenza (rappresentata dagli effetti delle armi).

La mostra di Mao Tongqiang a New York
La mostra di Mao Tongqiang a New York

Apparentamenti ovvi

Apparentamenti abbastanza ovvi e di sicuro impatto per un pubblico generico che si accontenta di concetti generalisti come ricchezza e violenza, che di per sé significano tutto e nulla se svincolati da qualsiasi approccio più circostanziato sulle loro cause e specifiche manifestazioni. Cattelan utilizza in fin dei conti la struttura monodimensionale dell’allegoria, che tende al riconoscimento piuttosto che all’interpretazione, facendo scontrare due allegorie diverse ma rimanendo, come si usa dire, sulle generali.

Si dirà, secondo la prevedibile litania, che qualsiasi riferimento troppo concreto porterebbe al rischio della disambiguazione del messaggio artistico – poetico. Cosa però che non accade necessariamente sempre, dato che la storia dell’arte e della letteratura è in realtà piena zeppa di casi hanno visto coabitare un grado di sublimazione estetica con riferimenti a personaggi e fatti concreti. Il forte di Cattelan è sempre stata comunque la ricerca continua, pur spesso rasente i fatti, dell’impatto dell’opera, secondo i modi della comunicazione pubblicitaria, anche se recentemente ha introdotto questi calchi bianchi, umani e animali, di figure dolenti che rammemorano una certa tradizione Simbolista o i lacerti pompeiani.

 

A sinistra William Burroughs in una foto degli anni 80; a destra Niki de Saint Phalle mentre crea l'opera "Pirodactyl over New York" nel 1962 ; al centro in basso Gustav Metzger sperimenta la sua arte autodistruttiva usando l'acido su dei fogli di plastica a Londra nel 1963
A sinistra William Burroughs in una foto degli anni 80; a destra Niki de Saint Phalle mentre crea l’opera “Pirodactyl over New York” nel 1962. Al centro in basso Gustav Metzger sperimenta la sua arte autodistruttiva usando l’acido su dei fogli di plastica a Londra nel 1963

Da incendiario a repubblicano?

L’effetto della mostra da Gagosian è stato propagato dai media dell’informazione di settore con la solita ridda di corifei ed imbucati. Anche se il rumore più grosso, in questi giorni, in confronto, è stato quello del martello usato dagli studenti della Columbia University per rompere una porta in vetro ed entrare ad occupare, per protesta contro le stragi a Gaza, la sede della facoltà: atto descritto, fotografato e decisamente ingigantito come inaudito e scandaloso da diversi, che al tempo stesso, senza senso delle proporzioni, sanno parlare con nonchalance di migliaia e migliaia di morti.

In questo contesto l’opera di Cattelan ha riscosso quello che in fondo è il solito innocuo interesse di settore. Accennante per l’occasione a questioni gravissime anche se non si sa quali. Mancando i riferimenti alle bombe e alle cannonate escluderei un interesse per le crisi globali. E propenderei per il tema dell’ordine pubblico negli States. In particolare la scontentezza di buona parte dei newyorkesi per le politiche del loro attuale sindaco liberal. Si nasce incendiari e si finisce repubblicani?

 

Al centro in basso Maurizio Cattelan con la sua statua , in mezzo alle immagini contrapposte di due sindaci di New York : Rudolph Giuliani, sindaco repubblicano della "tolleranza zero" tra il 1994 e il 2001,e l'attuale, Eric Adams, democratico
Al centro in basso Maurizio Cattelan con la sua statua, in mezzo alle immagini contrapposte di due sindaci di New York. Rudolph Giuliani, sindaco repubblicano della “tolleranza zero” tra il 1994 e il 2001, e l’attuale, Eric Adams, democratico

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