Un eccezionale bronzo di Rembrandt Bugatti guida l’asta di arte impressionista e moderna che Bonhams terrà a Parigi il 5 giugno 2024. Trois panthères marchant, al debutto sul mercato, è stimato 3,5-5,5 milioni di euro.
Per Bénédicte van Campen, Senior International Specialist di Bonhams, Trois panthères marchant “è la scultura più iconica dell’artista. Imponente nelle dimensioni e con una bella patina, è l’unico calco che presenta le tre pantere insieme“. E tutti gli appassionati di Rembrandt Bugatti sanno bene quanto l’artista italiano fosse affascinato e legato all’animale. Tanto che, aggiunge van Campen, “il capolavoro è la copertina del catalogo ragionato dell’opera dell’artista a cura di Véronique Fromanger”.
Una scultura particolarmente significativa, dunque, che Bonhams porta per la prima volta in asta alla stima di 3,5-5,5 milioni di euro. Un pezzo unico fuso in bronzo nel 1905, esposto in tutte le principali mostre dell’artista, che rappresenta come detto un gruppo di tre pantere che camminano insieme. Il rapporto di Rembrandt Bugatti con l’animale nasce dopo aver incontrato i guardiani dello zoo del Jardin des Plantes a Parigi, che lo guidarono nella conoscenza della bestia, dei suoi comportamenti, della sua ferina bellezza.
Nato nel 1884, lo scultore italiano Rembrandt Bugatti si indirizzò subito verso la riproduzione plastica di animali, soprattutto esotici, che ammirava agli zoo di Parigi e Anversa. Creava i modelli direttamente davanti all’animale, ne osservava i movimenti, le interazioni, cercando di coglierne l’essenza profonda. La storia dell’arte europea vede così l’introduzione nel suo sistema di formichieri, tapiri, cicogne marabù, yak, uccelli segretari, elefanti, leoni e canguri.
Merito di Adrien-Aurélien Hébrard, mercante che si occupò della vendita e della promozione delle opere di Rembrandt Bugatti. Nella sua introduzione al catalogo della prima mostra del suo artista nel 1904, Hébrard scrisse: “La diffidenza fu ciò che sentii per la prima volta quando menzionai il suo bel nome dal bel suono, un nome fin troppo evocativo, di eccessiva fama ed eccessiva arte; poi un amico mi ha incoraggiato a vedere le opere del giovane Rembrandt Bugatti […] Invece del piccolo italiano abile con le mani, bravo a imitare le opere dei maestri, ho scoperto un vero artista”.
Qualità che si riscontrano anche in Trois panthères marchant, opera scolpita a mano libera che raffigura le pantere in movimento, mentre camminano una dopo l’altra, uguali ma diverse, simili ma ognuna particolare, unica; sembra di sentire il loro respiro, il tocco dei loro passi, l’intensità del loro odore; sono bloccate in un istante che potrebbe essere qualsiasi istante, ma nella perfetta immobilità dell’arte esso è diventato eterno.