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La prima Biennale Itinerante del Sociale riflette sui diritti umani e ambientali

Murat Yazar, Turchia
Il progetto BIS – Biennale Itinerante del Sociale, attraversando Brescia, Roma, Genova e Iquique in Cile porterà l’essenza dell’arte al di là dell’oceano, diffondendo il suo spirito attraverso confini e culture.

La Biennale Itinerante del Sociale o BIS, alla sua prima edizione, ha inaugurato il 4 maggio a Mo.Ca – Centro per le Nuove Culture e Palazzo Averoldi a Brescia, grazie all’Associazione Pachanama, che trae ispirazione dalla metafora della Madre Terra che affonda le sue radici nella relazione dell’umanità con il suo mondo, ha a cuore la promozione, il dialogo e il confronto, dando vita ad incontri e scambi di accrescimento personale e collettivo.
Nata nel 2023 grazie a Paula Jesus, migrante cilena laureata in Filosofia, che oltre a dedicarsi alla regia, nutre un legame davvero forte con la fotografia antropologica, utilizzando l’obiettivo come lente per osservare i racconti e le disuguaglianze.

La prima Biennale Itinerante del Sociale coinvolgerà in totale 13 autori nel loro lavoro di reportage su due continenti. Ragionando con un compito sociale ben preciso: con il lavoro di reportage portare l’arte laddove c’è bisogno di essere presenti con il potentissimo strumento della fotografia (responsabilizzata dai mass media del XXI Secolo), nei luoghi periferici del pianeta dove più si sente il dovere di fare collettività. E, per combattere il più terribile dei mali, padrone delle nostre menti e (non) reazioni: l’indifferenza.

Intervenire nelle aree rurali con chiari problemi di difficoltà comunicativo-relazionale, cercando di iniziare un cammino utilizzando proprio il ragionamento critico dell’arte.
Dall’Italia al Sudamerica il percorso comprende mostre, proiezioni, spazi di confronto, documentari d’autore, workshop e podcast.

Paula Jesus, Pakistan

I centri urbani, ma soprattutto nelle periferie e nei paesi piccoli di ogni città la Biennale avvicina diverse realtà sociali, economiche e culturali. “Lavorare ad una prospettiva globale per intervenire a livello locale” ne è l’emblema. Ed educare alle fondamenta dei diritti umani ogni essere vivente e sensibilizzare ad una mentalità aperta o possibilmente accogliente.
La Biennale Itinerante del Sociale, dopo la tappa a Brescia al MO.CA e Palazzo Averoldi, arriverà a Roma (Officine Fotografiche) il 17 maggio, Genova (Palazzo Ducale, Galleria Guidi&Schoen, Piazza della Maddalena), e ultima tappa al Museo Regional Iquique in Cile – baraccopoli e quartieri periferici viviendas e rucos dal 22 al 28 agosto.

BIS esplora il suo racconto con più mezzi di comunicazione, non per ultimo il podcast, sempre apprezzato quando lo si utilizza con un tone of voice accessibile, semplice e intelligente. L’obiettivo nei vari episodi è dar voce a chi testimonierà con sincerità la sua esperienza e dedizione sul campo. Ospite del primo episodio è Angelo Cricchi, fotografo nel campo della moda e dell’arte e direttore dei progetti editoriali “Flewid” (sulla metamorfosi dei corpi) e “IRAE” (sostenibilità).

Un progetto ramificato come questa Biennale Itinerante del Sociale aiuta perché dialoga con l’arte autentica vera e propria che stimola un pensiero critico e una partecipazione attiva nella società, incoraggiando una consapevolezza e una sensibilità maggiore verso tematiche sociali attuali, necessarie.

Israel Fuguemann, Perù

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