Inedito percorso nei meandri architettonici di Gae Aulenti – Prima grande mostra monografica in Italia e nel mondo, dagli anni ’70 ad oggi alla Triennale di Milano. Da non perdere…
Presentata oggi l’apertura della prima mostra antologica sulle opere di Gae Aulenti (1927-2012) presso le sale della Triennale di Milano. Lo studio dell’esposizione è stato curato da molti, prima fra tutte la figlia di Gae Giovanna Buzzi in collaborazione con Nina Artioli dello Studio Gae Aulenti. La curatela di studio Tspoon e di Nina Bassoli ha saputo annettere contaminazioni di mostre che si intrecciano con il passato artistico di Gae, facendo danzare tra le sue stanze oli su tela di maestri tra cui Boccioni, Balla, Christo.
“Ha lasciato segni fondamentali nella vita di questa istituzione” esordisce il presidente della Triennale Stefano Boeri, “che inizia a frequentare nel 1951 e non ha mai smesso di vivere qui. Questa mostra è profondamente dedicata a raccontare la vita e i dettagli “della Gae” come era conosciuta in Triennale. Percorsi differenti da Sambonet (La teoria della forma – in corso) e Sottsass, ma con simili punti di vista.” È qui che è cominciata la sua carriera, all’alba degli Anni Cinquanta del Novecento; è qui che si è recata, il 16 ottobre 2012 a ricevere la Medaglia d’Oro alla carriera per il contributo fornito all’Architettura italiana.
La scelta espositiva si è concentrata su un campionario di tipologie (allestimenti di mostre e musei, scenografie teatrali, case, showrooms, stazioni metropolitane ed aereoporti, come il piccolo aereoporto di Perugia (2007/2011), intitolato a San Francesco e dipinto nel rosso prediletto di Gae, dove salutarsi per l’ultima volta. La curatrice per Architettura e Rigenerazione urbana per Triennale Nina Bassoli ci racconta di essersi trovata ad affrontare il problema del COME esporre l’Architettura. Impresa non facile, “riarredare e rielaborare il palazzo dell’arte e stravolgerlo verso il progresso e la ricerca, mediante rigore e studio di calcoli”.
La Direttrice dell’Archivio Nina Artioli ha valorizzato in maniera intima e personale lo storico di Gae Aulenti, avvalendosi di una speciale critica che lei definisce “di approccio storico” e non artistico / accademico, trovando nella figura di Giovanni Agosti un boost all’allestimento di questa rassegna.
Lui è stato in grado di partire dagli spazi e ricreare un percorso 3D attraverso lo studio di un ricchissimo materiale d’archivio, tenendo alto il morale di Gae che ricorda di “Porsi sempre al punto di vista del visitatore”. Agosti vuole “creare uno spazio composito che non sia una somma di elementi ma una ricollocazione ambientale leggibile, disseminata di trappole ed enigmi, nella quale emerga una sfera privata della persona di Gae, fuori dall’etichetta di Architetto. Dove venga ricordata altresì come grandiosa scenografa e costumista, e il suo genio sia riconosciuto come influenzato dall’intuizione di un’astrofisica, di cui poco ci è svelato”.
Esperimenti per ricostruire un percorso di figure che erano incastrate in un cubismo analitico, in questi archivi che richiamavano le loro attenzioni sui metodi di ricerca, su quali adottare. Se l’uso del microscopio o quello del telescopio, se il ruolo attivo e privato della figlia che era Giovanna dovesse prevalere sul suo ruolo di custode del materiale della madre.
Emilio Battisti ci tiene a ricordarla così: “Aveva autorevolezza nel difendere Il Progetto (riferito alla loro collaborazione di Berlino), in quanto è sempre stata l’unica donna, e ha avuto molti problemi per questo.”
Un continuo passaggio tra il pubblico e il privato, un po’ come la stessa Gae mentre rientrava dallo studio alla sua casa, semplicemente aprendo la porta che li separava.
I Partner regione Umbria, Camera di Commercio dell’Umbria e Martinelli luce, il Technical partner iGuzzini, il Media Partner IGP Decaux, il Partner per Design e Architettura Idealista, e i Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile di Milano, sostengono Triennale Milano anche per questa mostra.
Crediti
In collaborazione con: Archivio Gae Aulenti |
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Triennale Milano – Gae Aulenti (1927-2012) | |
22 maggio 202 – 12 gennaio 2025