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Cannes Immersive, intervista ai vincitori de Montaigne, Foenkinos e Giraud

Cannes Immersive, intervista ai vincitori de Montaigne, Foenkinos e Giraud Cannes Immersive, intervista ai vincitori de Montaigne, Foenkinos e Giraud
Cannes Immersive, intervista ai vincitori de Montaigne, Foenkinos e Giraud
Cannes Immersive, intervista ai vincitori de Montaigne, Foenkinos e Giraud

L’opera in mixed reality Colored diretta da Tania de Montaigne, Stéphane Foenkinos e Pierre-Alain Giraud trionfa a Cannes Immersive

Colored di Tania de Montaigne, Stéphane Foenkinos e Pierre-Alain Giraud era l’opera favorita. E ha vinto a mani basse la prima edizione immersiva del Festival di Cannes. L’esperienza era la più completa tra quelle in concorso: un mix di realtà virtuale, aumentata, videoproiezioni e olografiche.

Lo spettatore segue le vicende di Claudette Colvin, una ragazza di 15 anni che, il 2 marzo 1955, si rifiuta di cedere il suo posto su un autobus a un passeggero bianco. Per questo, circa un anno prima di Rosa Parks, ma con molto meno scalpore, subisce un duro processo. Tania de Montaigne aveva scritto un libro su questo episodio e il regista Stéphane Foenkinos ne aveva subito compreso le potenzialità per uno sviluppo interattivo. Con l’ingresso nel progetto di Pierre-Alain Giraud, l’idea è diventata realtà.

Colored è già stato al Tribeca Film Festival e da allora è in tour in tutto il mondo. In questa intervista gli autori raccontano la genesi del progetto e i progetti per il futuro.

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