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La visione di Neri Pagnan. NP-ArtLab, ovvero: progetti estremamente curati in dialogo tra Padova e Milano

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Foto Saywho_ludovica_arcero

La visione di NP ArtLab nelle parole del suo fondatore Neri Pagnan.

Iniziamo dal principio. Raccontaci come e quali mostre hai realizzato tra Padova e Milano e come ti sei mosso tra le due città?

Tra Padova e Milano ho organizzato un totale di undici mostre. L’intera programmazione contempla principalmente esposizioni ideate sul dialogo tra linguaggi differenti di artisti storici affermati e appartenenti al panorama contemporaneo emergente. La prima mostra collettiva che ha lanciato NP-ArtLab a Padova è stata Unconventional Still Life. Attraverso il dialogo di artisti di generazioni differenti che lavorano con diversi media, dalla ceramica alla fotografia passando per la pittura e la scultura, l’esposizione trattava il tema della natura morta in chiave non convenzionale.

Venice Time Case, a cura di Luca Massimo Barbero, NP-ArtLab, Vicolo dell’Osservatorio 1_C, Padova, 2022

Successivamente ho ospitato la terza tappa di Venice Time Case curata da Luca Massimo Barbero. E’ un progetto itinerante che raccoglie 50 opere di 50 artisti che si sono formati all’Accademia di Venezia. Le opere, tutte dello stesso formato. È stato in quest’occasione che si è deciso di aprire uno spazio a Milano in collaborazione con Martelli Fine Art. Come evento di lancio sono state proposte alcune opere di artisti esposti nella mostra Venice Time Case creando una connessione tra i due spazi. Altra mostra realizzata a Padova è stata Interferenze, un dialogo tra giovani artisti  con opere di Cinzia Campolese, Pietro Catarinella e Federico Polloni; la ricerca in  questo caso poneva il digitale al centro del processo creativo mentre parallelamente a Milano Lettura Classica. Quest’ultima era incentrata sul concetto di classicità visto da vari artisti affermati del ventesimo secolo con opere di Giulio Paolini, Giorgio De Chirico, Francesco Vezzoli, Salvo e Alekos Fassianos. Aldo Mondino. Souk Mondano è stata una grande mostra monografica realizzata nello spazio di Padova e poi esposta durante Miart dalla Galleria Umberto Benappi (Torino) con il supporto dell’Archivio Aldo Mondino. La personale era interamente incentrata sul lavoro dell’artista con un focus sulle opere influenzate dai suoi viaggi in oriente. Il fruitore si trovava circondato dai suoi colorati tappeti stesi di eraclite, dai grandi linoleum e da una selezione di raffinatissimi Iznik. Per l’occasione è stato pubblicato anche un catalogo.

Altra mostra incentrata sulla ricerca di un artista è stata sviluppata nello spazio milanese con Alighiero e Boetti. Voli pindarici. Genesi di un’opera curata da Guido Fuga e nata da un’idea di Diego Fuga. È stata una mostra molto interessante sia perché ci ha permesso di riscoprire il processo creativo e la collaborazione tra Boetti e Guido Fuga sia perché i lavori presentati erano inediti e non erano mai stati raccolti all’interno di un percorso espositivo. Più recenti sono state le mostre Changing Shapes e Dialogo 1. La prima, realizzata a Padova, metteva in dialogo artisti di generazioni differenti accomunati da un forte interesse per il mondo classico. Oltre al lavoro concettuale di Giulio Paolini e le imponenti sculture di sapone di Frédérique Nalbandian, vi era anche una selezione di oli su legno del giovane pittore veneziano Leonardo Dalla Torre. Dialogo 1, invece a Milano, vedeva le artiste Mirella Bentivoglio e Serena Gamba in dialogo tra loro; la parola, la lettere, la frase, il libro sono gli oggetti di ispirazione di questa mostra partendo dalla ricerca legata alla poesia visiva di Mirella Bentivoglio per arrivare alla riflessione sulla memoria e l’oblio di Serena Gamba.

Progetti recenti?

Un progetto recente e complesso è stato da poco sviluppato nei due spazi. Stargazers, a Padova Stargazers I, a Milano Stargazers II: due collettive le cui opere trattano il tema astronomico sempre rispettando la visione di NP ArtLab ossia di mettere in relazione artisti di generazioni diverse. Questo progetto nasce per  creare una forte connessione tra le due gallerie e l’ambiente in cui esse si collocano. Lo spazio di Padova, infatti, è situato a pochi passi dalla Specola, sede dell’Osservatorio Astronomico mentre a Milano la galleria è collocata all’interno di Palazzo Cicogna che ospitò per un periodo lo studio di Lucio Fontana la cui ricerca degli anni ’50 ruota attorno a questa tematica. In mostra a Milano, infatti, due sono i suoi lavori proposti di quegli anni. A Padova invece il focus storico era dedicato alle superfici lunari di Giulio Turcato. in entrambe le mostre sono state inserite opere di gruppo di artisti contemporanei mid carrier alcuni più storici: Matteo Nasini, Silvia Mariotti, Giovanni Oberti, Eugenia Vanni, Antonello Ghezzi, John Torreano, Paolo Icaro e Takis. Ultima mostra prodotta durante la Biennale e che chiuderà a fine Luglio, Venire Vedere, una piccola personale di Leonardo Dalla Torre allestita nella cappella che c’è nella nuova galleria di Tommaso Calabro a Venezia.

Alighiero e Boetti, Voli Pindarici. Genesi di un’opera, NP ArtLab in collaborazione con Martelli Fine Art, Corso Monforte 23, Milano, 2023

NP-ArtLab: come si struttura e che obiettivi persegue?

NP-ArtLab nasce con l’intento di promuovere l’arte contemporanea mirando a valorizzare sia gli artisti emergenti che gli artisti storicizzati. Partendo da un collezionismo di artisti affermati e storicizzati del Novecento, ho ampliato la mia visione avvicinandomi, grazie alla frequentazione di fiere d’arte e mostre, ad artisti contemporanei ed emergenti sia italiani che internazionali.

È proprio grazie a ciò che sono nate diverse ispirazioni creative: da un’opera storica si può costruire un progetto interessante inserendo artisti contemporanei. Proprio per questi motivi le mostre di NP-ArtLab riflettono sul linguaggio tra artisti di generazione differenti mettendone in luce le affinità e le diversità. Spesso, infatti, le opere degli artisti emergenti hanno uno sguardo al passato.

Stargazers I, 2024, NPArtLab, Vicolo dell’Osservatorio 1_C, Padova, installation view

Oltre al Novecento tratti anche giovani artisti, soprattutto italiani. Come valuti la scena italiana contemporanea e hai dei nomi di giovani su cui scommettere ?

Io se posso cerco di collezionare e di lavorare con artisti italiani e lo faccio sia perchè credo nelle capacità dei nostri talenti sia perchè il sistema dell’arte italiano a livello pubblico non ha mai prodotto gli strumenti utili per promuovere l’arte contemporanea nel mondo; i privati investono in arte italiana ma senza avere nessun tipo di incentivo e questo crea uno svantaggio competitivo notevole.

Ci sono molti artisti giovani di qualità; io seguo con interesse gli artisti che hanno studiato a Venezia  e apprezzo molto quelli che hanno saputo anche uscire dall’ambiente veneziano per fare esperienze all’estero. Per quanto riguarda gli artisti su cui scommettere apprezzo la ricerca di: Ismaele Nones che lavora con Lunetta11, Giuditta Branconi che lavora con L.U.P.O a Milano, Leonardo Dalla Torre che lavora con noi e con cui abbiamo già fatto un paio di progetti molto belli, Chiara Enzo e Marta Naturale 2 artiste formate a Venezia bravissime.

Stargazers II, NP ArtLab in collaborazione con Martelli Fine Art, Corso Monforte 23, Milano, 2024

Come vedi la scena milanese?

Milano è una città molto dinamica che offre molte opportunità per l’arte contemporanea; gli aspetti positivi sono la buona offerta di gallerie giovani con programmi interessanti, operatori disposti a collaborare e a condividere progetti, un pubblico interessato che investe il proprio tempo per l’arte

Aspetti critici forse l’aumento dei costi in termini di affitti e di alcuni servizi, la mancanza di un museo di arte contemporanea che dovrebbe essere un riferimento a livello nazionale e internazionale.

Quali sono le tue prossime mosse?

Dal mio punto di vista continuerò a produrre mostre seguendo l’idea di creare dei dialoghi tra artisti ma da ora prevedendo di inserire contenuti curatoriali; fino ad oggi la parte curatoriale non ha avuto grande spazio perchè ci tenevo a dare un’impostazione al progetto ma ora è il momento di arricchirlo.

Lettura classica, NP-ArtLab, Corso Monforte 23, Milano, 2022

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