Milena Pierangeli Ugolini si è spenta ieri mattina a 93 anni. La donna mecenate, che ha lasciato un’impronta indelebile nella scena internazionale, illuminando inequivocabili talenti. Fontana, Burri, Kounellis, Pistoletto, Pomodoro, Ontani, sono solo alcuni dei nomi con cui Milena si è interfacciata nell’arco della sua carriera, stabilendo con essi un sodalizio unico.
L’avventura nell’arte contemporanea comincia in gioventù nella Pesaro del boom economico. Dinanzi al cambiamento e al fermento culturale, Milena capisce di volervi partecipare rapita dal linguaggio universale dell’arte. È determinata a dimostrare il proprio valore, in perenne competizione con se stessa. Si forma su queste basi, insieme all’amica Anna Maria Ambrosini Massari, che la ricorda con racconti di una dolcezza toccante e con Franca Mancini, il sodalizio con Renato Cocchi. Un rapporto a cui Pesaro deve la fondazione della galleria pesarese Il Segnapassi.
Il sindaco Matteo Ricci e il vice Daniele Vimini vogliono omaggiarla dedicando l’anno di Pesaro 2024 a Milena, in qualità di mecenate illuminata e protagonista dell’ «alfabetizzazione» artistica e culturale della Capitale, a partire dalla Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro del 1971, l’installazione spartiacque per il rinnovamento culturale della città. Una donna costantemente ispirata, curiosa e attiva, tanto nell’antichità quanto nella contemporaneità. Entusiasta nei confronti della vita, ignora la bussola del tempo, ricercando la qualità e la bellezza in ogni antro.
I funerali si svolgeranno venerdì alle 15.30 in Duomo.