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A Milano Casa Cipriani si apre all’arte, coinvolgendo le gallerie della città

Piero Dorazio, Sosia II, 1973 Courtesy Eleonora Tega e Francesca Tega, Milano, ph. Andrea Rossetti
Claudio Parmiggiani, Senza titolo, 2023, Courtesy Tornabuoni Art, Archivio Claudio Parmiggiani su fotografia, ph. Andrea Rossetti
Nell’esclusivo club milanese arriva l’iniziativa “Arte a Casa”, che con cicli di mostre e di conversazioni si offrirà anche come spazio espositivo: si comincia con una selezione di opere di 29 artisti nazionali e internazionali provenienti da 25 gallerie

Nel 2022 inaugurava in Via Palestro, a Milano, nella ex sede della Sartoria Campagna (già Casa Bernasconi), il members Club Casa Cipriani. Proprio davanti ai Giardini Montanelli, con vista sul Museo di Storia Naturale, questo luogo aperto solo ai soci, dopo l’avventura di grande successo dell’omonimo circolo a New York, ha portato anche nel capoluogo lombardo atmosfere da lusso, calma e voluttà. Più un hotel (aperto a tutti). Con i suoi due ristoranti, uno con terrazza panoramica, e il bar club, Casa Cipriani dove a volte fa la sua comparsa il geniale patron Arrigo, si pone come punto di riferimento, di ritrovo tra amici, oltre che di lavoro. Mancava qualcosa: l’arte. Ecco quindi l’iniziativa “Arte a Casa”, che con cicli di mostre e di conversazioni si offre anche come spazio espositivo, con una selezione di opere di 29 artisti nazionali e internazionali, provenienti da 25 gallerie milanesi.

Daniele Milvio, Smog, 2021, Courtesy: Galleria Federico Vavassori – Turi Simeti, 5 ovali blu, 2014
Courtesy: Cortesi Gallery – Lulù Nuti, Calco del mondo in sei parti (moon world), 2022, Courtesy: Lulù Nuti; Galleria Renata Fabbri – Mario Nigro, Speranza di un amore, 1974, Courtesy: A Arte Invernizzi. ph: Andrea Rossetti

La mostra, inaugurata lo scorso maggio si protrarrà fino al 26 ottobre 2024, aperta ai soci del club e agli ospiti delle Camere & Suite. Come corollario, un calendario di eventi, con la partecipazione di galleristi, artisti, collezionisti, giornalisti e curatori. Dalla Grand Hall del palazzo, con l’opera di William Kentridge, alla Pickering Room, con per esempio Ettore Spalletti, mentre alle spalle del bar compare una collezione di foto della famiglia Cipriani e un’opera di Francesco Vezzoli, si sale sino al terzo piano, dove, nella sala principale del ristorante campeggiano Lucio Fontana, Piero Dorazio e Claudio Parmiggiani. L’esposizione regala la vista di opere lungo tutto il percorso, anche lungo la Noble Staircase, con i lavori di Flavio Favelli, Daniele Milvio e Mario Nigro, per concludersi nel Living Room con artisti come il cubano CB Hoyo, il fotografo Luca Napoli o l’artista canadese Brent Wadden. Peccato che l’iniziativa sia per un ristretto numero di “happy few”. La corsa agli eventuali soci amici è aperta.

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