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Tokyo Gendai 2024: che opere sono state vendute alla fiera giapponese?

Tokyo Gendai, 2024 Tokyo Gendai, 2024
Tokyo Gendai, 2024
Tokyo Gendai, 2024

Si è conclusa il 7 luglio 2024 la seconda edizione di Tokyo Gendai, con vendite solide in tutti i settori della fiera. Tanto che l’evento guarda già alla prossima edizione, per cui ha annunciato le nuove date autunnali: dal 12 al 14 settembre 2025 (anteprima l’11 settembre), sempre al PACIFICO Yokohama.

69 gallerie da tutto il mondo hanno portato l’arte contemporanea a Tokyo, tornando a casa con grandi vendite e un appuntamento già fissato per il prossimo anno. Tokyo Gendai sta infatti proseguendo nella sua crescita e raggiungendo gli obiettivi che si era posta in questi primi anni di vita: promuovere l’arte giapponese in una vetrina mondiale, portare in Giappone l’arte contemporanea internazionale. Per farlo, si è munita di una proposta eterogenea, capace di intercettare varie fasce di collezionisti. Il range di prezzi muoveva infatti dalle poche migliaia di euro fino ai 750 mila dollari delle opere più pregiate, con una varietà di medium che spaziava tra pittura, disegno, fotografia e scultura.

La galleria A Lighthouse called Kanataha venduto sei opere fondamentali (due dipinti e quattro sculture) solo nei primi due giorni della fiera, tra cui l’opera in acciaio inossidabile di Satoru Ozaki, The Prince, 2024 (per una cifra tra i 150-200 mila dollari), venduta a un collezionista taiwanese; la Sundaram Tagore Gallery (New York) ha venduto tre opere di Hiroshi Senju, tra cui due intitolate Waterfall on Colors, 2024, vendute rispettivamente per 570 mila dollari e 385 mila dollari, e Waterfall, 2024 venduta per 385 mila dollari.

Hiroshi Senju Waterfall on Colors, 2024, Pigments on Japanese mulberry paper mounted on board 63 13_16 x 179 inches 162 x 455 cm HS280 Courtesy of Sundaram Tagore Gallery

BLUM (Los Angeles, New York, Tokyo) ha venduto un’opera su tela del 2024 di Kenjiro Okazaki per 160 mila dollari; MISAKO & ROSEN (Tokyo) ha venduto un’opera del pittore Trevor Shimizu intitolata Water and Branches (2), 2024 per 85 mila dollari.

Tra le big occidentali spicca Almine Rech (Parigi, Bruxelles, Londra, New York, Shanghai, Monaco), che ha venduto un lavoro di Roby Dwi Antono, Emerald, per 30-50 mila dollari. Tutto esaurito per Pace Gallery (USA, Regno Unito, Svizzera, Corea del Sud, Hong Kong, Giappone) con i nuovi disegni di Robert Longo vendute a diversi collezionisti giapponesi per cifre dai 90 ai 750 mila dollari. La Keteleer Gallery (Belgio) ha venduto l’ultima edizione disponibile di un’opera iconica di Lois Weinberger, What Is Beyond Plants Is At One With Them, documenta X, 1997, a una collezione franco-giapponese, al prezzo di circa 30 mila dollari.

Grande interesse generalizzato per l’arte tessile, come la Gallery Nosco (Bruxelles) che ha venduto quattro lavori di Isabelle .D, per prezzi compresi tra 8.6-22.5 mila dollari, e Retro Africa (Abuja) che ha venduto cinque opere, tra cui due arazzi scultorei del pluripremiato artista nigeriano Samuel Nnorom per 10.17 mila euro. HARUKAITO by ISLAND (Tokyo, Atami) ha venduto 25 opere per un prezzo compreso tra 3.1 e 9.3 mila dollari, tutte di due artisti: il pittore BIEN e lo scultore Midori Kawano.

Robert Longo at Pace Gallery, Tokyo Gendai, 2024 © Robert Longo _ Artists Rights Society(ARS), New York Courtesy Pace Gallery Photo_ Yulia Skogoreva
Satoru Ozaki, The Prince, 2024. Hammered, polished stainless steel. H79 x W165 x D80cm. Courtesy of A Lighthouse called Kanata.
Lois Weinberger, What Is Beyond Plants Is At One With Them, documenta X, 1997. Pigment print on archive paper. 122 x 85cm. Courtesy of Keteleer Gallery.
Isabelle .D, Mensonges et vérités – 15, 2024. Fibers with crochet, embroidery, weaving, sewing. 120 x 80 x 10 cm _ 47.24 x 31.5 x 3.94 in. Courtesy of Gallery Nosco.

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