Si è conclusa all’alba del 20 luglio 2024 la quattordicesima edizione di Demanio Marittimo. KM-278, «la maratona dedicata alle arti, all’architettura, al design e alla dimensione adriatica, curata da Cristiana Colli e Pippo Ciorra, che si è svolta sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia il 19 luglio: 12 ore ininterrotte, dalle 18 alle 6, animate da 15 incontri con 52 relatori – architetti, artisti, storici dell’arte e dell’architettura, direttori di musei, curatori, filosofi, critici letterari, ricercatori – seguita da oltre 4mila persone, hanno dicihaito gli organizzatori.
«ROVINE&RIPARI il titolo di questa edizione – hanno proseguito – è stato ulteriore dispositivo per connettere la spiaggia demaniale di Marzocca alle grandi questioni del nostro tempo. Da un lato una produzione accelerata di rovine, prodotte da guerre e catastrofi, ma anche dalla velocità con cui il tempo trascorre per la cultura occidentale, trasformando qualsiasi reperto in archeologia. Dall’altra il bisogno di trovare forme diverse di riparo/protezione per comunità e individui sempre più fragili e di collegare il concetto di riparo con quello di riparazione, intesa come antidoto all’iperconsumo, risarcimento, mitigazione delle diseguaglianze.
«Lo spazio pubblico che ha accolto il festival è il risultato di un concorso tra gli studenti della SAAD, Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, che conclude a Demanio Marittimo le celebrazioni per il trentennale dell’istituzione, vinto dal progetto OLTRE di Fatijon Ademaj, Michele Forti, Qendron Mema, Gloria Seri, Elisa Valori».
«Il programma internazionale si è aperto con l’omaggio al Maestro del Territorio, quest’anno Guido Guidi, al quale il MAXXI prepara per fine anno una grande retrospettiva. Un focus interdisciplinare è stato dedicato alla scena contemporanea del Kosovo con gli interventi del Sindaco di Pristina Perparim Rama, dei curatori di Hangar e Autostrada Biennale Leutrim Fishekqiu e Vatra Abrashi, degli artisti Sislej Xhafa, Artan Hajrullahu e Blerta Hashani e di Alex Fisher. I “100 anni di Paolo Volponi” sono stati ricordati da Massimo Raffaeli, Aldo Bonomi e Giovanni Russo. Esperienze speciali e storie esemplari nell’ambito dei beni culturali sono state dibattute da Andrea Viliani, Davide Quadrio con Massimiliano Tonelli. Centralità del Vivente e dimensione spirituale sono state al centro delle riflessioni di Marco Dotti, Francesco Benelli, David Monacchi. La legacy di Guglielmo Marconi a 150 anni dalla nascita è stata affrontata in molti modi: dalla filosofia della scienza con Cosimo Accoto, al fronte dell’archivio e della produzione editoriale legata alla radio con Andrea Borgnino, fino alla performance d’artista con Giovanni Gaggia. I racconti dei progetti, delle visioni, del ruolo dei premi in architettura sono stati narrati dagli architetti Gustav Düsing, Anna Sala, Pietro Martino Federico Pizzi, Grazzini Tonazzini Colombo, dal film dedicato da Tom Piper al lavoro dei Lot-Ek, qui presenti con Ada Tolla, e da una pattuglia di storici e critici come Bianca Felicori, Giulia Menzietti, Lisa Andreani, Francesco Benelli. Sono state presentati il video Grace dell’artista Alix Boillot ed esperimenti di public design del collettivo HPO, col tavolo TTT e di Lemonot, con l’installazione TALAMO presentata da Lorenzo Perri».
«La maratona video con vari contenuti multidisciplinari ha accompagnato il pubblico verso l’alba con il film WE THE OTHERS di Maria Cristina Didero e Francesca Molteni dedicato ai designer brasiliani Fernando e Humberto Campana introdotto da Marva Griffin; il documentario Energie in movimento. Gagliano Aterno, paese futuro, diretto da Beatrice Corti e prodotto da 3DProduzioni e tre corti di Ewa Effiom, Laura Hurley, George Guledani, co-prodotti dal MAXXI e dalla piattaforma LINA».