The Drawing Hall di Bergamo riapre il 4 ottobre con Paradossi dell’abbondanza, la mostra personale di Marzia Migliora a cura di Alberto Fiz, visitabile fino al 17 novembre. Alla base del progetto espositivo il disegno emerge come fondamentale strumento di ricerca della produzione nelle arti visive contemporanee. Le opere selezionate per questo progetto, coinvolgono i fruitori in un’esperienza multisensoriale attraverso la stimolazione del tatto, dell’udito e naturalmente della vista, facendo emergere le molteplici declinazioni in cui l’artista utilizza la tecnica del disegno.
Fulcro della mostra è Lo spettro di Malthus (2020), una videoinstallazione in realtà virtuale presentata negli spazi di The Drawing Hall con un allestimento inedito. Il fruitore, grazie all’utilizzo di un visore VR, potrà immergersi in un viaggio che descrive il conflitto tra il progresso e i suoi costi sull’intero ecosistema, calandosi nelle viscere della terra a duecento metri di profondità sotto il livello del mare, nelle miniere di salgemma di Petralia, Racalmuto e Realmonte in Sicilia. Questo lavoro, presentato nel 2020 al Museo MA*GA di Gallarate in tempo di Covid, viene mostrato ora per la prima volta senza restrizioni al pubblico.
La mostra è completata da una serie di opere che, per la prima volta, si trovano a convivere nello stesso spazio espositivo. In questa selezione sono presenti due lavori che fanno parte della serie Paradossi dell’abbondanza, un progetto che prende il titolo da un capitolo del libro “An Edible History of Humanity” (Una storia commestibile dell’umanità) del giornalista inglese Tom Standage. Queste opere su carta fanno parte di una ricerca che prende avvio nel 2017 e a oggi comprende 61 disegni realizzati dall’artista con formati e tecniche diversi, tra cui frottage, monotipo, stampa giotaku, collage. Le riflessioni alla base di Paradossi dell’abbondanza pongono le basi nello studio della filiera di produzione del cibo fino alla sua trasformazione in merce, un processo in cui l’essere umano è l’anello finale di una catena costellata di ingiustizie economiche e abusi sociali e dallo sfruttamento del suolo a quello della forza lavoro. Il documentario prodotto da Yanzi srl a cura del regista Marco Marcassoli accompagna la mostra, come accade di consueto nei progetti di The Drawing Hall, per indagare il lavoro dell’artista attraverso il video. Viene inoltre pubblicato Quaderno n.9, secondo la successione cronologica delle mostre allestite nello spazio, un catalogo dove una serie selezionata di immagini sarà completata da un dialogo tra Marzia Migliora e il curatore Alberto Fiz.