La Linea Insubrica è il primo progetto espositivo del programma triennale ideato e curato da Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi per il Kunst Meran Merano Arte. The Invention of Europe: a tricontinental narrative (2024-2027) è il titolo del programma curatoriale che per tre anni esplorerà l’idea monolitica di Europa e la sua costruzione narrativa, in un itinerario in sei tappe (tre mostre collettive e tre monografiche) dedicato ai debiti che l’Europa intrattiene con tre diversi continenti: Africa, America Latina e Asia. Le mostre e i programmi pubblici proposti indagheranno il tema a partire dalla particolare identità del territorio in cui si inserisce Kunst Meran Merano Arte, storico crocevia tra Italia e Austria la cui storia è scandita dall’intervallarsi di diversi interessi politici ed economici. Da domenica 2 giugno a domenica 13 ottobre. Il progetto curatoriale ideato da Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi prende in prestito la formula The Invention of Africa del filosofo congolese Yves Valentin Mudimbe per realizzare un’indagine critica nell’idea di Europa come costruzione ideologica e fisica, puntando i riflettori sui processi storici che hanno condotto alla sua definizione e sull’impatto che hanno avuto sul mondo contemporaneo.
Il nuovo programma prende avvio con la mostra collettiva La Linea Insubrica, una narrazione corale dedicata all’approfondimento delle relazioni tra Europa e Africa attraverso i contributi di undici artisti contemporanei: Liliana Angulo Cortés (Bogotá, Colombia, 1974), Sammy Baloji (Lubumbashi, Congo, 1978), Binta Diaw (Milano, Italia, 1995), Abdessamad El Montassir (Boujdour, Sahara Occidentale/Marocco, 1989), Ufuoma Essi (Londra, UK, 1995), Alessandra Ferrini (Firenze, Italia, 1984), Kapwani Kiwanga (Hamilton, Canada, 1978), Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), Vashish Soobah (Catania, Italia, 1994), Betty Tchomanga (Charente-Maritime, Francia, 1989), The School of Mutants (2018). L’esposizione mette gli artisti in rapporto dialogico con l’immagine speculativa della linea insubrica, geo-punto che attraversa la città di Merano, una cucitura nella superficie terrestre emersa a seguito della collisione tra la placca tettonica europea e quella africana. Grazie alle pratiche di artiste e artisti di provenienza europea, africana e della diaspora africana in Europa, con una particolare attenzione a coloro che operano in Italia ed Austria, La Linea Insubrica pensa la complessa relazione tra Europa e Africa a partire dall’immagine orografica della linea che, visibile attualmente come una cicatrice, concretizza il rapporto egemonico che l’Europa ha imposto con l’Africa.
La Linea Insubrica è un percorso artistico multidisciplinare che si estende dalla Kunst Meran Merano Arte alla città di Merano, includendo installazioni, video, opere pittoriche, performance e interventi sonori.
L’esposizione si completa di un ricco public program che comprende, oltre a visite guidate con i curatori e con lo staff di Kunst Meran Merano Arte e a numerose offerte didattiche, gli interventi performativi del collettivo artistico The School of Mutants, di Betty Tchomanga e di Alessandra Ferrini, un set sonoro di Vashish Soobah la proiezione di film d`artista di Sammy Baloji e Ufuoma Essi. Il programma include un calendario di attivazioni delle opere e delle sale espositive in cui rientra anche la collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Gli studenti del dipartimento di Visual Cultures e Pratiche Curatoriali, nell’ambito di una residenza curatoriale dedicata, si serviranno di alcuni spazi offerti da percorso espositivo e condurranno una serie di ricerche finalizzate alla pubblicazione di un bollettino bisettimanale di approfondimento delle tematiche e opere protagoniste de La Linea Insubrica.
La prima mostra del programma The Invention of Europe segna anche l’inizio della nuova collaborazione di Kunst Meran Merano Arte con il grafico Montasser Drissi, che seguirà il programma nei suoi tre anni di svolgimento.