Baruchello (Livorno 1924 – Roma, 2023) è stato un artista, ma anche scrittore e intellettuale, che sin dai primi anni Sessanta, accanto alla pittura (mai da lui abbandonata) ha utilizzato la cinepresa (e in seguito la videocamera), la fotografia, la scrittura, la performance, l’installazione e, come lui stesso l’aveva definita, l’“activity”. Quella di Baruchello è una lunga storia di riflessione, sperimentazione e produzione di idee che hanno preso forma nelle sue opere di natura multiforme, talvolta precorritrici e sempre peculiari di una ricerca originale.
Inventore di società fittizie (Artiflex, Galleria La Tartaruga, 1968), di tecniche pittoriche (la pittura su più strati plexiglass, dalla fine del 1963), sperimentatore di azioni tra arte e agricoltura, Agricola Cornelia S.p.A. (1973-1981), realizzatore di film a partire da materiali preesistenti (Verifica incerta, 1964; Tre lettere a Raymond Roussel, 1969), Baruchello intesse intense relazioni con artisti della sua generazione ma anche con poeti, filosofi, scrittori (tra glia altri: Nanni Balestrini, Italo Calvino, Luciana Castellina, Umberto Eco, Giorgio Manganelli, Patrizia Vicinelli) e amicizie molto significative come quella con John Cage, Marcel Duchamp, Calvin Tomkins, etc.
Attivista nei movimenti politici degli anni Sessanta, Baruchello intreccia una fitta serie di relazioni anche con esponenti della cultura e letteratura francese, tra cui quelle con Alain Jouffroy, Gilbert Lascault, Jean-François Lyotard.
Ecologista, tanto che negli anni Ottanta e Novanta ha dedicato nuova attenzione al rapporto con la Natura realizzando opere diffuse come Il Giardino (1985, in progress), Il Bosco (1992, in progress), fino a Beatrix (2020, in progress), continuando a rivolgere uno sguardo poetico e politico al rapporto dell’individuo con l’ambiente.
Nel 1998 istituisce con Carla Subrizi una Fondazione per l’arte contemporanea, con la finalità principale di salvaguardare e continuare a promuovere la ricerca sulla sua opera, conservare gli archivi e raccogliere un nucleo cospicuo di opere.
Baruchello ha pubblicato decine di libri, ha scritto moltissimo e, lettore appassionato e insaziabile, ha considerato la sua Biblioteca (donata alla Fondazione nel 1998) un proprio auto-ritratto.
Per celebrare i cento anni dell’artista la Fondazione Baruchello, presieduta da Carla Subrizi (e curatrice del programma culturale), promuove una serie di iniziative.
Dal 25 ottobre 2024 a marzo 2025 a Parigi, il Centre Pompidou presenta l’omaggio a Baruchello, Doux comme saveur (titolo provvisorio) a cura di Philippe-Alain Michaud e Jonathan Poutier.
La mostra presenta per la prima volta in Francia l’edizione integrale di Doux comme saveur (A partire dal dolce), un film con circa 24 ore di interviste condotte dallo stesso Baruchello sia a operai e pasticceri, sia a importanti esponenti del mondo della cultura tra cui filosofi, scrittori e psicoanalisti, tra i quali Noëlle Châtelet, David Cooper, Félix Guattari, Alain Jouffroy, Pierre Klossowski, Gilbert Lascault, Jean-François Lyotard. Fu Lyotard nel 1982, nelle giornate a lui dedicate a Cerisy-La-Salle nel 1982 ad invitare Baruchello a presentare per la prima volta un estratto del film con la sua intervista. Il film è il risultato di un progetto concepito nel 1978 da Gianfranco Baruchello sul sapore dolce, negli anni della lunga azione Agricola Cornelia S.p.A. (1973-1981), e in particolare su come possa un sapore essere il punto di partenza di ricordi, storie, riflessioni politiche e culturali sul proprio tempo (la fiaba, gli immaginari, il latte, lo zucchero, i sistemi di potere), per arrivare a pensare la morte animale, la putrefazione della carne, come risultati della guerra, del potere e dello sfruttamento della natura.
A novembre 2024 sarà pubblicato il volume Baruchello. Certe idee, a cura di Carla Subrizi (Electa editore): monografia che ricostruisce l’opera completa di Gianfranco Baruchello, tra pittura, disegno, oggetti e grandi installazioni, activity (esperimenti di commistione tra arte e altre forme di espressione), cinema.
Nei mesi di novembre e dicembre 2024 la Fondazione Baruchello organizza Baruchello. The Garden as a joint agent (titolo che riprende un film di Baruchello presentato alla Serpentine Gallery di Londra nel 2011, a cura di Hans Ulrich Obrist): un workshop con studenti, giovani curatori e artisti che ripercorrerà con i partecipanti, nell’arco di due mesi, temi inerenti la riflessione di Baruchello sui temi della natura, del Giardino e del Bosco, fino ai più recenti esperimenti nel mondo del vegetale.
La Fondazione prosegue inoltre il programma di tre mostre dedicate a Baruchello, avviato all’inizio del 2024, l’ultima delle quali (dopo Fiamma Montezemolo e Dora Garcia) sarà quella di Fritz Haeg.
Nel 2024 la Fondazione ha inoltre deciso di inaugurare una serie di ripubblicazioni di libri di Baruchello non più disponibili (Arbor Editions).
il 23 e il 24 gennaio 2025 si terrà a Roma, in collaborazione con la Biblioteca Hertziana, Sapienza Università di Roma, Fondazione Baruchello, presso l’Accademia Nazionale dei Lincei il convegno Internazionale di Studi Il Possibile: Istruzioni per l’uso. Studi sull’opera di Gianfranco Baruchello che coinvolgerà studiosi, curatori, direttori di musei italiani e internazionali. Il convegno intende ripercorrere gli aspetti fondamentali dell’opera di Gianfranco Baruchello nel contesto storico-artistico italiano e internazionale per far emergere, attraverso nuove ricerche, realizzate presso gli archivi della Fondazione e altri archivi e biblioteche italiani, europei e internazionali, i caratteri peculiari del lavoro dell’artista e la complessità della sua indagine. Comitato promotore: Roberto Antonelli, Lina Bolzoni, Piero Boitani, Carla Subrizi, Claudio Zambianchi, Alessandro Zuccari. A cura di Carla Subrizi.
Sempre per il 2025 è prevista la pubblicazione di un libro dedicato agli ultimi disegni di Baruchello, a cura di Andrea Bellini e Hans Ulrich Obrist, con testi dei curatori e di Carla Subrizi (progetto grafico di Edoardo Visalli). L’edizione è stata promossa dal Centre d’Art Contemporain Genève.
Le celebrazioni per il centenario della nascita dell’artista si concluderanno nel 2025-2026 con la pubblicazione del Catalogo ragionato a cui la Fondazione sta lavorando da più di 10 anni. Il catalogo, a cura di Carla Subrizi, comprenderà testi introduttivi di Carlos Basualdo e Francesco Tedeschi.