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Jean Cocteau: ho amato un sogno?

Philippe Halsman, Jean Cocteau, New York, 1949 (part.) © Philippe Halsman / Magnum Photos
Ph_MatteoDeFina

Il 15 settembre, alla vigilia della chiusura della mostra Jean Cocteau, la Collezione Guggenheim rende omaggio al poliedrico artista francese con un’apertura serale straordinaria dedicata alle arti performative. Domenica 15 settembre dalle 19.30 alle 23 va in scena la seconda edizione di Avvenimento: una serie di interventi performativi renderanno gli spazi della Collezione un vibrante laboratorio di sperimentazione e un luogo di libera espressione per una nuova generazione di artiste e artisti. Nel 1949 Peggy Guggenheim acquista Palazzo Venier dei Leoni non solo per farne la sua abitazione e scrigno della sua collezione d’arte, ma anche per renderlo uno spazio di dialogo e confronto per la scena artistica dell’epoca, locale e internazionale. Così oggi il museo attualizza e interpreta il desiderio della mecenate, ovvero quello di creare un “laboratorio di ricerca per nuove idee, servendo il futuro invece di registrare il passato”.

Questa seconda edizione di Avvenimento, dal sottotitolo Ho amato un sogno? curata dal curatore indipendente veneziano Edoardo Lazzari, si ispira alla poetica di Jean Cocteau, protagonista dell’acclamata mostra presentata alla Collezione Peggy Guggenheim, la cui versatilità e talento ancora oggi ispirano la scena artistica contemporanea. Ho amato un sogno? è una frase ricorrente dell’eclettico artista francese, scelta tanto per la sua ambiguità, quanto per essere indicativa delle ossessioni che accompagnano Cocteau durante la sua intera esistenza. L’erotico e la sessualità, l’onirico e il fantastico, il visibile e l’invisibile, temi centrali della sua poetica, faranno da sfondo agli interventi performativi presentati per Avvenimento #2. Nel corso della serata, un continuo dialogo interdisciplinare tra molteplici forme artistiche animerà gli spazi museali e il giardino delle sculture con l’intento di esplorare i confini tra realtà e fantasia, autobiografia e racconto immaginario, esperienza e desiderio. Le performance selezionate, alcune delle quali saranno la restituzione finale di laboratori di scrittura, poesia e coro condotti durante i mesi estivi, coinvolgeranno il pubblico in un’esperienza immersiva e partecipata, tra visioni oniriche e momenti di presa di coscienza del reale.

La serata è a ingresso libero, su prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti. Per maggiori informazioni: guggenheim-venice.it

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