Da settembre 2024 il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis di Villa Fürstenberg a Mestre (VE) si arricchisce di una nuova opera: il Gorilla di Davide Rivalta (Bologna, 1974).
Lo si scorge all’improvviso, in mezzo agli alberi, l’unico gorilla che abita i boschi di Mestre. Come in una celebre citazione scultorea, gli mancherebbe solo di muoversi all’opera di Davide Rivalta, che a settembre si è aggiunta al Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis. Non per la levigata fattura tecnica, che rimane volutamente ruvida ed espressionista, ma per l’esuberante vitalità che trasmette. Un urlo della natura che simbolicamente riprende il suo spazio.
Gorilla, fuso in bronzo e alto quasi tre metri, si rivela ai visitatori improvvisamente, sottoforma di un evento inatteso, e dunque ancora più potente. Nell’immaginario di Rivalta, infatti, Gorilla vuol ricordare un paesaggio lontano e selvaggio in cui è ancora possibile celebrare la convivenza sinergica tra uomo e animale, oggi ormai rara sul nostro pianeta e che attraverso l’opera può invece essere stimolata.
Le grandi dimensioni della scultura intendono dunque esaltare la grandezza e la misteriosa essenza selvaggia dell’animale, ma anche restituirgli un nuovo senso di libertà, fuori dallo spazio chiuso della cattività, alla ricerca di un nuovo contatto con l’uomo e la società.
Sale così a 24 il numero di opere esposte nel Parco, che vanti lavori di maestri della scultura contemporanea, italiani e internazionali come Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert, Giuseppe Penone, Jaume Plensa, Nico Vascellari e, da ora, Davide Rivalta.