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Come trasformare un’officina (e non solo) in un’opera d’arte. Gli attrezzi e le possibilità di Alberto Agosti

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ALAGOS è la nuova mostra performance del piacentino classe 97 Alberto Agosti, un percorso provocatorio e immersivo attraverso le botteghe storiche di Milano. Lo scorso lunedì, il 16 settembre, Agosti ha inaugurato questo progetto artistico sperimentale che si sviluppa attraverso le botteghe storiche di Milano.

In un’epoca in cui le distinzioni tra cultura alta e cultura popolare si fanno sempre più sottili, l’artista sceglie di partire da un elettrauto milanese per dare il via a una riflessione che abbraccia l’identità e la memoria collettiva. Ogni tappa di questo progetto sarà affidata alla
visione di un diverso curatore. L’installazione presso Dario Cerquoni Elettrauto Per Hobby, curata da Nicolas Ballario, trasforma l’officina stessa in un’opera d’arte, dove lo spettatore è invitato a confrontarsi con la quotidianità e l’intimità del luogo. Qui verrà presentata A Stenti, un’opera che gioca sulla duplice percezione di un oggetto comune, uno stendino che diventa una prigione, evocando la casa come prigione morale.

Il percorso proseguirà il prossimo 23 settembre presso l’Antica Farmacia Diana, accompagnata da un testo di Francesco Vezzoli. L’ artista rifletterà sul legame tra cura e tradizione, evocando un dialogo tra passato e presente. In questo contesto, si esplora la persistenza della memoria culturale e come questa influenzi la nostra percezione della realtà contemporanea.

Nella terza tappa, prevista per il 30 settembre, in collaborazione con Onoranze Funebri Turati, l’artista affronterà il tema della morte e la sua risonanza nella cultura e nella vita di tutti i giorni. Qui l’artista intreccia il senso di malinconia con una riflessione profonda sul ciclo della vita, giocando con la simbologia legata a questo luogo.

Il viaggio si concluderà il 7 ottobre presso la storica Antica Barbieria Colla, dove il tema della trasformazione personale e dell’identità si inserisce in un contesto intriso di tradizione. Questo appuntamento sarà l’occasione di riflettere su come la cura del sé, espressa nell’arte del barbiere, si intersechi con la sua ricerca artistica.

 

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