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Sotheby’s, tra Londra e Parigi, prepara un ottobre eccezionale

David Hockney, L’Arbois, Sainte-Maxime. Stima 7-10 milioni di sterline
David Hockney, L’Arbois, Sainte-Maxime. Stima 7-10 milioni di sterline

Da Londra a Parigi, l’ottobre di Sotheby’s si preannuncia senza precedenti, con due appuntamenti europei racchiusi in pochi giorni a certificare lo slancio con cui la casa d’aste, nonostante un anno non entusiasmante sul mercato, si proietta verso il futuro.

Il primo passaggio è quello lungo il Tamigi, con la Frieze Week (9-13 ottobre) che si porta dietro fiere, mostre e naturalmente aste. Così, mentre Van Gogh è in scena alla National Gallery, Monet al The Courtauld, Bacon alla National Portrait Gallery, Michael Craig Martin alla Royal Academy, Sotheby’s porta altrettanta eccellenza artistica sull’ambone di vendita.

Appuntamento da non perdere il 9 ottobre, con la Contemporary Evening Auction, che presenta opere dal Dopoguerra fino ai giorni nostri. Occhi su L’Arbois, Sainte-Maxime (stima 7-10 milioni di sterline) di David Hockney, un paesaggio del sud della Francia che il pittore dipinse dopo un viaggio, di ritorno a Londra, nel 1968. In particolare, lo scenario raffigura i dintorni della casa in cui Hockney trascorse il suo soggiorno in compagnia dell’amante Peter Schlesinger, un giovane studente d’arte californiano.

Altrettanto attesa la tempesta geometrico-cromatica di Bridget Riley, Gaillard 2 (stima 1.5-2 milioni di sterline). Così come Militant Pressures (700 mila-1 milione di sterline) di Lynette Yiadom-Boakye, ormai tra i nomi “nuovi” dell’arte mondiale che sono riusciti a imporsi ai massimi livelli, soprattutto tra gli artisti viventi. Andy Warhol, per una volta, si tiene per sé i quindici minuti di celebrità con un Self-Portrait da 3-4 milioni di sterline. Mentre Quinze Feuilles Noires di Alexander Calder stima circa 2-3 milioni di sterline. In totale, il valore della vendita dovrebbe aggirarsi sui 220-280 milioni di sterline.

Andy Warhol, Self-Portrait, stima 3-4 milioni di sterline

Ma è oltrepassando la Manica e giungendo a Parigi che l’autunno di Sotheby’s tocca il suo apice. Tra gli eventi che ruotano attorno ad Art Basel Paris (per la prima volta al Grand Palais, con tanto di nuovo nome) spicca indubbiamente l’inaugurazione della sua nuova sede parigina all’83 di Rue du Faubourg Saint-Honoré, nel cuore del quartiere dell’arte, della moda e del lusso. Un piccolo passo lungo la via, prima era al 76, e un grande salto in termini di possibilità. Sotheby’s guadagna infatti quasi il 30% in più di spazio espositivo: 3.300 metri quadrati distribuiti su cinque piani, utili a contenere i quindici dipartimenti specialistici che vanta la casa d’aste, che spaziano dall’arte antica a quella moderna e contemporanea, dall’arte asiatica al design, dai manoscritti antichi ai beni di lusso.

Con ampie vetrate a connetterla all’esterno, il messaggio al contesto cittadino è chiaro: Sotheby’s vuole essere uno spazio aperto, accogliente, dove diffondere cultura non solo attraverso le vendite (rafforzate da spazi destinati alle private sales, sempre più al centro del business della maison), ma anche ospitando masterclass ed eventi, implementando aree di relax, incontro e scambio, predisponendo gli spazi per concerti, feste, convegni, cocktail party, sfilate e cene. Insomma, una destinazione culturale totale.

Ed ecco dunque che la maison celebra il momento a modo suo, con una serie di vendite dal valore complessivo stimato di 300 milioni di euro. Tra le vendite più attese c’è Modernités (18 ottobre): sei capolavori da una collezione privata, celata al pubblico per oltre 30 anni. Tra queste una delle opere più preziose di Dubuffet mai arrivate sul mercato francese: un ritratto del grande amico e spirito affine dell’artista, il poeta Francis Ponge. Stima 5-7 milioni.

Jean Dubuffet, Portrait of Francis Ponge. Stima 5-7 milioni.

Spicca poi Le Jardin de Pissarro (1881) di Paul Gauguin, valutato 1.5-2.5 milioni di euro. Un capolavoro giovanile, nonché una delle opere più interessanti di Gauguin apparse sul mercato francese negli ultimi 25 anni, anche per i dipinti segreti che nasconde sul retro: due piccoli autoritratti. Seguono due dipinti di Pierre Auguste Renoir (Cariatides, 1-1.5 milioni di euro) e Alfred Sisley (Les Péniches, stima 800 mila-1.2 milioni di euro), conservati nelle collezioni nazionali francesi per decenni e ora apparsi sul mercato per la prima volta in oltre 80 anni.

Tra gli altri appuntamenti da non perdere la vendita dedicata al Surrealismo (18 ottobre) e ai suoi cent’anni. Protagoniste le opere di autrici come Leonor Fini, Kay Sage, Dorothea Tanning, Leonora Carrington, Jane Graverol e Juanita Guccione. Ma la star è probabilmente Apollo di Francis Picabia (stima 700 mila-1 milione di euro). Il dipinto, parte di un gruppo di trasparenze commissionate per l’appartamento di Leonce Rosenberg, era curiosamente appeso al fianco di Pavonia, attualmente l’opera più preziosa dell’artista mai venduta all’asta. Da segnalare anche la vendita, inedita, interamente dedica a Joseph Beuys (17 ottobre). Un grande mese di prime volte attende Sotheby’s, che lancia così la sua sfida al futuro.

CATALOGO LONDRA

9 ottobre
Contemporary Evening Auction

CATALOGHI PARIGI

17 ottobre
Joseph Beuys: The Schellmann Collection

18 ottobre
Surrealism and its Legacy
Modernités

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