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Un distillato dello spirito inimitabile di David Hockney, l’artista britannico più influente di tutti i tempi

I miei occhi sul mondo: il grande David Hockney per Johan & Levi dà vita, grazie a Martin Gayford, a un’antologia di citazioni dell’artista britannico spaziando attraverso i temi più disparati, che includono il disegno, la fotografia, la natura, la creatività, il rapporto con la tecnologia e l’omosessualità: una sorta di autobiografia intellettuale in formato mignon. è uno scrittore e critico d’arte. Oltre ai titoli già menzionati, in Italia sono stati pubblicati: Artisti a Londra. Bacon, Freud, Hockney e gli altri e Plasmare il mondo. La scultura dalla preistoria a oggi con Antony Gormley. Nato appena prima della Seconda guerra mondiale nella cupa città di Bradford, in Inghilterra, Hockney frequenta il Royal College of Art di Londra prima di trasferirsi a Los Angeles: è lì che scopre la luce della California e il colore, insieme a un’incredibile attrazione per l’acqua in movimento; è lì che realizza i suoi famosi dipinti di piscine e da allora abbraccia una gamma di media tra cui collage fotografici, video e strumenti digitali.

«Bisogna vivere nel qui e ora. È il presente a essere eterno». Guidato dalla convinzione che qualunque cosa possa diventare il soggetto di un quadro, ha trascorso i suoi ultimi sessant’anni facendo ciò che più amava: disegnare, dipingere, lavorare. Il suo sesto senso nello scegliere la via da seguire in pittura, così come nella propria vita, si nutre degli insegnamenti di una natura dove tutto è in continua evoluzione: guardare la pioggia cadere in una pozzanghera o dedicare lunghe ore all’osservazione degli alberi in fiore riempiendo un blocco di schizzi è il solo modo per vederci più chiaro: perché, «In definitiva, sono le immagini a farci vedere le cose».

Solo pochi altri artisti possiedono una sensibilità per il linguaggio tanto acuta quanto il loro occhio per la linea e il colore. Lettore infaticabile e intellettuale eclettico, la sua abilità comunicativa gode di una tale limpidezza che lo rende incapace di dire alcunché di noioso. Hockney ha un talento naturale per catturare verità profonde in poche e semplici parole: dalle osservazioni quotidiane – «L’occhio è sempre in movimento; se non si muove sei morto» – alle intuizioni artistiche come «Più un’area di un certo colore è ampia, più è potente», così come alle riflessioni su altri creatori di immagini, tra cui Caravaggio, Cézanne e Hokusai. Con una grafica studiata insieme allo stesso Hockney e corredato di una quarantina di opere appartenenti a tutta la sua lunga carriera, questo libro è un elogio dell’arte e della vita.

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