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Re Carlo III D’inghilterra al concerto del Premio Paganini a Londra, con Simon Zhu e Il Cannone

In occasione del 70° anniversario del Premio Paganini, ieri 15 ottobre, nella prestigiosa Guildhall di Londra, il vincitore della scorsa edizione Simon Zhu si è esibito con il Cannone in uno speciale concerto a fianco della London Symphony Orchestra (LSO), diretta da Sir Anthony Pappano. Il Cannone è così tornato nella capitale inglese per la seconda volta a distanza di quasi 20 anni, dopo che le recenti indagini diagnostiche eseguite presso l’European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble hanno consentito di accertarne positivamente lo stato di salute.

In omaggio alla città di Genova, i musicisti della LSO hanno vestito eccezionalmente in jeans, l’iconico tessuto inventato nel XVI secolo, chiamato Blue de Genes per il tipico colore, celebre nel mondo. Un incontro straordinario, dunque, quello tra la London Symphony Orchestra e il Premio Paganini, culmine delle iniziative messe in campo nell’ambito delle attività che, nel novembre scorso, hanno visto Genova essere ospite alla parata svolta in occasione della cerimonia di investitura del Lord Mayor della City, Michael Mainelli. 

Dopo quelli al Louvre di Parigi e al Prado di Madrid, l’evento londinese conferma la portata del rilancio del “Paganini”, l’eccezionalità del percorso di internazionalizzazione in atto e le incisive capacità messe in campo per la diffusione della cultura musicale e la promozione dell’arte del violino, dei giovani talenti e dell’immagine di Genova nel mondo.

Il programma comprendeva l’Overture de Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini; il primo movimento dal Concerto N. 1 di Niccolò Paganini; Crisantemi for String Orchestra di Giacomo Puccini; Movements from «La Boutique Fantasque» di Gioacchino Rossini, con l’arrangiamento di Ottorino Respighi.

L’ambasciatore italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini, che per l’occasione ha ricevuto il titolo di “Ambasciatore del Premio Paganini” ha  affermato:  «Da melomane quale sono, è per me un grande onore ricevere questo titolo. Sono particolarmente lieto di aver dato il benvenuto a Londra al presidente Panebianco ed a Simon Zhu, vincitore del Premio Paganini 2023, in un evento di straordinaria rilevanza nell’ambito dei rapporti di amicizia e collaborazione tra i nostri due Paesi. Le grandi iniziative promosse dal Premio Paganini a livello internazionale, non solo valorizzano la tradizione musicale italiana, ma rafforzano l’immagine di Genova e dell’Italia in ambito europeo e mondiale».

Al termine del concerto, alla Guildhall, ad Antonio Pappano è stato assegnato il titolo di “Paganini Ambassador”. Il direttore d’orchestra e pianista inglese naturalizzato statunitense, come sappiamo tutti, è una straordinaria eccellenza musicale a livello mondiale. È seguito il Gala Dinner della LSO, a sostegno dell’Educational Program rivolto a musicisti di tutto il mondo.

Ma a rendere ancor più straordinario il concerto del Premio Paganini con Simon Zhu e il Cannone, è stata la presenza, tenuta riservatissima sino all’ultimo momento, del re d’Inghilterra Carlo III. Il re ha assistito al concerto seduto in prima fila, accanto all’ambasciatore italiano Inigo Lambertini, e al sindaco (Lord Mayor) della City di Londra, Michael Mainelli, padrone di casa nella sede storica del Municipio del distretto finanziario della metropoli britannica.

Un momento storico, a 44 anni da quel 16 ottobre 1980 in cui la Regina Elisabetta II e il Duca di Edimburgo, in visita ufficiale a Genova, vennero omaggiati dal celebre violinista genovese Renato De Barbieri, noto come il Paganini del ‘900, di uno speciale concerto con il Cannone.

«Siamo davvero molto lieti che il Re abbia onorato la città di Genova e il Premio Paganini con la Sua presenza, conferendo all’evento ancor maggior lustro ed eccezionalità» ha dichiarato il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi.

«È stato un concerto indimenticabile. Grazie a Simon Zhu, ai musicisti della LSO e naturalmente ad Anthony Pappano che, nell’occasione, ha ricevuto il titolo di Paganini Ambassador» ha aggiunto il presidente Giovanni Panebianco.

«Un giovane dal talento unico, il violino leggendario appartenuto al Re di tutti i violinisti e il Re d’Inghilterra in persona sono stati i protagonisti della magica serata di ieri. Sembra essere l’inizio di una fiaba di Oscar Wilde e invece si è trattato del Premio Paganini a Londra. La collaborazione con LSO e il Maestro Pappano non poteva che essere il viatico migliore per il lancio della 58^ edizione del Premio con Uto Ughi presidente di giuria» ha dichiarato il direttore artistico Nicola Bruzzo.

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