La giovane artista cinese racconta la sua azione in progress di risemantizzazione delle macerie, avviata lo scorso anno a Berlino
Home affronta il tema delle macerie, a Berlino imprescindibile dall’eredità cinematografica di Germania anno zero. Il capolavoro di Roberto Rossellini del 1948, che forma la trilogia contro la guerra con Roma città aperta e Paisà. In questo caso la mia azione è stata di riflettere sui disastri della guerra, cosa che hanno fatto ben prima e meglio di me Goya e Picasso. Ma da cinese in Europa da dieci anni, rendermi conto di quanti conflitti vi sono oggi in questi territori mi risulta molto impressionante. Ucraina, Gaza, solo per fare esempi lampanti…
Allora l’azione di “riordino” delle macerie, ovvero trasformare una montagna di detriti in una scala/podio, assolve al compito di testimoniare un dissenso contro la guerra, contro le distruzioni e a favore della vita vera che ciascuno di noi desidera. L’azione rientra in una poetica del mio fare arte che usa il mattone cotto o crudo per costruire situazioni temporanee e coinvolgenti. Operare una sola giornata risulta molto diverso da coinvolgere gente davanti all’Etna o al Vesuvio, o per strade principali di Berlino. Tuttavia lo spirito resta sempre lo stesso, Costruzione Versus Distruzione.
Tutte le mie “azioni” sono orientate a costruire comunità e prossimità, vicinanza e amicizia, il dialogo necessario per restare esseri umani. Ruins – come si vede nel video – è un’azione performativa realizzata nel 2023 a Berlino, in un cantiere abbandonato dove mi sono introdotta per scalare la montagna di macerie…
