Una coinvolgente biografia ripercorre il viaggio intellettuale del più influente storico dell’arte e della cultura del XX secolo. Aby Warburg è una leggenda, forse più un mito che un uomo in carne e ossa: un fenomeno globale la cui pratica metodologica ha anticipato di settant’anni gli studi di cultura visuale, rivelandosi feconda in molti ambiti del mondo d’oggi. Inserito dal Financial Times fra i migliori libri da leggere nel 2024.
«Ebreo di sangue, amburghese di cuore, d’anima fiorentino»: così amava definirsi Aby Warburg (1866-1929), con una formula che rende bene l’ossessiva ricerca di sé, coltivata attraverso l’autonarrazione, e gli importanti cambi di rotta che hanno segnato il suo percorso. Se oggi è riconosciuto come uno dei più influenti storici dell’arte e della cultura del xx secolo, lo è a dispetto di una salute mentale precaria e di una vita da “fuorilegge”, convinto che il vero acume appartenga solo a chi è pronto a deviare dalle aspettative ordinarie della società.
Dopo aver rinunciato al ruolo di primogenito nella famiglia di banchieri più facoltosa della Germania e aver rinnegato l’ortodossia ebraica, Aby insegue le proprie intuizioni e intraprende un vagabondaggio nel mondo dei simboli che lo porta dal selvaggio West fino nel cuore del Rinascimento, a Firenze. Studioso indipendente, libero pensatore, insofferente verso la struttura compartimentale dell’università ma in dialogo con gli intellettuali più evoluti del suo tempo, Warburg inaugura una metodologia olistica, che integra l’indagine storico-artistica con scienze quali l’antropologia, la medicina e la psicologia. Questo approccio interdisciplinare guida le sue ricerche sulla sopravvivenza dell’antico – condensate nella sua celebre opera incompiuta Atlante Mnemosyne, una storia visuale dei motivi iconografici che compongono la memoria collettiva della civiltà – e la creazione della sua straordinaria biblioteca, oggi conservata presso il Warburg Institute di Londra, prezioso punto di riferimento per gli accademici di tutto il mondo.
Nei diari e nelle lettere, come nelle prefazioni e nelle annotazioni ai propri testi, Warburg sembra costantemente impegnato nell’atto di dare forma alla sua vita attraverso la scrittura, spesso costruendo a posteriori coerenza e necessità teleologica, gettando le basi per la nascita del suo mito postumo. Nelle intenzioni dell’autore, «Questo libro si propone di sbrogliare la matassa di memorie, l’autointerpretazione tardiva e la mitologia che dominavano la percezione che Warburg aveva di se stesso e, di conseguenza, la sua futura immagine pubblica». Una prospettiva che consente di collocarne l’opera all’interno di dinamiche e pressioni del mondo accademico fin de siècle e riconsiderare la sua marginalità in quel contesto senza cedere allo stereotipo del “genio incompreso”.
Hans C. Hönes restituisce un ritratto dettagliato e intimo di un uomo che, nonostante le innumerevoli difficoltà umane e professionali, ha saputo anticipare i tempi gettando le basi della contemporanea storia dell’arte, aiutando i suoi eredi a unire i puntini della cultura globale.
Hans C. Hönes è uno studioso esperto di arte e storiografia artistica del xviii e del xix secolo, interessato in particolare a temi quali la ricezione del classico, la ricerca delle “origini” dell’arte e il rapporto tra arte e climatologia. Professore di storia dell’arte presso l’università di Aberdeen, ha insegnato al Courtauld Institute e ricoperto ruoli di docente e ricercatore per il Warburg Institute e lo University College a Londra. È autore di saggi sull’antiquariato e di una monografia su Heinrich Wölfflin. Un groviglio di sentieri. Vita di Aby Warburg è il suo primo libro edito in Italia.
In occasione della pubblicazione del libro, giovedì 21 novembre alle ore 18.30 presso la Fondazione Luigi Rovati (corso Venezia 52, Milano) è in programma un incontro con alcuni fra i massimi esperti di Aby Warburg. Intervengono: Hans C. Hönes, autore di Un groviglio di sentieri. Vita di Aby Warburg (Johan & Levi, 2024) e professore The University of Aberdeen; Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, membro del comitato scientifico di Fondazione Luigi Rovati; Bill Sherman, Direttore The Warburg Institute. Modera Martina Mazzotta, storica dell’arte e Associate Fellow The Warburg Institute. Nell’ambito del ciclo di incontri “Conversazioni d’arte”, a cura di Johan & Levi in collaborazione con Fondazione Luigi Rovati.
AUTORE Hans C. Hönes
ANNO 2024
FORMATO 15,5 x 23 cm
PREZZO € 40,00
COLLANA Biografie
PAGINE 296
IMMAGINI 50 b/n
ISBN 978-88-6010-363-5