31 disegni che Keith Haring realizzò nella metropolitana di New York tra il 1980 e il 1985 sono protagonisti dell’asta che Sotheby’s ha in programma il 21 novembre 2024 a New York.
“Disegno nella metropolitana da tre anni ormai e, sebbene la mia carriera in superficie sia salita alle stelle, la metropolitana è ancora il mio posto preferito in cui disegnare“. Questa è una di quelle frasi attribuite a Keith Haring che, come tutte le frasi di questo tipo, non richiedono un’attenta analisi della loro veridicità quando un atto di fede rivolto alla loro indiscutibile poetica. Perché è indubbiamente molto romantico immaginare il writer, raggiunto il successo grazie alla collaborazione col mercante Tony Shafrazi, iniziata nel 1982, vedere con nostalgia a quando tra una corsa e l’altra disegnava in metropolitana.
A supporto di questa versione, a differenza di altri casi, ci sono però anche delle prove concrete. A fornirle è un nucleo di 31 disegni che Haring avrebbe realizzato nell’undeground di New York, che Sotheby’s si appresta a vendere in asta. La datazione, infatti, riporta gli anni 1980-1985. Un’evidenza inoppugnabile che il writer ha effettivamente continuato a realizzare opere sulle banchine delle metro. In particolare, l’artista sfruttava come tela la carta opaca nera che la Metropolitan Transit Authority usare per coprire le pubblicità non pagate. Col gesso, iniziò a imprimere semplici e rapidi disegni, con variazioni sui temi che diventeranno la sua firma, come il disco volante e il radiant baby.
Col tempo, quello che era nato come un passatempo tra un treno e l’altro, diviene un gesto quotidiano e abitudinario, che col senno di poi appare adattissimo alla sua figura: cosa c’è di più in linea con lui che disegnare velocemente un’opera sotto gli occhi dei passanti prima che la polizia intervenga per fermarlo? Così le fermate della metro di New York iniziano a riempirsi, settimana dopo settimana, di cani che abbaiano, dischi volanti, angeli, piramidi e faccine sorridenti. “Sono stato beccato molte volte. Alcuni poliziotti mi hanno fatto una multa da 10 dollari, altri mi hanno ammanettato e portato dentro. Quando mi hanno lasciato andare, la maggior parte di loro mi ha detto che gli piaceva il disegno, ma stavano solo facendo il loro lavoro“.
Della quarantina di disegni che sono sopravvissuti, 31 di questi andranno, come detto, in asta da Sotheby’s il 21 novembre durante la Contemporary Day Sale di New York. Il nucleo proviene dalla collezione personale di Larry Warsh, rinomato collezionista ed editore di Haring che ha custodito le opere per quasi 40 anni. Si tratta, ovviamente, della più vasta collezione del genere. E la stima, elevata, rispecchia tutta la sua importanza: 6,3-9 milioni di dollari.
Prima della vendita, i disegni di Haring saranno esposti al pubblico in una speciale mostra immersiva nella sede di Sotheby’s York Avenue dall’8 al 20 novembre, realizzata in collaborazione con Samsung. Il design della mostra riprodurrà una stazione della metropolitana vintage di New York City degli anni ’80, completa di dettagli come tornelli e panchine. Lo spazio sfrutterà anche la tecnologia all’avanguardia Samsung per proiettare filmati d’archivio di Keith Haring al lavoro nella metropolitana.