Il 27 novembre Parigi ospiterà una soirée d’eccezione dedicata alla presentazione de “L’Ebbrezza di Noè con i Figli”, un’opera inedita di Livio Mehus (1630-1691), maestro fiammingo naturalizzato italiano e figura eclettica della scena artistica del XVII secolo. L’evento, curato dai mercanti d’arte Enrico Cavaliere e Guillermo Pinilla, artefici della scoperta e della valorizzazione dell’opera, sarò un’occasione per riscoprire uno tra i pittori più originali del sua generazione, alla presenza della storica dell’arte e autrice del catalogo, Francesca Baldassari.
La tela raffigura un episodio tratto dalla Genesi (9), in cui Noè, sopravvissuto al Diluvio universale, si abbandona all’ebbrezza. Giace disteso su una roccia in primo piano e il suo corpo vigoroso è coperto solamente da una foglia di fico. Alla sua sinistra, il figlio Cam ci osserva con un sorriso beffardo, stringendo un grappolo d’uva, simbolo della sua irriverenza. A destra, Sem e Jafet, voltati di spalle, si avvicinano con un mantello per coprirlo. L’immagine cattura il momento in cui i tre figli di Noé hanno reazioni divergenti, anticipando le conseguenze del risveglio di Noè: Cam sarà maledetto per aver mancato di rispetto al padre, mentre Sem e Jafet riceveranno la benedizione, garantendo la continuità della stirpe.
Ne parliamo con i mercanti d’arte, Enrico Cavaliere e Guillermo Pinilla.
Partiamo dalla serata del 27 novembre a Parigi: cosa presenterete in anteprima e qual è la sua portata storica?
In occasione del vernissage del 27 novembre presenteremo in anteprima L’Ebbrezza di Noè con i Figli, un’opera inedita realizzata da Livio Mehus (1630-1691), artista fiammingo ma italiano d’adozione e per formazione.
Siamo di fronte a uno degli artisti più vivaci e originali della sua generazione. Come sottolinea la Professoressa Francesca Baldassari nel suo saggio incluso nel catalogo dell’evento, Mehus è stato una figura centrale della scena artistica fiorentina del XVII secolo, che tuttavia non sempre ha ricevuto l’attenzione critica che merita. Questa scoperta arricchisce significativamente il panorama delle opere a lui attribuite, offrendo una nuova chiave di lettura della sua produzione matura.
Per chi non conosce o conosce poco l’artista, chi è Livio Mehus e dove si colloca l’opera che presentate all’interno del suo corpus artistico?
Livio Mehus fu un pittore, disegnatore e incisore attivo nel XVII secolo. Nato a Oudenaarde, in Belgio, visse gran parte della sua vita in Italia, dove arrivò giovanissimo. Dopo vari soggiorni in diverse città italiane, tra cui Milano e Roma, si stabilì definitivamente a Firenze nel 1673, dove divenne uno degli artisti più richiesti dai collezionisti e mecenati locali, incluso il Gran Principe Ferdinando de’ Medici, che fu suo grande estimatore.
L’opera L’Ebbrezza di Noè si colloca nella fase matura della carriera dell’artista, negli anni Settanta del XVII secolo. In essa, Mehus sintetizza le molteplici influenze artistiche assorbite nel corso della sua formazione: il dinamismo di Pietro da Cortona e Rubens, l’uso drammatico della luce e le atmosfere inquietanti di Salvator Rosa, fino alla raffinatezza dei volti e dei panneggi che rimandano a Correggio.
Dove e come avete scoperto l’opera? C’è un dettaglio che vi ha “illuminato”? Raccontateci il dietro le quinte di questa scoperta.
Abbiamo individuato l’opera lo scorso maggio, quando apparve in un catalogo d’asta spagnolo. Guillermo, grazie a un’intuizione iniziale, ha avviato una rigorosa ricerca che ci ha permesso di confermare l’attribuzione a Mehus.
Un elemento chiave è stato il confronto tra il corpo di Noè, prorompente e modellato con straordinaria precisione, e un disegno di nudo maschile disteso conservato presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Farnesina a Roma. Anche i panneggi e i volti richiamano altre opere attribuite a Mehus, come La Toeletta di Venere, oggi a Pistoia.
Determinati a non perdere questa opportunità, abbiamo partecipato all’asta e, con un pizzico di fortuna, siamo riusciti ad aggiudicarci il dipinto.
Ci sono uno o più aspetti dell’opera che credete possano attirare l’attenzione del collezionista contemporaneo?
Quest’opera rappresenta un’importante testimonianza della tradizione artistica fiorentina del Seicento, un ambito ancora in attesa di una piena rivalutazione critica e di mercato.
Inoltre, la figura di Livio Mehus, con la sua formazione internazionale e il suo stile unico, aggiunge un fascino particolare all’opera. L’Ebbrezza di Noè è un esempio eccellente della sua capacità di sintetizzare influenze diverse in un linguaggio personale e originale, rendendola un’acquisizione prestigiosa per qualsiasi collezionista o istituzione.
Facciamo un passo indietro. Come funziona la vostra collaborazione e quali sono i “terreni” più fertili da battere oggigiorno?
Collaboriamo da oltre dieci anni, uniti da una comune passione per l’arte, in particolare per la pittura antica. Mentre io (Enrico) ho iniziato la mia carriera nelle grandi case d’asta, Guillermo ha scelto sin dall’inizio di lavorare in proprio, acquisendo grande esperienza sul campo.
Negli anni, abbiamo unito le forze su progetti specifici, ma con quest’opera e il lavoro organizzativo legato al vernissage e al catalogo, la nostra collaborazione si è consolidata ulteriormente. Il nostro obiettivo è presentarci come mercanti d’arte a tutto tondo, non solo come intermediari ma anche come promotori attivi di opere, attraverso eventi, mostre e attività di valorizzazione.
Oggi, concentriamo la nostra attenzione su aste minori e mercati periferici, dove è ancora possibile fare scoperte significative lontano dalle grandi piazze internazionali come Londra, Parigi e New York.
Cosa significa essere art dealer oggi? Quali sono le competenze indispensabili per questo mestiere?
Essere un art dealer oggi significa promuovere e diffondere il Bello, bilanciando passione e spirito imprenditoriale. La capacità fondamentale rimane l’”occhio”, ossia la sensibilità nel riconoscere la qualità e il valore di un’opera.
Inoltre, è indispensabile costruire una rete internazionale di esperti, restauratori e istituzioni, perché l’attribuzione di un’opera o il suo inserimento nel mercato dipendono spesso dalla collaborazione con figure specializzate. Infine, il rapporto con i clienti – siano essi venditori o collezionisti – è centrale per il successo della nostra attività.
Archiviata la serata del 27 novembre, avete in programma altri eventi simili in futuro?
Sì, il nostro obiettivo è organizzare eventi ad hoc con regolarità, per presentare nuove scoperte a un pubblico internazionale, con particolare attenzione a collezionisti privati, musei e fondazioni.
Guardando al futuro, stiamo valutando l’acquisizione di altre opere significative e, a lungo termine, il progetto è quello di aprire uno spazio espositivo a Parigi, dove ospitare mostre, dibattiti e presentazioni, consolidando ulteriormente il nostro impegno nel mondo dell’arte.
Enrico Cavaliere è mercante d’arte – con sede a Londra e Parigi – e si occupa principalmente di pittura antica e del XIX secolo. Dopo aver maturato un curriculum accademico in Storia dell’Arte e business tra l’Italia e il Regno Unito, ed a seguito di significative esperienze professionali nel settore internazionale del mercato dell’arte – in particolare presso Christie’s e Sotheby’s – Enrico Cavaliere ha poi deciso di fondare Hippeus Art Dealership, al servizio di una vasta clientela internazionale, privata ed istituzionale.
Guillermo Pinilla è mercante d’arte con sede a Parigi e operante su scala internazionale, specializzato in pittura antica e con una profonda conoscenza dell’arte moderna. Formatosi accademicamente in Storia dell’Arte ed Economia a Parigi, Guglielmo Pinilla ha poi progressivamente sviluppato una meticolosa esperienza del mercato dell’arte attraverso una serie di vendite e transazioni di alto profilo, a seguito delle quali ha fondato la società Sahen Fine Art. Attualmente è alla guida di Galerie Pinilla ed in tale veste si occupa personalmente della gestione, valorizzazione e vendita di opere d’arte sia a collezionisti privati che istituzioni emuseali di tutto il mondo.
La soirée di presentazione si terrà mercoledì 27 novembre 2024, a partire dalle 18.30.
2 rue Chapon, 75003, Paris
Metropolitana: Arts et Métiers – République
RSVP:
enrico@hippeusart.com