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C’era una volta in Florida. La guida (totale, viste le 30 pagine) della Miami Art Week 2024

Si torna dove tutto è cominciato. Sulla sabbia coi primati. A Miami Beach. Nel 2019 la criptofallica Banana di Cattelan, appesa ai muri dello stand di Perrotin al Convention Center, fece le sue prime vittime, e i suoi primi gracidi. Gravidi. Visto dove siamo arrivati, scivolando su ogni “mezzo”. C’era una volta una Comedian appiccicata a una parete, esposta al pubblico (ludibrio), data in pasto agli astanti, mangiata, comprata, copiata, criptata, ricomprata, rigurgitata, vomitata. Mediata, mediatica e medianica. Espletazione del Verbo e Banana di Troia. Il paradigma dell’arte contemporanea si avverava nel suo Tempio per eccellenza, Art Basel, nella località che più di ogni altra condensa(va) la definizione espansa di quel sistema. Miami. Tirata a lusso, arte, moda e design. Un’unica “botta” per dissolverne i confini. Con tutti gli effetti collaterali che comporta. Affogato vista oceano, al sole, sulla spiaggia o appena dietro, sotto le lucine sospese alle piscine, per una settimana, da oggi a domenica, dal 2 all’8 dicembre. Contemporary strawberry vanilla milkshake, di cui il sistema stesso (e il cinema che provoca attorno) è l’opera d’arte. E la Banana ne è l’esemplificazione. Ha sbucciato, in un colpo solo (da 6,2 milioni), caos, crypto, credenze, media, mondo, social, bar, banalità, pubblicità, performance, scandalo, spettacolo, feticcio, fomo, fame, noia e fake. Pura messa in scena della realtà globale. Tutto il resto -per quanto intelligente, ricercato, poetico- passa in secondo piano, mangiato dal minestrone universale che presto si dissolve, assimilato come un gioco e un credo degli addetti ai lavori. Non indispensabile. Come del resto la Banana. La cui eco cosmica torna a riverberarsi sui mari di paillette della Florida. Da York Avenue a South Beach. Paletta e cornetta, New York le alza. Miami le tira giù, chiudendo il sipario sulla sabbia con l’ultimo appuntamento-evento-fenomeno della stagione: Art Basel Miami, rigorosamente Beach. Se le aste a Manhattan sono andate nel complesso così così (per essere magnanimi, considerando i tempi che corrono) -il segno meno rispetto al 2023 è stabile al 30% (ma anche peggio), tagliato solo dalla luce di Magritte (121 milioni, unico over 100 della stagione), Ruscha, Monet, Lichtenstein e Carrington- Miami (in crescita esponenziale nell’ultima decade, e a onor del vero sempre più colta e serafica e sempre meno vice e trash) è pronta ad accogliere la regina delle fiere, la più importante in terra statunitense, con tutto il suo parterre di palme, party, glitter, glamour, district e yacht (ma anche di fondazioni, istituzioni, musei, mostre e fiere collaterali). In due parole magiche: Art Week. Centro gravitazionale, in quattro lettere: ABMB. La prima della neodirettrice, Bridget Finn; la prima per Kimberly Bradley alle Conversations; la prima per 34 gallerie (di cui una buona parte provenienti dall’Estremo Oriente), che comporranno il puzzle delle 286 partecipanti da 38 Paesi, fortissima la consueta presenza dell’America Latina, significativa l’aura surrealista (sono ancora i 100 anni dal Manifesto di Breton) che spirerà tra gli stand (Nahmad, Wendi Norris, Weinstein, Alberta Pane); sei le macro sezioni -Meridians, per le opere monumentali; Kabinett, per le presentazioni tematiche, Galleries, Nova, Positions e Survey- quattromila gli artisti in totale. E siamo solo, ancora, in fiera. Appena fuori, tra Miami Beach e Downtown, si affastellano i satelliti. Venti fiere (di cui solo Nada, Design Miami e Untitled degne di nota), decine di inaugurazioni e mostre (quelle “da vedere” sono Rachel Feinstein al The Bass, José Parlà al Perez, Vanessa Row al Rubell, Lucy Bull e Marguerite Humeau all’Ica), centinaia di feste, migliaia di appassionati e collezionisti che corrono sulla MacArthur Causeway da una parte all’altra di Biscayne Bay, dove oggi ad aprire le danze si è tenuta la regata Voile/Toile con le vele delle barche firmate Daniel Buren. SoBe chiama, Faena risponde scoprendo un galeone spagnolo sepolto sulla sabbia (Seletega di Nicholas Galanin) e la Reef Star di Carlos Betancourt, barriera corallina in eco cemento (a forma di stella marina) che sarà posta sott’acqua come “casa” della vita oceanica. Art Week che grazie (anche) a enti come Faena Art, The Reef Line e SoHo House (socialize e satura di artist talk) si sta sempre più spostando a nord, Mid Beach presente. E ancora più su, al Bandshell, quest’anno arriva dal Botanical Garden il TriBeCa festival. Simbolicamente a legare il tutto ci pensa The Great Migration, cento elefanti a grandezza naturale sbarcati sulla spiaggia davanti alla 36esima, in cammino (idealmente) da North Beach a Lummus Park, realizzati da duecento artigiani indiani del Tamil Nadu intagliando il legno di lantana. Dall’altra parte della Baia, già si sente il patologico hype del tris Design District, Wynwood e Allapattah. Luci, Lamborghini, Montana cans per Walls ipergentrificati, pop up di ogni natura, moda che si mette in vetrina con le sue punte di diamante: LVMH Culture House si fa galleria al Paradise Plaza Event Space; Cartier Trinity 100 racconta la sua collezione; Gucci va di installazione pubblica di globi di neve alla Sweet Bird Plaza; Maison Margiela lancia una capsule collection Miami Art Week con Kozo; Fendi apre la sua nuova boutique; Miu Miu porta Gigi Hadid a curare lo shop. Tornando in zona comfort, debutta il programma di arte pubblica Times Square Arts con Midnight Moment, proiettato ogni sera sulla facciata del SoundScape Park a cinque minuti a piedi dal Convention Center, di fianco ai solidi turchesi (riflesso del cielo di questi giorni) art déco del Fillmore. Pucci all’Orto Botanico dà vita a un luna park extra fair e firmerà le tote bag di Art Basel. Oltre le mostre istituzionali -qualsiasi acronimo sia, MOCA, ICA, BASS, PAMM o quelle delle mega collezioni che fanno grande Miami (Rubell, Margulies, Maldonado e soci, la De la Cruz non esiste più, vedi asta di Christie’s)- due “locali” emblematici che alzano il tiro: Jeffrey Deitch va di analisi psicologiche con la Psychomachia di Austin Lee ispirata alla Cappella di Giotto e all’omonima poesia di Aurelius Clemens Prudentius, Lehmann Maupin “dialoga” con Loreil Beltràn in Constructive Arguments, destrutturando “conversazioni” di estetica. Entrambe la dicono lunga (e profonda). Miami, per come l’abbiamo vista cambiare in questi ultimi anni, è sempre più chic e sempre meno kitsch. Forse non è più tempo di Banane.

LE FIERE

NADA MIAMI

NADA è la fiera della New Art Dealers Alliance dedicata a celebrare i talenti emergenti provenienti da tutto il mondo: come organizzazione senza scopo di lucro, incoraggia e facilita la continua crescita della comunità tra i suoi espositori, artisti e soci, promuovendo al contempo le reti di supporto intrinseche di curatori, collezionisti, consulenti e critici. Quest’anno a Miami, in occasione della sua 22a edizione, presenterà una selezione diversificata di 146 gallerie, spazi artistici e organizzazioni non profit, includendo tra i suoi spazi anche molte gallerie ed exhibition spaces associati a NADA per la prima volta.

Dal 3 al 7 dicembre 2024

Ice Palace Studios, Miami

www.newartdealers.org

DESIGN MIAMI

Con il tema curatoriale di Blue Sky, la fiera offrirà – attraverso un programma di progetti speciali e collaborazioni -la celebrazione dei più audaci balzi d’immaginazione nel design. Attraverso un programma di gallerie di design da collezione, progetti speciali e collaborazioni, il design verrà esplorato come un’impresa sperimentale, rischiosa e in definitiva ottimista. Mettendo in luce alcuni dei più grandi momenti di innovazione attraverso il tempo e le culture, Design Miami 2024 presenterà, dunque, la storia del design, passato, presente e futuro – tutti creati sotto un unico cielo condiviso.

Dal 3 all’8 dicembre 2024

Miami Beach Convention Center, South Beach

www.designmiami.com

ART MIAMI

Art Miami – la fiera d’arte contemporanea più antica e originale di Miami e la seconda più frequentata al mondo – per l’edizione 2024 esplora una collezione di opere d’arte del XX e XXI secolo che riflettono l’ampiezza e la profondità dell’arte contemporanea, con maestri affermati e talenti emergenti.

Dal 3 dicembre all’8 dicembre 2024

One Herald Plaza, Miami

www.artmiami.com

CONTEXT ART MIAMI

CONTEXT Art Miami è la fiera gemella di Art Miami ed è dedicata allo sviluppo e al rafforzamento di artisti emergenti e Mid-career. Gli sforzi congiunti tra CONTEXT Art Miami e Art Miami, infatti, offrono un’opportunità unica per i dealer primari e i loro artisti di essere commercializzati e promossi a livello internazionale durante la settimana più importante per l’arte contemporanea in America. CONTEXT metterà in mostra gli artisti più innovativi e significativi del mondo, oltre a presentare nuove opere realizzate appositamente per la fiera – tra cui progetti curatoriali, presentazioni di artisti, mostre speciali.

Dal 3 all’8 dicembre 2024

CONTEXT Art Pavilion, One Herald Plaza, Miami

www.contextartmiami.com

SCOPE Miami Beach

La mostra d’arte SCOPE torna a Miami Beach dal 3 dicembre all’ 8 dicembre, offrendo una piattaforma dinamica per gallerie e artisti emergenti di tutto il mondo. SCOPE – principale evento della Miami Art Week – attrae un pubblico eterogeneo di appassionati d’arte, collezionisti e professionisti del settore. Il tema di quest’anno, Interdipendenza, sottolinea il potere della collaborazione all’interno dell’ecosistema artistico. SCOPE, infatti, s’impegna a promuovere una comunità vivace in cui galleristi, artisti, collezionisti, curatori e appassionati che si riuniscono per condividere idee, ispirarsi a vicenda e contribuire all’esperienza artistica collettiva.

Dal 3 all’8 dicembre 2024

Ocean Drive, Miami Beach

www.scope-art.com

UNTITLED ART

Guidata dal tema curatoriale East Meets West, la fiera di quest’anno presenta una prospettiva che mira a collegare geografie e culture diverse, elevando al tempo stesso nuove voci nell’arte contemporanea. Il focus curatoriale metterà in luce le gallerie e gli artisti asiatici della diaspora, ridefinendo le nozioni tradizionali di Oriente e Occidente e promuovendo un dialogo culturale globale più ricco. Il tema sfida i partecipanti a considerare l’Est e ovest da quale prospettiva da nuove prospettive, invitando all’esplorazione delle complessità intrinseche dello scambio culturale. A guidare questa esplorazione sono i curatori ospiti Kathy Huang – nota per il suo lavoro di grande impatto con la Jeffrey Deitch Gallery e le sue recenti curazioni al Metropolitan Museum di Manila, con vasta esperienza nel mettere in luce le voci sottorappresentate nel mondo dell’arte – e Jungmin Cho – forza innovativa dietro White Noise Seoul, è celebrata per i suoi sforzi nel fondere le scene artistiche mainstream e underground.

Dal 3 all’8 dicembre 2024

Miami Beach

www.untitledartfairs.com

NO VACANCY, MIAMI BEACH

No Vacancy è un concorso artistico con giuria che sostiene e celebra principalmente artisti locali, provocando un discorso critico e incoraggiando il pubblico a sperimentare i famosi hotel di Miami Beach come destinazioni artistiche temporanee a pieno titolo. No Vacancy 2024 segna la quinta edizione del programma con 12 artisti che creeranno opere site-specific in 12 iconici hotel di Miami Beach.

GLI HOTEL PARTECIPANTI IN TUTTA MIAMI BEACH

Gli Hotel partecipanti saranno l’Avalon Hotel con il progetto multimediale di Julia Zurilla, “*– .. .- .– -..-* (MIA WX)” che utilizza il codice Morse in forma visiva per affrontare l’urgenza climatica attraverso immagini nostalgiche e contemporanee; The Betsy Hotel in cui l’artista [dNASAb] presenterà Faux Ecologies + Augmented Visions of the Micro-verse, un film assistito dall’intelligenza artificiale che raffigura un intricato ecosistema di microplastiche e microrganismi all’interno di una goccia d’acqua; il Cadillac Hotel & Beach Club con Rhapsody for a Beloved World di Marielle Plaisir che rifletterà la resilienza, i legami culturali e i mondi interiori attraverso collage colorati che fondono elementi botanici e fotografie d’epoca; il Catalina Hotel & Beach Club che presenterà l’installazione Florida Boys di Joshua Aronson che cattura un momento sereno di una primavera in Florida, affrontando i temi della mascolinità e dell’unità attraverso tessuti traslucidi e cangianti; l’Esmé Miami Beach in cui il collettivo Nice’n Easy presenterà Soft Squeeze, un’opera giocosa che fonde forme naturali e culturali per riflettere la fluidità ambientale e culturale di Miami; il Faena Hotel ospiterà Reflections of our Environment di Magnus Sodamin che coniugherà gesti vibranti ispirati alla bellezza della natura, riflettendo sulle narrazioni ambientali globali; l’Hotel Croydon con Untitled (Dodecagon Drawing Grid), 2024, di Dennis Scholl utilizzerà un dodecagono per esplorare il passare del tempo attraverso disegni disposti meticolosamente; il Kimpton Surfcomber con Untitled (objects, landscape, and things) di Adler Guerrier che creerà una rete di immagini astratte e botaniche, esplorando lo spazio pubblico e le esperienze condivise; il Kimpton Palomar Hotel conMoving Interlude di GeoVanna Gonzalez analizzerà il modo in cui la progettazione urbana può influenzare il comportamento sociale e limitare il movimento, ispirandosi alle teorie di Henri Lefebvre sulla giustizia spaziale; il Royal Palm South Beach con YOU ARE HERE di Philip Lique reinventerà la hall dell’hotel come una mappa interattiva, invitando gli ospiti a interagire con l’ambiente circostante su una scala spaziale più ampia; e infine il Sherry Frontenac Hotel che con Anodyne di Patricia Cooke renderà omaggio alle mangrovie della Florida meridionale, ricreandone gli intricati apparati radicali in rilassanti trapunte color pastello che celebrano il potere curativo del paesaggio.

Dal 14 novembre al 12 dicembre 2024

Miami Beach

www.mbartsandculture.org

AFRIKIN ART FAIR

AfriKin Art Fair celebra l’arte e la cultura africana  e con la sua edizione del 2024, Threads of Life in Fragments of Time, esplorerà le intricate connessioni che legano gli uni agli altri, alla terra e al cosmo. La fiera si porrà come un viaggio profondo attraverso l’interconnessione dell’esistenza umana, il cosmo e i poteri trascendenti delle arti.

Dal 1 all’8 dicembre 2024

Scott Galvin Community Center, North Miami

www.afrikin.art

PRIZM ART FAIR

Per la Sua 12a edizione PRIZM unisce le forze con REVOLT – la principale società di media multipiattaforma per i creatori che danno forma all’Hip-Hop e alla cultura giovanile a livello globale – per onorare il ricco patrimonio culturale della diaspora africana, esponendo le migliori opere di artisti internazionali.

Dal 3 dicembre all’8 dicembre 2024

Ice Palace Studios, Miami

www.prizm.art

FRIDGE ART FAIR

Vivere l’intersezione tra arte, cultura e musica con progetti artistici che rendono omaggio al defunto cantautore Freddie Mercury è l’obiettivo che la Fridge Art Fair si porrà con  Walk-In Fridge: Fridge Does Freddie e Mini-Fridge che si svolgeranno, rispettivamente e in contemporanea, sulla terraferma e a Miami Beach. Fondata dall’artista Eric Ginsburg, Fridge Art Fair è nota per il suo approccio inclusivo e innovativo alle fiere d’arte, creando una piattaforma dinamica per l’espressione artistica. Come parte della Miami Art Week, questa edizione metterà in luce gli artisti LGBTQ+ di Miami, presentando una vasta gamma di talenti creativi.

Dal 3 all’8 dicembre 2024

Walk-In Fridge: Fridge Does Freddie

The Wynwood Building, Wynwood

www.fridgeartfair.com

Dal 4 all’8 dicembre 2024

Mini-Fridge

LGBT Visitor Center, South Beach

www.fridgeartfair.com

SATELLITE ART SHOW

Situata a pochi isolati da Art Basel, SATELLITE trascende ancora una volta i confini convenzionali della tradizionale fiera d’arte, facendo immergere il fruitore in ​​un accattivante gamma di oltre 40 installazioni artistiche indipendenti presentazioni di gallerie, performance dinamiche e coinvolgenti workshop.

Dal 4 all’8 dicembre 2024

Lincoln Road, South Beach

www.satellite-show.com

AQUA ART MIAMI

Aqua Art Miami si distingue dalle fiere d’arte tradizionali per la sua ambientazione unica e il suo fascino rilassato. Tenuta presso lo storico Aqua Hotel & Suites nell’Art Deco District di Miami, l’evento trasformerà le camere degli ospiti in vivaci spazi espositivi. Sin dalla sua nascita nel 2005, Aqua ha offerto infatti un’alternativa intima alle vaste fiere satellite di Art Basel.

Dal 4 all’8 dicembre 2024

Aqua Hotel, South Beach

www.aquaartmiami.com

ART BEAT MIAMI

Art Beat Miami presenta artisti, pittori, scultori, mostre d’arte, murales, performer e musicisti. Il festival riunirà artisti multidisciplinari che lavorano in collaborazione per evidenziare la creatività culturalmente ricca e diversificata degli artisti locali e della diaspora caraibica qui e oltre.

Dal 4 all’8 dicembre 2024

Varie sedi nella contea di Miami-Dade

www.artbeatmiami.com

INK MIAMI ART FAIR

L’ INK Miami Art Fair è rinomata per la sua attenzione alle opere moderne e contemporanee su carta, distinguendosi come una fiera satellite distintiva durante l’Art Week di Miami. Ogni anno seleziona una vasta gamma di espositori (editori nazionali e internazionali, organizzazioni non profit e gallerie) noti per la loro eccezionale capacità di presentare stampe in edizione limitata, attirando un pubblico dedicato di curatori di musei e collezionisti.

Dal 4 all’8 dicembre 2024

Dorchester Hotel, Miami Beach

www.inkartfair.com

RED DOT MIAMI

Red Dot Miami ritorna al Mana Wynwood dal 4 all’ 8 dicembre presentando una selezione con più di 70 gallerie internazionali.. Questa emozionante fiera raccoglie più di 500 artisti internazionali, disegnando approssimativamente 38.000 visitatori, tra cui collezionisti con un patrimonio elevato, acquirenti alle prime armi e amanti dell’arte esperti, per cinque giorni di arte all’avanguardia, intrattenimento ed eventi speciali.

Dal 4 all’8 dicembre 2024

Mana Wynwood, Miami

www.redwoodartgroup.com/red-dot-miami

SPECTRUM MIAMI

La fiera d’arte contemporanea di punta del Redwood Art Group, Spectrum Miami, si tiene parallelamente alla  “gemella” Red Dot Miami al Mana Wynwood, proponendo mostre personali, progetti collaborativi e innovazioni contemporanee di artisti e gallerie emergenti.

Dal 4 all’8 dicembre 2024

Mana Wynwood, Miami

www.redwoodartgroup.com/spectrum-miami/

PINTA MIAMI

Pinta Miami è l’unica fiera dedicata esclusivamente all’arte ibero-latinoamericana durante la Miami Art Week. Sin dalla sua fondazione a New York nel 2007, Pinta ha rafforzato il suo impegno nel mostrare la pluralità artistica attraverso sezioni curate e un programma interdisciplinare dinamico e contemporaneo.

Dal 5 all’8 dicembre 2024

The Hangar at Regatta Harbour, Coconut Grove

www.miami.pinta.art

MIAMI ART WEEK WYNWOOD POP-UP

Tenuta presso la Miami Art Week Gallery di Wynwood, la Miami Art Week Wynwood Pop-Up presenterà una selezione di opere d’arte, seminari, conversazioni con artisti e presentazioni coinvolgenti pensate per offrire spunti sul futuro dell’arte contemporanea.

Dal 7 all’8 dicembre 2024

Miami Art Week Gallery, Wynwood

www.wynwoodmiami.com

PHOTOMIAMI

Unica mostra fotografica incentrata sulla fotografia alla Miami Art Week, photoMIAMI, presso la Miami Art Week Gallery di Wynwood, esalta l’arte della fotografia attraverso mostre, conferenze e seminari sulle tecniche più recenti.

Dal 7 all’8 dicembre

Miami Art Week Gallery, Wynwood

www.miamiartweek.org

MIAMI RIVER ART FAIR

La Miami River Art Fair espone un’ampia gamma di opere d’arte contemporanea che vanno dagli NFT ai media tradizionali, il tutto avvolto da una vista a 360 gradi sullo skyline del centro di Miami.

Penthouse At Riverside Wharf, Miami

www.miamiriverartfair.com

LE MOSTRE

THE BASS MUSEUM OF ART

Rachel Feinstein: The Miami Years

Rachel Feinstein: The Miami Years abbraccia quasi tre decenni di lavoro dell’artista newyorkese esponendo gli approcci multidisciplinari di Feinstein alla scultura. Una mostra che riflette sui temi dell’intimità, della vulnerabilità e dell’abiezione, esplorando altresì l’analisi di Feinstein sui fattori sociali che modellano il comportamento umano e l’identità femminile. Le opere esposte inoltre riflettono sull’uso ricorrente della scenografia da parte dell’artista, in particolare l’appartamento teatrale come forma che espone e rafforza la nozione e le strutture di artificio e illusione.

Rachel Feinstein: The Miami Years
25 settembre 2024 – 17 agosto 2025
The Bass Museum of Art, Miami Beach

https://thebass.org/

Ulla van Brandenburg: In Dialogue

Ulla von Brandenburg: In Dialogue è una presentazione del lavoro di von Brandenburg abbinato al murale in ceramica recentemente acquisito da The Bass dall’artista libanese-americana Etel Adnan (1925-2021).  Comparativamente, la pratica poliedrica di von Brandenburg combina film, tessuti, disegni, acquerelli e suono in scenari espositivi immersivi in ​​cui le diverse forme d’arte si armonizzano in un insieme coeso (o Gesamtkunstwerk). Ulla von Brandenburg: In Dialogue esplora questo impegno intergenerazionale con l’astrazione geometrica, il suo gioco di cerchi, quadrati e triangoli, evidente sia nel murale di Adnan che nella pratica di von Brandenburg, e messo in scena insieme alla ricca storia dell’artista francese di origine ucraina Sonia Delaunay.

Ulla van Brandenburg: In Dialogue
4 settembre 2024 – 6 luglio 2025
The Bass Museum of Art, Miami Beach

https://thebass.org/

(LA)HORDE: Heureux sous son ombre

(LA)HORDE è un collettivo multidisciplinare con sede in Francia fondato nel 2013 dagli artisti Marine Brutti, Jonathan Debrouwer e Arthur Harel. Come direttori del Ballet de Marseille, il trio spinge i confini della danza classica per esplorare il modo in cui i corpi sono rappresentati nello spazio pubblico, nei social network, negli oggetti e sul palco, il tutto in mostra al The Bass nella prima mostra di (LA)HORDE negli Stati Uniti. Il titolo della mostra è un cenno al motto municipale di Bondy del XVIII secolo Heureux sous son ombre , ovvero Felice sotto la sua ombra. Riferendosi alle origini della cittadina nei pressi della foresta omonima, il motto è stato adottato per riabilitare l’immagine di una regione un tempo afflitta da briganti e banditismo.

(LA)HORDE: Heureux sous son ombre
16 ottobre 2024 – 27 aprile 2025
The Bass Museum of Art, Miami Beach

https://thebass.org/

JUAN CARLOS MALDONADO COLLECTION

Secret Affinities/Aesthetics of Two Worlds

Proseguendo l’obiettivo di indagare l’interesse per gli scambi che hanno nutrito gran parte dell’estetica occidentale per quasi gli ultimi due secoli, la Juan Carlos Maldonado Collection (JCMC), situata nel Miami Design District, riapre con una nuova mostra intitolata Secret Affinities/Aesthetics of Two Worlds. È un fatto ampiamente noto come a partire dalla fine del XIX secolo, e per tutto il XX fino al XXI, l’arte europea e americana abbia attinto ampiamente all’estetica scoperta nelle comunità non occidentali. E le opere poste in mostra sono proprio lì a testimoniare quella costante e profonda affinità tra le manifestazioni – astratte o meno – dell’arte moderna e contemporanea confrontate con le produzioni non occidentali, per dare un nome alle arti per le quali non si trova ancora un termine soddisfacente con cui nominarle.

Secret Affinities/Aesthetics of Two Worlds

22 novembre 2024 – 21 settembre 2025
Juan Carlos Maldonado Collection (JCMC), Miami Design District

https://www.jcmc.art/

EL ESPACIO 23

Mirror of the Mind: Figuration in the Jorge M. Pérez Collection

El Espacio 23, fondato dal filantropo e collezionista d’arte Jorge M. Pérez nel quartiere Allapattah di Miami, svela Mirror of the Mind: Figuration in the Jorge M. Pérez Collection, la sua quinta grande mostra. In mostra dal 7 novembre 2024 al 16 agosto 2025, questa vasta esposizione, co-curata da Patricia M. Hanna e Anelys Alvarez, presenta 150 opere di oltre 120 artisti, esplorando la figurazione e la ritrattistica come strumenti per navigare nelle complessità della condizione umana. Ispirato dalle recenti aggiunte alla Pérez Collection – tra cui opere di Shirin Neshat, Julio Galan e Anselm Kiefer –  Mirror of the Mind presenta un’immersione multiforme nella percezione, nel trauma, nell’introspezione, nell’appartenenza e nell’impatto del corpo sull’identità. Riflettendo sul traguardo dei cinque anni di EE23, Pérez descrive la mostra come uno spazio in cui la comunità può sperimentare l’impatto trasformativo dell’arte e impegnarsi in dialoghi su esperienze umane condivise.

Mirror of the Mind: Figuration in the Jorge M. Pérez Collection

7 novembre 2024 al 16 agosto

El Espacio 23, Miami

https://elespacio23.org/

ICA – THE INSTITUTE OF CONTEMPORARY ART

Lucy Bull: The Garden of Forking Paths’ ‘Ding Shilun: Janus

L’ICA Miami presenta la prima mostra museale statunitense della pittrice di Los Angeles Lucy Bull (nata nel 1990 a New York) Lucy Bull: The Garden of Forking Paths. Come una voce singolare nella pittura astratta contemporanea, la pratica dinamica di Bull esplora le preoccupazioni formali ed esperienziali del medium.  Attraverso un’applicazione dinamica della pittura, Bull coreografa infatti gesti energici in campi eruttivi di attività pittorica. Nelle sue opere, colori esuberanti e forme elusive, riferimento e atmosfera, densità e trasparenza sono in costante tensione. Le opere di Bull si trovano ai margini del linguaggio; in esse il macroscopico e il microscopico tendono a scambiarsi di posto, poiché i paesaggi spesso si trasformano in raffigurazioni di spazi psichici interni. I mondi si congelano momentaneamente nei suoi dipinti, solo per arrendersi, di nuovo, a una dinamica di trasformazione costante.

Lucy Bull: The Garden of Forking Paths’ ‘Ding Shilun: Janus
3 dicembre 2024 – 30 marzo 2025

The Institute of Contemporary Art, Miami

https://icamiami.org/

Marguerite Humeau: \*sk\*/ey-

ICA Miami presenta “\*sk\*/ey-, una grande mostra personale dell’artista Marguerite Humeau (nata nel 1986 in Francia e ora residente a Londra) che comprende sculture e video di nuova commissione. L’installazione immersiva segna la prima presentazione istituzionale su larga scala di Humeau negli Stati Uniti e vede l’artista sperimentare la forma attraverso le narrazioni astratte di mondi alternativi. Informate dalla minaccia del cambiamento climatico, queste nuove sculture impollinano, sbocciano e si armano, proponendo un modo di vivere potenzialmente inevitabile, un’esistenza post-umana in cui gli esseri nomadi vivono nell’aria e sono in perpetuo movimento. La mostra trae il suo titolo dall’antiquato termine proto-indoeuropeo per sfaldamento o scissione, “sk-ey”, alludendo a una misteriosa mutazione della Terra. Humeau crea un mondo in preda alla metamorfosi, in cui il suolo si stacca dalla Terra e si trasforma in esseri nomadi volanti.

Marguerite Humeau: \*sk\*/ey-

3 dicembre 2024 – 30 marzo 2025

The Institute of Contemporary Art, Miami

https://icamiami.org/

Keiichi Tanaami: Dream Collage

L’Institute of Contemporary Art di Miami presenta Keiichi Tanaami: Memory Collage, la prima mostra personale dell’artista in un museo statunitense. Keiichi Tanaami (Tokyo, 1936-2024) è stato una figura pionieristica nella Pop art giapponese e globale per sette decenni, creando opere magnificamente immersive attraverso i media; ha inoltre anticipato l’incrocio tra cultura popolare e belle arti e, attraverso i suoi legami con il design, ha adottato un approccio radicale e critico al modo in cui le immagini del desiderio e della violenza trasformano la società. Le opere incluse in questa mostra, prodotte tra il 1965 e il 2024, tracciano l’uso del collage da parte dell’artista per esprimere il complesso panorama mediatico del nostro tempo. Le opere allucinatorie di Tanaami traboccano di aeroplani americani, riflettori, mostri reali e immaginari e masse in fuga. Immagini sessuali permeano le sue opere per decenni, così come i colori sintetici; Tanaami registra la cultura popolare che commercializza il desiderio per sopprimere la devastazione della guerra.

Keiichi Tanaami: Dream Collage

21 novembre 2024 – 30 marzo 2025

The Institute of Contemporary Art, Miami23

https://icamiami.org/

Crossroads: Rubem Valentim’s 1960

L’ICA Miami presenta la prima mostra museale statunitense del defunto pittore afro-brasiliano Rubem Valentim (Salvador, 1922 – San Paolo, 1991). Come una voce singolare nella pittura modernista e nell’astrazione geometrica, Valentim ha esplorato le preoccupazioni formali del medium e le risonanze sociali attraverso culture e pratiche spirituali. Questa mostra si concentra sulle opere prodotte da Valentim negli anni ’60 e sulla trasformazione del suo lavoro e del suo pensiero durante questo periodo.

Crossroads: Rubem Valentim’s 1960

21 novembre 2024 – 30 marzo 2025

The Institute of Contemporary Art, Miami

https://icamiami.org/

LOCUST PROJECTS

Alexandre Arrechea: Herramienta Desnuda (Bare Tool)

Locust Projects presenta Bare Tool (Herramienta desnuda), una nuova mostra dell’artista Alexandre Arrechea che esplora l’azione di una pietra che rimbalza sull’acqua come metafora della “scultura sociale” e il conseguente effetto a catena, che l’artista immagina in tre atti: The Tool, The Action e The Implications, che si sviluppano come un’esperienza multimediale immersiva su larga scala che invita a riflettere sul potere degli atti individuali. Sculture sospese al soffitto, elementi mobili a pavimento e proiezioni video trasformano un semplice gesto in un’esperienza coinvolgente e ampia, sottolineando come azioni apparentemente piccole possano portare a un cambiamento significativo.

Alexandre Arrechea: Herramienta Desnuda (Bare Tool)

23 novembre 2024 – 18 gennaio 2025
Locust Projects, Miami

https://www.locustprojects.org/

Alba Triana: Dialogue with the Primordial Sea

Locust Projects presenta una nuova installazione sonora cinetica immersiva commissionata ad Alba Triana, artista intermediale di Miami riconosciuta a livello internazionale che indaga l’intersezione tra arte, scienza e tecnologia per rivelare l’inscindibile relazione tra ciò che ci circonda e le forze impercettibili che governano il mondo naturale. Dialogue with the Primordial Sea presso Locust Projects è un’espansione della serie Delirious Fields dell’artista che esplora la complessa interazione tra il tangibile e l’intangibile, l’individuo e il collettivo, il caso e l’organizzazione e i processi di auto-organizzazione in natura. Coinvolgendo questi fenomeni su larga scala, l’installazione svela e immerge lo spettatore nelle dinamiche sottostanti invisibili che plasmano l’umanità. L’installazione site-specific presenta una serie di sfere magnetiche che levitano o oscillano alternativamente mentre interagiscono con campi magnetici invisibili. Ogni sistema è costituito da una sfera magnetica e due bobine. Quando una bobina emette un campo magnetico, la sfera levita vicino ad essa, manifestando la presenza intangibile del campo. Quando il campo si dissipa, la sfera oscilla liberamente, spinta dalla gravità. Nel complesso, l’installazione si comporta come un collettivo, un organismo composto da parti interconnesse che funzionano insieme tracciando linee effimere di movimento attraverso le pareti dello spazio.

Alba Triana: Dialogue with the Primordial Sea

23 novembre 2024 – 18 gennaio 2025

Locust Projects, Miami

https://www.locustprojects.org/

MARGULIES COLLECTION AT THE WAREHOUSE

Historic Works from the Margulies Collection 1930s-1970s

13 novembre 2024 – 26 aprile 2025

Margulies Collection at the Warehouse,  Miami

Conceptual Works 1980s-2010s

13 novembre 2024 – 26 aprile 2025

Margulies Collection at the Warehouse, Miami

Beyond the Single Image. Spanish Photography from the Foto Colectania Collection, Barcelona

La mostra Beyond the Single Image. Spanish Photography from the Foto Colectania Collection, Barcellona riunisce un’ampia e rappresentativa collezione degli Stati Uniti. La mostra presenta 150 opere di 36 artisti della Collezione Foto Colectania, che attualmente comprende più di 3.000 fotografie di autori catalani, spagnoli e portoghesi, rendendola senza dubbio una delle collezioni fotografiche private più complete della Penisola Iberica. Queste immagini testimoniano un duplice processo di modernizzazione iniziato negli anni ’50, che riflette i cambiamenti sia nel mezzo fotografico che nelle società dell’Europa meridionale. Curata da Carles Guerra, la mostra è strutturata tematicamente in 20 sequenze raggruppate in 10 sezioni, creando una dialettica tra una singola immagine e uno sviluppo alternativo di eventi attraverso sequenze fotografiche. L’esposizione delle opere in mostra, che rimanda a un atlante fotografico, rivela un’insolita capacità di trasformare la collezione di Foto Colectania in un apparato che produce nuove narrazioni e interpretazioni da connessioni, giustapposizioni e sequenze improbabili.

Beyond the Single Image. Spanish Photography from the Foto Colectania Collection, Barcelona

13 novembre 2024 – 26 aprile 2025
Margulies Collection at the Warehouse, Miami

https://www.margulieswarehouse.com/

Portraits from Here to There: Alec Soth and Jason Schmidt’

13 novembre 2024 – 26 aprile 2025

Margulies Collection at the Warehouse, Miami 

Featured Installation: Do Ho Suh

La scultura di Do Ho Suh 348 West 22nd St. (2003) è una riproduzione a grandezza naturale e percorribile di un corridoio del suo primo appartamento a New York City. Si è trasferito in questo appartamento verso la fine dei suoi vent’anni, immigrando dalla Corea del Sud per proseguire la sua carriera artistica e la sua formazione. Suh ha soprannominato queste sculture Suitcase Homes in quanto il materiale rosa, leggero, in nylon rende l’opera facilmente trasportabile e installabile, rispecchiando la sua storia di vita migratoria. Questo materiale incarna l’influenza che la sua eredità coreana ha sul suo lavoro, poiché è stato cucito a mano con l’aiuto delle sarte tradizionali coreane che hanno realizzato molti dei kimono di sua madre. Suo padre, il famoso pittore coreano a inchiostro Suh Se Ok, ha costruito la sua casa d’infanzia, generando l’opera d’arte di Do Ho Suh per toccare tematicamente la relazione tra i nostri corpi e gli spazi che abitiamo.

Featured Installation: Do Ho Suh

13 novembre 2024 – 26 aprile 2025

Margulies Collection at the Warehouse, Miami

https://www.margulieswarehouse.com/

Mimmo Paladino: Painting and Sculpture

13 novembre 2024 – 26 aprile 2025

Margulies Collection at the Warehouse, Miami

MARQUEZ ART PROJECTS

Katarina Caserman. Off to nearly everywhere
Marquez Art Projects è orgogliosa di presentare Off to Almost Everywhere, la prima personale negli Stati Uniti dell’artista Katarina Caserman, nata in Slovenia e residente a Londra. La mostra comprende una serie di opere appena commissionate che ampliano i recenti contributi dell’artista all’astrazione. Con una composizione onnipresente e carichi di tono e atteggiamento, i dipinti di Caserman sono campi di connettività inondati di colori sublimi e velocità rapida. Fumo, ragnatele, tettonica, architettura e, soprattutto, primi piani di materialità di base vengono tutti in mente: questi dipinti, che variano in scala, comprendono una serie di gesti la cui applicazione ritmica della pittura si traduce in immagini illusionistiche che muovono l’occhio dell’osservatore sia attraverso che all’interno della tela.

Katarina Caserman. Off to nearly everywhere
dal 2 dicembre
Marquez Art Projects, Miami

https://marquezartprojects.com/en/

MOCA, North Miami

Andrea Chung: Between Too Late and Too Early

La prossima mostra personale dell’artista Andrea Chung (Newark, 1978), che si terrà in autunno al MOCA, ha l’obiettivo di riunire le recenti riflessioni sulla liberazione dei neri e su un’utopia afro-futurista in una conversazione con opere più antiche. Lavorando con diversi mezzi, tra cui collage intimi che utilizzano immagini d’archivio e media misti, installazioni su larga scala e video multicanale, l’opera di Andrea Chung indaga il coloniale in relazione alla maternità, all’impatto del trauma e all’immaginazione.

Andrea Chung: Between Too Late and Too Early

6 novembre 2024 – 6 aprile 2025
MOCA, North Miami

https://www.mocanomi.org/ 

Smita Sen: Embodied

Smita Sen è una scultrice e artista performativa nota per il suo lavoro con la scultura, le performance di danza e l’uso di tecnologie avanzate per creare fotografie e videografie per ricercare come il corpo si muove a seconda dell’ambiente e delle sensazioni. La prossima mostra di Sen al MOCA esplorerà e presenterà l’uso che l’artista fa delle sue performance basate sulla danza e il modo in cui ha sviluppato sculture e disegni basati sui suoi movimenti nei suoi primi e più recenti lavori. L’uso di tecnologie avanzate e di modelli in 3D, come la serie Feelings, Fossilized, deriva da un periodo di infortunio in cui l’artista non era in grado di portare a termine performance su larga scala e ha utilizzato la tecnologia per creare sculture senza compromettere il proprio corpo. Il lavoro di Smita Sen, in definitiva, è un tentativo di comprendere la resilienza e la malleabilità del corpo, trovando continuamente sostegno nei suoi meccanismi di guarigione.

Smita Sen: Embodied

6 novembre 2024 – 6 aprile 2025

MOCA, North Miami

https://www.mocanomi.org/

NORTON MUSEUM OF ART

Dragons: Commanders of Rain

Questa installazione presenta due recenti doni di vesti di corte cinesi e una stampa giapponese basata su un dipinto di un drago del maestro cinese Yan Hui. Ogni opera raffigura draghi, i sovrani celesti, a cui viene chiesto di portare la pioggia nelle cerimonie rituali. Le ossa oracolari utilizzate per la divinazione per oltre tre secoli sono la prima prova cinese delle suppliche dei sovrani per una pioggia vivificante. La presenza di draghi sulle vesti si riferisce all’imperatore che detiene il Mandato del Cielo per governare dal Trono del Drago.

Dragons: Commanders of Rain
24 agosto 2024 – 19 gennaio 2025

Norton Museum of Art,  West Palm Beach

https://www.norton.org/

Strike Fast, Dance Lightly: Artists on Boxing

Strike Fast, Dance Lightly: Artists on Boxing presenta uno sguardo critico allo sport della boxe attraverso una varietà di media artistici. Con oltre 100 opere d’arte che vanno dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri, questa presentazione dinamica è la più grande indagine completa di opere d’arte che raffigurano lo sport globale e il suo impatto culturale.  Strike Fast, Dance Lightly manifesta  i collegamenti tra boxe e artisti, sottolineando la ricca storia di uno sport secolare e la sua influenza sui movimenti artistici. La mostra espone opere d’arte che fanno riferimento diretto allo sport e alle sue leggende, presentando, al contempo, opere d’arte che esplorano momenti sfumati e intimi che circondano il combattimento. Il titolo è tratto da una poesia di Gabriele Tinti, un’orazione ritmata dalla prospettiva immaginata dell’antica scultura greca,  Seated Boxer, mentre il combattente di bronzo si muove attraverso la cronaca di un incontro di pugilato. Strike Fast Dance Lightly svela dunque le ricche intersezioni tra arte e pugilato, collocando l’opera in esplorazioni di spettacolo, corpo, psicologia, narrazione e politica. L’estetica del pugilato rappresenta gesti di potere, attivismo, esperienza emotiva e il desiderio umano di continuare a lottare per la giustizia.

Strike Fast, Dance Lightly: Artists on Boxing

26 ottobre 2024 – 9 marzo 2025

Norton Museum of Art, West Palm Beach

https://www.norton.org/

Sorolla and the Sea

Il pittore Joaquín Sorolla y Bastida è cresciuto sulla costa valenciana della Spagna studiando la luce, il paesaggio e la vita moderna del Mediterraneo. Il popolo spagnolo venerava Sorolla come l’ultimo grande pittore tradizionale della nazione, e l’impressionista francese Claude Monet salutava l’artista come un maestro della luce. Combinando precisione con colori puri e pennellata libera, il lavoro di Sorolla bilancia in modo impressionante la tradizione spagnola del realismo con le tendenze moderniste del 20° secolo. Sorolla and the Sea presenta circa 40 opere, in prestito dall’Hispanic Society Museum & Library per la prima volta in oltre 100 anni. Questa mostra esplora il legame permanente di Sorolla con il mare ed è organizzata in cinque sezioni che esaminano ciascuna un aspetto diverso di questo argomento: dalla vita e il lavoro dell’artista ai suoi dipinti all’aria aperta e scene sulla spiaggia, così come il popolo spagnolo dai pescatori alle tradizioni regionali catturate nella famosa serie dell’artista, Visioni di Spagna. Collettivamente, queste opere creano un portale attraverso l’Oceano Atlantico fino al litorale mediterraneo della Spagna dell’inizio del XX secolo.

Sorolla and the Sea

23 novembre 2024 – 13 aprile 2025

Norton Museum of Art, West Palm Beach

https://www.norton.org/

NSU ART MUSEUM FORT LAUDERDALE

Jacqueline de Jong: Vicious Circles

Vicious Circles è la prima mostra negli Stati Uniti dedicata all’artista Jacqueline de Jong (Hengelo, 1939 – Amsterdam 2024 2024). La mostra prende in esame il tema perpetuo della guerra e della protesta nell’opera dell’artista; che si tratti di dipinti dedicati allo spirito ribelle del rock ‘n’ roll o di inquietanti rappresentazioni della guerra in corso in Ucraina, De Jong è rimasta concentrata sul presente, reagendo all’adesso. Vicious Circles si interroga dunque sul rapporto tra presente e storia e sul modo in cui decenni di impegno di De Jong negli eventi attuali costringono gli spettatori a confrontarsi con la dura realtà dell’infinita ripetizione di traumi violenti da parte dell’umanità e con la natura critica dell’arte come forma di resistenza. La mostra affronta anche l’eredità di De Jong come figura chiave nella storia dell’editoria della controcultura, evidenziando il suo ruolo di redattrice, editrice e designer della rivista per eccellenza guidata da artisti, The Situationist Times (1962-67). Questo periodico multilingue in sei volumi è stato creato da un gruppo di artisti che hanno cercato di sconvolgere le gerarchie culturali e le discipline accademiche, con un’enfatica dedizione alla creazione di situazioni di sovversione sociale. Fino agli ultimi momenti della sua recente scomparsa, De Jong è rimasta una leader femminile eccezionale all’interno di una rete dominata dagli uomini e il suo posto nella storia è distinto dai suoi contributi critici all’avanguardia per tutta la sua vita.

Jacqueline de Jong: Vicious Circles

17 novembre 2024 – 4 maggio 2025

NSU Art Museum Fort Lauderdale, Fort Lauderdale

https://nsuartmuseum.org/

Joel Meyerowitz: Temporal Aspects

Nel 1962, Joel Meyerowitz (Bronx, 1938) prese una decisione immediata: diventare fotografo. La sua determinazione incrollabile si adattava perfettamente al suo nuovo strumento, la macchina fotografica, definita dalla sua capacità di catturare tempo e spazio in un millesimo di secondo e di mantenerli in una cornice immutabile. Questa mostra celebra l’impegno dell’NSU Art Museum Fort Lauderdale nei confronti della fotografia con la recente acquisizione di oltre 1.800 opere dall’archivio di Joel Meyerowitz, un artista noto soprattutto per il suo precoce approccio alla fotografia a colori all’inizio del 1962, che ha preceduto e facilitato un’accettazione critica del mezzo. L’abilità di Meyerowitz è evidente sia nelle descrizioni complete e viscerali delle sue fotografie a colori, sia nelle sottigliezze grafiche e umane delle sue stampe in bianco e nero. Ancora più importante, l’importanza di Meyerowitz come creatore di immagini è definita dalla sua capacità di selezionare la frazione di secondo migliore in cui modelli mutevoli, espressioni facciali e vibrazioni della luce si uniscono per formare un’immagine completa.

Joel Meyerowitz: Temporal Aspects

4 ottobre 2024 – 16 marzo 2025

NSU Art Museum Fort Lauderdale, Fort Lauderdale

https://nsuartmuseum.org/

Rose B. Simpson and vanessa german: IT INCLUDES EVERYONE, EVERYWHERE, ALWAYS

Questa mostra presenta una conversazione visiva tra due importanti artisti emergenti che si sono profondamente influenzati a vicenda: Rose B. Simpson (Kha’p’oe Ówîngeh, 1983)  è un’artista – nativa discendente da una lunga discendenza matrilineare di artisti della tribù Tewa – il cui lavoro integra le tradizioni ancestrali della ceramica Pueblo con la lavorazione dei metalli, il design automobilistico, la performance, l’installazione, la musica e la scrittura creativa e Vanessa German (Milwaukee, 1976), artista e attivista LGBTQIA+ che lavora tra scultura, rituali comunitari e installazioni immersive; entrambe le artiste affrontano il razzismo strutturale, l’eteropatriarcato e le persistenti ripercussioni dell’estrazione delle risorse in un mondo postcoloniale. Attraverso la prospettiva personale di questi due individui provenienti da comunità storicamente emarginate, il Museo cerca di aumentare la consapevolezza pubblica della cultura indigena e nera, che a sua volta può portare a una maggiore empatia e a un cambiamento sistemico.

Rose B. Simpson and vanessa german: IT INCLUDES EVERYONE, EVERYWHERE, ALWAYS

17 novembre 2024 – 13 aprile 2025

NSU Art Museum Fort Lauderdale, Fort Lauderdale

https://nsuartmuseum.org/

Cici McMonigle: Creatures for the Divine

L’NSU Art Museum presenta la prima mostra personale in un museo dell’artista di Miami Cici McMonigle (nata nel 2001 a Tianjin, Cina). La mostra presenta i suoi esuberanti e colorati dipinti di bestie favolose e creature mostruose derivati ​​da favole e racconti occidentali cinesi e americani, e una nuova serie di ritagli di legno dipinti ispirati ai tradizionali giocattoli popolari cinesi, che simboleggiano pace e prosperità. Per McMonigle, infatti, queste creature sono emerse dalla sua esplorazione della sua esperienza multiculturale come artista di origini per metà cinesi e per metà americane. Sebbene la Florida del Sud sia nota per la sua diversità, McMonigle si distingue per essere in parte cinese, poiché gli asiatici rappresentano meno del due percento della popolazione di Miami. Sostiene che attraverso i suoi dipinti riesce a creare personaggi con dieci zampe, mille corna e denti giganti, che risultano comunque familiari e riconoscibili a un vasto pubblico. Questi dipinti non solo celebrano la coesistenza del suo background eterogeneo, ma invitano anche gli spettatori a intraprendere il loro viaggio di narrazione.

Cici McMonigle: Creatures for the Divine

17 novembre 2024 – 9 marzo 2025
NSU Art Museum Fort Lauderdale, Fort Lauderdale

https://nsuartmuseum.org/

Peter Halley: The Mirror Stage

L’NSU Art Museum Fort Lauderdale presenterà Peter Halley: The Mirror Stage, un’installazione immersiva e specifica del sito del pittore newyorkese Peter Halley (New York, 1953) a partire dall’8 settembre 2024 fino al 12 gennaio 2025. Questa spettacolare mostra è stata commissionata appositamente per le ampie gallerie del secondo piano del museo. Mirror Stage spinge gli spettatori in un universo specchiato composto da due spazi quasi identici, a cui si accede attraverso porte separate alle estremità opposte di una grande galleria rettangolare. Un solido muro divisorio inserito al centro della galleria impedisce agli spettatori di passare da entrambi i lati, costringendoli a muoversi avanti e indietro attraverso i due ingressi per sperimentare l’installazione nella sua interezza. Halley ha ulteriormente amplificato l’effetto specchio dei due spazi laminando le pareti con vinile altamente riflettente. Tele monumentali color neon e griglie di pannelli testurizzati dai colori vivaci aggiungono un’esperienza vivida e misteriosa allo spettatore mentre naviga nello spazio reale, pittorico e virtuale.

Peter Halley: The Mirror Stage

8 settembre 2024 – 12 gennaio 2025

NSU Art Museum Fort Lauderdale, Fort Lauderdale

https://nsuartmuseum.org/

Louis M. Glackens: Pure Imagination

Finora, la vita e l’opera dell’artista Louis M. Glackens (Philadelphia, 1866 – Jersey City, 1933) sono state relegate in disparte all’interno della narrazione del fratello minore, l’artista della Ashcan School William J. Glackens. Mentre entrambi i fratelli “disegnavano nella culla” – una compulsione che li ha accompagnati per tutta la vita – sembra che Louis Glackens abbia avuto la sfortuna di essere “nato troppo presto”. Louis Glackens è stata una figura pionieristica che è diventata uno dei primi illustratori di cartoni animati dal 1915 al 1920, creando personaggi per case di produzione come Baré, Pathe e Sullivan Studios. Le sue fantastiche raffigurazioni di sirene, bestie antropomorfe e adulti con la faccia da torta hanno tracciato la strada per quello che sarebbe diventato il meraviglioso mondo di Walt Disney. Purtroppo, Louis Glackens era fuori passo con la moda del suo tempo e ha portato con sé la maledizione dell’avanguardia. Come tale, il suo vasto contributo alla storia dei cartoni animati è rimasto in gran parte inesplorato. Questa mostra coglie l’opportunità di rivalutare i contributi culturali di Louis Glackens attraverso il dono del senno di poi e la ricchezza di illustrazioni generosamente donate al Museo dalla Sansom Foundation, Inc.

Louis M. Glackens: Pure Imagination
14 aprile 2024 – 30 marzo 2025

NSU Art Museum Fort Lauderdale, Fort Lauderdale

https://nsuartmuseum.org/

House of Glackens

House of Glackens  invita gli spettatori nella sfera domestica e creativa della famiglia di William J. Glackens, una famiglia molto unita composta dal patriarca William (1870-1938), dalla madre Edith Dimock (1876-1955), dal figlio Ira (1907-1990) e dalla figlia Lenna (1913-1943). Questa mostra si concentra principalmente sui teneri ritratti di William Glackens della sua famiglia nella loro casa privata. La moglie e i figli di Glackens erano tra i soggetti preferiti dell’artista, tanto da farli apparire in opere chiave come  Artist’s Daughter in Chinese Costume  (1918) e  Breakfast Porch  (1925). Queste raffigurazioni intime trovano spazio anche nell’interpretazione di Glackens del tema senza tempo della devozione filiale. Mentre questi dipinti di madre e figlio sono ritratti inequivocabilmente personali, il loro soggetto universale offre agli spettatori un senso di empatia verso questi soggetti sconosciuti. Scegliendo di far sì che la sua famiglia fosse l’attore delle sue scene, Glackens indica un’apertura a rendere pubblica la sua vita privata e a consentire alla sua famiglia di essere parte della grande narrazione della sua carriera.

House of Glackens

14 maggio 2023 – 30 marzo 2025

NSU Art Museum Fort Lauderdale, Fort Lauderdale

https://nsuartmuseum.org/

PATRICIA AND PHILLIP FROST ART MUSEUM

Fighters for Freedom: William H. Johnson Picturing Justice

William H. Johnson (1901–1970) dipinse la sua ultima serie di opere, la Fighters for Freedom, a metà degli anni ’40 come tributo agli attivisti, scienziati, insegnanti e artisti afroamericani, nonché ai leader internazionali che lavoravano per portare la pace nel mondo. Questa mostra storica riunisce, per la prima volta dal 1946, 34 dipinti presenti nella serie. L’esposizione illumina la straordinaria vita e i contributi di Johnson, un artista associato all’Harlem Renaissance ma la cui pratica si estendeva su diversi continenti, così come i contributi di personaggi storici da lui raffigurati. Alcuni dei suoi Fighters (Marian Anderson, George Washington Carver, Mohandas Gandhi e Harriet Tubman) sono personaggi noti; altri (Nannie Helen Burroughs e William Grant Still, tra loro) sono individui meno noti i cui successi sono stati eclissati nel tempo. Johnson celebra i loro successi pur riconoscendo le realtà del razzismo, dell’oppressione e talvolta della violenza che hanno affrontato e superato.

Fighters for Freedom: William H. Johnson Picturing Justice

12 ottobre 2024 – 5 gennaio 2025

Patricia and Phillip Frost Art Museum, Miami

https://frost.fiu.edu/

Of what surrounds me: Amanda Bradley, Cristina Lei Rodriguez, and Mette Tommerup

Of what surround me presenta tre artisti – Amanda Bradley, Cristina Lei Rodriguez e Mette Tommerup – il ​​cui processo creativo è profondamente influenzato dalla natura, che funge sia da elemento significativo nel loro lavoro sia da canale per esplorare sé stessi e gli altri. Prendendo il titolo dalla poesia omonima di Mary Oliver (1935–2019), questa mostra posiziona ogni artista come istigatore di una contemplazione ravvicinata. Guardando all’ambiente circostante, Amanda Bradley, Cristina Lei Rodriguez e Mette Tommerup pensano al mondo naturale sia come stato immersivo sia come veicolo per creare significato.

Of what surrounds me: Amanda Bradley, Cristina Lei Rodriguez, and Mette Tommerup

8 giugno 2024 – 12 gennaio 2025

Patricia and Phillip Frost Art Museum, Miami

https://frost.fiu.edu/

PÉREZ ART MUSEUM MIAMI

José Parlá: Homecoming

Il Pérez Art Museum Miami (PAMM) è lieto di annunciare una prossima mostra  dell’artista multidisciplinare José Parlá .Celebrando lo spirito di resilienza e il ritorno alle proprie radici, Homecoming testimonia la profonda connessione tra storia personale, arte ed espressione creativa. La mostra sarà infatti pensata, divisa in due parti, con un cambiamento radicale rispetto all’uso tradizionale dello spazio in museo; nella prima parte, i visitatori avranno l’opportunità unica di osservare in tempo reale la tecnica di danza di Parlá mentre dipinge un murale site-specific; la seconda parte vedrà la galleria del museo trasformata e convertita nello studio di Parlá, in una stanza, cioè, piena di tavoli ricoperti di vernice, una vivace collezione di dischi in vinile di ispirazione cubana e decenni di cimeli d’archivio di Parla. Oltre al murale completato e alla ricostruzione in studio, la mostra presenterà anche una serie di opere completamente nuove che l’artista ha creato al suo ritorno alla pittura. Il risultato è un’esposizione incentrata sul processo che mette in risalto un pittore espressionista che si impegna consapevolmente per questioni relative all’identità cubana (e più in generale diasporica).

José Parlá: Homecoming

14 novembre 2024 – 6 luglio 2025

Pérez Art Museum Miami

https://www.pamm.org/en/

Jason Seife: Coming to Fruition

Seife, come molti abitanti di Miami, è figlio di immigrati, nel suo caso di discendenza cubana e siriana. La sua pratica artistica si concentra sulla sua eredità mediorientale, facendo riferimento ai tappeti persiani e agli intricati dettagli che si trovano nelle moschee e nell’arte islamica tradizionale. Progetta digitalmente le sue composizioni ispirate ai tappeti, rispecchiando la pratica dei tessitori di associare motivi o colori a luoghi e comunità specifiche. Successivamente, Seife dipinge a mano questi intricati motivi su una lastra di cemento o una tela. Per Coming to Fruition, Seife presenta il suo elaborato processo in medias res, in mezzo all’azione. L’effetto creato da questa mostra site-specific è quindi uno in cui il confine tra processo artistico e prodotto finito è sfumato. La dinamica processo-come-prodotto è evidente in due trittici che rivelano la progressione dei suoi dipinti, dalle fasi iniziali e dalla pittura minima sul cemento al prodotto finito dipinto in modo intricato.

Jason Seife: Coming to Fruition

18 maggio 2023 – 12 gennaio 2025

Pérez Art Museum Miami

https://www.pamm.org/en/

Calida Rawles: Away with the Tides

Calida Rawles immagina l’acqua come uno spazio per la guarigione dei neri e reimmagina la comunità afroamericana al di là delle storie che già conosciamo come parte della storia collettiva degli Stati Uniti. Unendo iperrealismo, astrazione poetica e simbolismi culturali e storici dell’acqua, Rawles crea ritratti unici di corpi neri immersi e interagenti con specchi d’acqua luminosi e misteriosi. L’acqua, di per sé una sorta di personaggio all’interno dei dipinti, funziona come un elemento che simboleggia sia la guarigione fisica che spirituale, così come il trauma storico e l’esclusione razziale. Per la sua prima presentazione personale in un museo, Rawles crea un ponte tra il suo stile distintivo e una storia all’interno della storia di Miami che è spesso ignorata e oscurata.

Calida Rawles: Away with the Tides

27 giugno 2024 – 2 febbraio 2025

Pérez Art Museum Miami

https://www.pamm.org/en/

Every Sound Is a Shape ofTime: Selections from PAMM’s Collection

Nel corso della storia, l’arte ha rappresentato un faro per l’umanità in tempi tumultuosi. In questo momento di dinamico cambiamento globale e rottura, l’arte continua a guidarci attraverso l’incertezza. Questa mostra, che incarna la missione e la visione del Pérez Art Museum Miami (PAMM), invita a riflettere sull’esistenza umana condivisa e sulla capacità intrinseca di plasmare la realtà. Prendendo il titolo da un’opera dell’artista cubana Glenda León, Every Sound Is a Shape of Time esplora l’umanesimo e la bellezza attingendo ai punti di forza della collezione in una pluralità di voci.

Every Sound Is a Shape ofTime: Selections from PAMM’s Collection

8 agosto 2024 – 16 marzo 2025

Pérez Art Museum Miami

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Xican-a.o.x. Body

Xican- aox. Body è la prima grande mostra a presentare opere di artisti che mettono in primo piano il corpo come luogo di agenzia politica e immaginazione, indagine artistica, decolonizzazione e forme alternative di comunità. Il titolo della mostra si basa sul termine Chicano, tradizionalmente definito come identità etnica per i messicani americani che abbracciano la loro discendenza indigena. La mostra emerge all’intersezione di pratiche artistiche sperimentali risalenti agli anni chiave del movimento Chicano negli anni ’60 e ’70 e abbraccia il lavoro di artisti che si identificano in innumerevoli modi, tra cui messicano americano, Chicana/o, Xicanx, indigeno, latino, nero, marrone e queer.

Xican-a.o.x. Body

13 giugno 2024 – 30 marzo 2025

Pérez Art Museum Miami

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The Days That Build Us: Selections from PAMM’s Collection

The Days That Build Us presenta una selezione di opere video dalla collezione del PAMM, ciascuna delle quali offre una prospettiva unica sui momenti che plasmano le nostre identità e definiscono i nostri percorsi. Attraverso la lente di artisti come Tania Candiani, Dara Friedman, Deborah Jack, Rivane Neuenschwander in collaborazione con Cao Guimarães e Miguel Ángel Rojas, la mostra esplora le complessità dell’esperienza umana che ci costruisce. L’esplorazione della società colombiana di Rojas sfida gli spettatori a confrontarsi con verità scomode, mentre la pratica multidisciplinare di Candiani stimola una riflessione critica su ideologie, resilienza e lavoro. Insieme, queste opere invitano gli spettatori a riconsiderare la loro comprensione di concetti familiari e a riflettere sui momenti quotidiani che danno forma alle loro vite.

The Days That Build Us: Selections from PAMM’s Collection

31 maggio 2024 – 2 giugno 2025

Pérez Art Museum Miami

https://www.pamm.org/en/

Antonia Wright: State of Labor

Attraverso una pratica multidisciplinare che coinvolge video, performance, fotografia, scultura, suono e luce, Antonia Wright (Miami, 1979) risponde agli estremi di emozione, controllo e violenza in relazione ai sistemi di potere nella società. State of Labor è una composizione di arte sonora generativa, una forma di musica o suono che si crea da un set iniziale di elementi musicali definiti dal compositore e/o da un sistema, che utilizza la sonificazione dei dati per protestare contro le leggi in continua evoluzione sull’accesso ad aborti sicuri e legali.

Antonia Wright: State of Labor

5 settembre 2024 – 9 febbraio 2025

Pérez Art Museum Miami

https://www.pamm.org/en/

Cecilia Vicuña: Quipu Gut

Cecilia Vicuña è una poetessa e artista cresciuta nella comune cilena di La Florida, nella valle del Maipo. Nata da una famiglia di artisti e intellettuali, Vicuña è cresciuta sentendo parlare della persecuzione e dell’incarcerazione di individui che lottavano per la giustizia sociale sulla scia di programmi governativi sempre più conservatori. L’interesse di Vicuña per il quipu (“nodo” in quechua) si accese nell’artista in seguito ad un percorso di riscoperta creativa incentrato sull’arte e la cultura indigena. Un quipu è un’antica tecnologia di comunicazione andina che utilizza fili annodati per registrare informazioni, una pratica che fu vietata dagli spagnoli durante la colonizzazione del Sud America. Conoscenza, saggezza e memoria sono incastonate nella sua concezione creativa e poetica del quipu , ispirando successive iterazioni e manifestazioni di questo antico dispositivo di comunicazione. Quipu Gut fa parte di una famiglia più ampia di strutture quipu rosse che l’artista ha creato da Quipu Menstrual nel 2006; il colore è pensato per associare le opere al “sangue dei ghiacciai” distrutti dall’attività mineraria.

Cecilia Vicuña: Quipu Gut
29 agosto 2024 – 10 agosto 2025
Pérez Art Museum Miami

https://www.pamm.org/en/

Beyond Representation: Performance Art Practices from the Caribbean and its Diasporas

Questo progetto espositivo e di ricerca a lungo termine indaga un’ampia gamma di performance e pratiche performative di artisti caraibici o di discendenza caraibica che lavorano nella regione o nelle sue diaspore. Presenta un gruppo intergenerazionale di artisti – dai pionieri del campo agli artisti emergenti – che utilizzano il corpo o si affidano all’esperienza corporea e all’azione dal vivo per impegnarsi criticamente con la realtà sociale, politica e culturale nei rispettivi contesti. Concentrandosi sul processo ed esaminando la relazione con lo spazio, la materia o altri media, oltre a fare spesso affidamento sull’interazione e sulla partecipazione del pubblico, gli artisti performativi evidenziati in questo progetto creano lavori che ridefiniscono le pratiche tradizionali di creazione artistica, proponendo spesso narrazioni rinnovate di guarigione e libertà. Affrontato da una prospettiva transnazionale, questo progetto in corso cerca di consentire un nuovo pensiero sui punti in comune e sulle differenze critiche tra pratiche artistiche performative eterogenee e geograficamente disperse.

Beyond Representation: Performance Art Practices from the Caribbean and its Diasporas

7 dicembre 2023 – 31 dicembre 2026

Pérez Art Museum Miami

https://www.pamm.org/en/

RUBELL MUSEUM MIAMI

Vanessa Raw

Il Rubell Museum presenta una mostra personale dell’artista britannica Vanessa Raw, vincitrice nel 2024 del rinomato programma Artist-in-Residence del museo. Nata nel 1984 a Hexham, in Inghilterra, Raw vive e lavora a Margate, in Inghilterra, e la sua presentazione al Rubell Museum Miami segna la sua prima mostra negli Stati Uniti, nonché la sua prima mostra istituzionale. In queste opere di grandi dimensioni appena commissionate, la pennellata stratificata distintiva di Raw e l’uso espressivo del colore raffigurano un mondo onirico, tutto al femminile, un paradiso terrestre in cui il mondo naturale è benevolo e senziente e in cui il desiderio femminile è centrale. Ex triatleta, la padronanza praticata di Raw del proprio corpo si trasferisce al suo lavoro su tela. Le sue figure sono tranquille e a loro agio, ma hanno capacità di azione. Si divertono in compagnia l’una dell’altra e nel paesaggio che è lussureggiante, morbido e ricco di colori. In un paesaggio che è un paradiso ritrovato.

Vanessa Raw
2 dicembre 2024 – Autunno 2025
Rubell Museum

https://rubellmuseum.org/

Recent Acquisitions

Estendendo la passione multigenerazionale dei Rubell per la scoperta e il supporto di molti degli artisti più interessanti di oggi, una presentazione di recenti acquisizioni abbraccia le gallerie centrali del museo. Con mostre personali di sette artisti, per la maggior parte dei quali questa segnerà la loro prima mostra in un museo degli Stati Uniti, Recent Acquisitions dimostra l’impegno continuo dei Rubell nell’identificare, coinvolgere e sostenere artisti emergenti. Gli artisti in primo piano includono Patrick Goddard, Omari Douglin, Michelle Uckotter, February James , Murjoni Merriweather, Emmanuel Louisnord Desir, Olaolu Slawn.

Recent Acquisitions
2 dicembre 2024 – Autunno 2025
Rubell Museum

https://rubellmuseum.org/

Collection Highlights

Il Rubell Museum invita il pubblico a sperimentare una nuova installazione della sua Collection Highlights, che presenta opere significative che spaziano tra pittura, scultura, opere su carta e installazione tratte dalla vasta collezione della famiglia Rubell, composta da oltre 7.700 opere. Questa nuova iterazione mette in luce artisti dell’East Village attivi nei primi anni ’80, installazioni e sculture su larga scala e presenta diverse presentazioni mirate e approfondite di singoli artisti.

Collection Highlights

2 dicembre 2024 – Autunno 2025
Rubell Museum

https://rubellmuseum.org/

Grazie a Nicoletta Biglietti per le ricerche sulle fiere e sulle mostre

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