Chagall, Boccioni, Campigli, Boetti e non solo. Farsettiarte chiude con 5,5 milioni di fatturato complessivo le due sessioni di vendita dedicate all’arte moderna e contemporanea dello scorso 29 e 30 novembre 2024.
I risultati molto positivi dell’asta autunnale di arte moderna e contemporanea – osserva Sonia Farsetti – testimoniano come Farsettiarte costituisca il più importante punto di riferimento per i maestri del Novecento figurativo, che hanno raggiunto tutti cifre significative. L’importante aggiudicazione del dipinto di Marc Chagall è per noi motivo di particolare soddisfazione perché dimostra che il nostro lavoro su questi maestri, iniziato più di settant’anni fa e consolidatosi nel tempo, può competere con realtà internazionali”.
A guidare le aggiudicazioni è stato proprio Marc Chagall. Il suo olio su isorel L’écuyère à Saint-Paul (1975 ca.) che si libera in volo in un cielo blu intenso è passato di mano per ben 899.950 euro. Seguono due dipinti di Gino Severini (Cortona, 1883 – Parigi, 1966): I tulipani del 1916, olio su tela, cm 61×50, dalla ricca storia bibliografica, aggiudicato a € 442.050 e Natura morta con grappoli d’uva, pere e bicchiere del 1919, tempera su tela, cm 49,5×59, venduto a € 143.950. Entrambe le opere testimoniano una riflessione successiva ai furori futuristi, in un’ottica di ricerca che privilegia il soggetto della natura morta avvicinandosi alla sintassi del cubismo sintetico.
Al lotto 692 era proposto l’olio su tela Sera firmato dal maestro del Futurismo Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 – Verona, 1916) venduto per € 351.350. Riprendendo un’analoga opera del pittore tedesco Paul Hoecker, Boccioni qui sperimenta una pennellata lievemente mossa e vibrante della luce calda del tramonto, volta a rendere il sentimento di sottile malinconia espresso dalla figura femminile seduta sulla sinistra.
Quattro le opere di Massimo Campigli (Berlino, 1895 – Saint Tropez, 1971) proposte nel ricco catalogo di questa vendita autunnale di Farsettiarte. Si segnalano le aggiudicazioni di Il cappello verde, 1940 (olio su tela, cm 75×59,6) e La disputa, 1936-38 (olio su tela, cm 89,5×115) rispettivamente venduti per € 143.950 e € 174.700.
Giorgio Morandi è stato invece protagonista con l’olio su tela Fiori del 1942 (cm 29,5×26) che ha raggiunto i € 248.500. E ancora, spiccano Carlo Carrà con Angolo rustico (Paesaggio) (€ 107.050), Mario Sironi (Figura e paesaggio urbano, € 156.250) e Mario Tozzi (Il vaso bianco, 1932, € 63.250).
Per l’Asta di Arte Contemporanea si segnala l’importante opera di Giulio Turcato (Roma, 1912 – 1995) di soggetto analogo al grande Comizio oggi conservato a alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale. L’opera in catalogo con medesimo titolo datata 1948, è partita da una stima di 30-40 mila euro e ha raggiunto i 93.370 euro.
L’olio su tavola Toscana realizzato da Salvo (Leonforte 1947 – Torino 2015) nel 1997 è passato di mano per € 45.680. Ottimo anche il risultato per Arlecchino di Michelangelo Pistoletto: si tratta di una serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio del 1981 aggiudicata per € 94.625. E ancora, l’installazione a dimensione naturale di Mario Ceroli dal titolo Conversazione, è passata di mano per ben € 63.250. Tra le aggiudicazioni degne di nota si segnala anche Biancocarminio di Carla Accardi del 1995 (vinilico su tela grezza – cm 50×40, aggiudicato a € 53.210). Oltre 88 mila euro invece per il bronzo Ecorce di Igor Mitoraj, realizzato dall’artista nel 2001. Un’asta autunnale che ha regalato grandi soddisfazioni alla casa d’aste di Prato.
Casa d’aste Farsettiarte
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