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La terza Biennale di Helsinki, tutta per l’ambiente

Vallisaari island. Photo: HAM/Helsinki Biennial/Kirsi Halkola.
Vallisaari island. Photo: HAM/Helsinki Biennial/Kirsi Halkola.
Tra le Biennali del 2025 in giro per il mondo c’è anche quella nordica di Helsinki, giunta alla sua terza edizione. Il titolo “Shelter: Below and Beyond, Becoming and Belonging”, ospiterà 35 artisti internazionali ispirandosi alla relazione con l’ambiente

Prenderà ispirazione dall’ecosistema protetto di Vallisaari, rimasto intoccato dalla presenza umana per decenni: è la terza edizione di un’altra Biennale globale, che punta sul locale in fatto di costruzione della propria tematica: stiamo parlando della Biennale di Helsinki, curata da Blanca de la Torre e Kati Kivinen, e intitolata “Shelter”. I punti fondamentali? Spiegano le curatrici: “La terza edizione della Biennale di Helsinki immagina l’arte come una fonte di rifugio e compassione, sia concettualmente che fisicamente. Animali, piante, insetti, minerali e altri attori non umani sono i protagonisti, esplorando la loro importanza e il loro ruolo nel benessere del nostro pianeta condiviso da vari punti di vista interspecie. Allo stesso modo, le storie e le visioni del mondo delle rappresentanze indigene, compresa la loro conoscenza animista, emergono, offrendo una comprensione che favorisce una relazione più sostenibile e olistica con l’ambiente e tutti i suoi abitanti.”

Insomma, ancora una volta il vecchio “uomo” è messo allontanato dalla scena, e i 35 artisti invitati – i primi annunciati sono Band of Weeds (Finlandia), Ana Teresa Barboza (Perù), Sara Bjarland (Finlandia/Paesi Bassi), Tania Candiani (Messico), Olafur Eliasson (Danimarca/Isole Islandesi), Geraldine Javier (Filippine), LOCUS (Norvegia), nabbteeri (Finlandia), Ernesto Neto (Brasile), Otobong Nkanga (Nigeria/Belgio), e Hans Rosenström (Finlandia) – sono stati invitati a progettare installazioni, moduli, visioni che diano risalto agli attori non umani – piante, animali, funghi e minerali – come protagonisti delle opere, re-immaginando la relazione tra l’umanità e la natura, al fine di ispirare azioni ambientali positive. Cercando, anche, un “piano di sostenibilità sistemica progettato per colmare il divario tra teoria e pratica”, con l’obiettivo della manifestazione di diventare carbon neutral entro il 2030, come del resto è l’obiettivo della Capitale finlandese. La manifestazione si terrà su tre distinte location: l’isola di Vallisaari nell’arcipelago di Helsinki, il Museo d’Arte HAM e, per la prima volta, il Parco Esplanade nel centro di Helsinki.

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