‘Coup de maître’ per Christie’s che chiude l’anno a Parigi con la vendita della collezione di Antoine e Simone Veil. Mentre Miami accoglieva la kermesse internazionale di Art Basel, nella Ville Lumiere il 4 dicembre la maison di Pinault è andata in scena con l’asta dedicata ai coniugi Veil, che ha raggiunto risultati oltre ogni aspettativa con un totale di 3.7 milioni di euro contro le stime iniziali comprese tra 1.8 e 2.8 milioni di euro.
59 opere, simbolo del gusto e dell’impegno sociale della coppia, rinomata per il suo contributo alla cultura francese, sono state contese da collezionisti e appassionati. Un trionfo assoluto che ha visto il 93% dei lotti venduti, di cui il 73% di essi ha superato le stime più alte, evidenziando un notevole interesse per le opere del XX secolo e per la qualità della collezione offerta.
Top lot dell’asta il dipinto di Zao Wou-Ki Senza titolo (Vaso di fiori), realizzato nella prima fase della sua carriera, che ha raggiunto la cifra straordinaria di 1.1 milioni di euro, dopo una lunga battaglia di offerte tra i partecipanti che hanno infervorato la sala. Grande entusiasmo anche per un altro dipinto dell’artista, Senza titolo (Parco), che ha raggiunto i 403.2 mila euro, confermando dunque il forte interesse per le sue opere e consolidandone la posizione tra i grandi maestri dell’arte del XX secolo.
Colpisce nel segno Diego Giacometti (attirando l’attenzione di numerosi collezionisti) con le sue creazioni, che erano già salite alla ribalta durante la recente vendita di Design da Christie’s. Tra i pezzi più apprezzati, due tavolini da caffè (lotti 326 e 327) hanno superato le stime, con il primo che ha raggiunto 554.4 mila euro e il secondo 352.8 mila euro. Grande risultato anche per la scultura Chat maître d’hôtel in bronzo che ha triplicato la stima massima, arrivando a 453.6 mila euro. Risultato che testimonia la costante e crescente domanda per le opere di Giacometti.
Tra i risultati più sorprendenti della vendita troviamo sicuramente l’acquerello di Jean Hélion, venduto per 18.2 mila euro, tre volte il valore stimato. Segue la ceramica dipinta di Olivier Debré, che ha raddoppiato la sua stima massima, raggiungendo i 21.4 mila euro, mentre una Composizione di Victor Vasarely ha registrato un’impennata straordinaria, salendo a 8.8 mila euro, oltre quattro volte la sua stima. Infine, un’opera di Henri Michaux, un olio e inchiostro su cartone, ha fatto segnare un ottimo risultato, superando di cinque volte la stima più bassa, arrivando a 11.3 mila euro.
Altro dato di cui tener conto è il notevole afflusso di nuovi offerenti e acquirenti, con un 34% di partecipanti che hanno fatto il loro ingresso nel mercato. Evidente dunque il rinnovato interesse per l’arte del XX secolo e la forza e l’attrattività della collezione, che ha reso omaggio al legame indissolubile tra arte e impegno civile. Oh là là, un risultato davvero da applausi!