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Un viaggio nel Secolo d’Oro: capolavori fiamminghi e olandesi protagonisti di Christie’s New York

Proprietà del Museum of Fine Arts, Boston JAN BOTH (1618-1652) Banditi che conducono prigionieri, olio su tela ,stima: 1.000.000-1.500.000 $ Proprietà del Museum of Fine Arts, Boston JAN BOTH (1618-1652) Banditi che conducono prigionieri, olio su tela ,stima: 1.000.000-1.500.000 $
Proprietà del Museum of Fine Arts, BostonJAN BOTH (1618-1652) Banditi che conducono prigionieri, olio su tela ,stima: 1.000.000-1.500.000 $
Proprietà del Museum of Fine Arts, Boston
JAN BOTH (1618-1652)
Banditi che conducono prigionieri, olio su tela
,stima: 1.000.000-1.500.000 $
New York. Christie’s annuncia la vendita di una straordinaria selezione di opere provenienti dal Museum of Fine Arts (MFA) di Boston per il prossimo 5 febbraio.

Nuovo anno, nuova tornata di aste. Come tradizione comanda l’inizio del primo semestre si apre con gli incanti newyorkesi di Old Masters. Il prossimo 5 febbraio, al numero 20 del Rockefeller Plaza (sede centrale di Christie’s a New York, di oltre 29.000 metri quadrati), la maison di Pinault è pronta a (ri)conquistare la scena dopo i 5,7 miliardi di Global Sales 2024 appena annunciati. Circa 20 capolavori della pittura olandese e fiamminga del XVII secolo, provenienti dalla prestigiosa collezione del Museum of Fine Arts (MFA) di Boston, saranno protagonisti durante le aste “Old Masters I” e “Old Master Paintings and Sculpture II”. Questa collezione include opere che per oltre mezzo secolo sono rimaste lontane dal mercato, conferendo un grande valore a questa vendita.

Il MFA di Boston è pronto dunque a rinunciare a questi capolavori per finanziare future acquisizioni, un passo importante che contribuirà ad arricchire ulteriormente una delle più importanti collezioni di arte fiamminga e olandese al mondo. Protagonista indiscusso (dell’asta) è senza dubbio Banditi che conducono prigionieri, un paesaggio in stile italiano dipinto dal maestro Jan Both, considerato uno dei maggiori esponenti della scuola paesaggistica olandese. L’opera, stimata tra 1 e 1,5 milioni dollari, rappresenta un tema di grande impatto, un paesaggio affascinante con personaggi che conducono prigionieri attraverso un ambiente drammatico, un simbolo perfetto della potenza visiva e narrativa che la pittura olandese del periodo sapeva evocare.

Catturano l’attenzione di esperti e collezionisti anche Nieuwe Kerk di Emanuel de Witte, una veduta suggestiva dell’interno della chiesa Nieuwe Kerk di Amsterdam, stimata tra 400 mila e 600 mila dollari, e un’imponente natura morta di Pieter Claesz., Still Life with Wine Goblet and Oysters, valutata tra 150 mila e 250 mila dollari, che incarna la tradizione del genere in tutto il suo splendore. Opere dunque simbolo della maestria tecnica dei pittori fiamminghi e olandesi

John Hawley, Direttore dei Maestri Antichi di Christie’s, ha sottolineato la rarità e preziosità del gruppo di opere in vendita caratterizzate da una provenienza e qualità ineccepibile. Il Museum of Fine Arts di Boston, con la sua prestigiosa collezione di pittura dei Paesi Bassi, continua infatti a giocare un ruolo chiave nella conservazione e nello studio di questa arte, e i proventi della vendita serviranno a rafforzare ulteriormente la sua collezione. Frederick Ilchman, Curatore di Pittura e Presidente dell’Arte d’Europa al Museum of Fine Arts di Boston, ha aggiunto: “Siamo estremamente grati per la nostra eccezionale collezione di dipinti olandesi e fiamminghi, e questa vendita ci offre l’opportunità di perfezionare ulteriormente la raccolta, rispondendo alle necessità mutevoli della nostra comunità. Queste opere, che non erano più probabilmente destinate a essere esposte, troveranno nuovi acquirenti che apprezzeranno il loro valore artistico e storico.”

La vendita di questi capolavori giunge dopo un periodo di rinnovamento e crescita per il Museum of Fine Arts di Boston, che ha visto raddoppiare la propria collezione nel 2017 grazie alla donazione storica di Rose-Marie e Eijk van Otterloo e Susan e Matthew Weatherbie. Le opere in asta sono frutto di una revisione curatoria che ha portato alla decisione di cedere alcune tele meno visibili, per fare spazio a nuove acquisizioni che continueranno a rafforzare la collezione del museo nei prossimi decenni.

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