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“Ordinary Wounds 平凡的伤痕”. L’arte “interconnessa” di Rachele Maistrello in mostra a Milano

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Ordinary Wounds 平凡的伤痕 Rachele Maistrello. Installation view at Artopia Gallery, ph. Michela Pedranti. Image courtesy the artist and the gallery
È in corso da Artopia Gallery la mostra personale dell’artista italiana Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986), aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2025. Intitolata Ordinary Wounds 平凡的伤痕, la mostra -che si sviluppa sui due piani della galleria milanese- presenta una selezione del ciclo Diamonds, iniziato nel 2018 e articolato in tre capitoli narrativi: Green Diamond, Blue Diamond e Black Diamond.

Le opere di Rachele Mastello, in stretto dialogo con gli elementi strutturali e architettonici di Artopia Gallery, danno vita a una mostra che sintetizza perfettamente la sua pratica artistica, caratterizzata da lunghe fasi di ricerca e di studio. Video, installazione e fotografia, sondano il rapporto tra verità e finzione, gli effetti del fraintendimento, le potenzialità celate nell’incompiuto e il rapporto tra evidenza fotografica e spazio subliminale.

Diamonds. Il ciclo narrativo protagonista della mostra, indaga principalmente il rapporto tra uomo e natura attraverso una pratica artistica definita dalla curatrice Elena Forin “interconnessa”, poiché nasce dalla commistione tra diverse discipline e tecniche. Ne risulta una riflessione profonda in cui medium fotografico e indagine scientifica restituiscono tre archivi dedicati alla vita dell’ex atleta Gao Yue. Documenti aziendali, carteggi e riprese fotografiche e video raccontano una serie di vicende non ancora volte al termine.

Partendo dall’inizio, la narrazione è ambientata nella Cina degli anni ’90, quando la protagonista Gao Yue, figura tanto verosimile quanto alter Ego dell’artista, viene assunta dall’azienda di Pechino Green Diamond per testare nuove tecnologie attraverso il proprio corpo e si innamora del tecnico manutentore degli apparati tecnologici Li Jian Ping. Quando l’azienda chiude improvvisamente, le sperimentazioni di Gao Yue proseguono in nuovi contesti e con nuovi personaggi coinvolti, con il secondo e il terzo capitolo: Blue Diamond e Black Diamond.

Ordinary Wounds 平凡的伤痕 Rachele Maistrello. Installation view at Artopia Gallery, ph. Michela Pedranti. Image courtesy the artist and the gallery

” […] Questo bacino di stimoli così diversificato, la conduce alla realizzazione di opere in cui emerge anche una raffinata attenzione per il mondo delle immagini e ai supporti su cui queste possono essere condivise. Dal punto di vista linguistico, è senz’altro evidente l’attenzione per l’universo della fotografia che è impiegata per raccontare la connessione tra l’individuo e l’ambiente – e la loro contaminazione nel definire la sfera dell’identità. Nelle serie fotografiche è inoltre ricorrente la presenza di un elemento specifico che la contraddistingue e identifica in maniera unica: Maistrello impiega infatti dei cut-outs bidimensionali, delle cellule visive e di senso che vengono stampate in grande dimensione e rifotografate con strumenti analogici per creare delle interferenze e dei cortocircuiti nella narrazione visiva. Dal punto di vista dei contenuti, le tre serie di cui si compone Diamonds coinvolgono il pubblico in un ciclo di domande sui limiti e le frontiere biologiche e concettuali della conoscenza affrontando il tema dell’autenticità tra l’esperienza e la sua riproduzione (Green Diamond, 2018-2021), la trascendenza e le possibilità legate a sfere poco esplorate come la deprivazione sensoriale (Blue Diamond, 2021-2023), e infine il rapporto tra genealogia e tempo, e tra spirito e materia (Black Diamond, 2024)”. Dal testo “Verde, blu e nero: i diamanti di Rachele Maistrello” di Elena Forin per la mostra Ordinary Wounds 平凡的伤痕

Rachele Maistrello, Black Diamond #1 (Fen Lin’s office), 2001-2022- Pigment print on Canson satin paper, aluminium frame (glass), 21x31cm. Courtesy the artist and Artopia Gallery

Black Diamond

Al piano terra sono presentati i lavori inediti tratti da Black Diamond (2024-2025). Rachele Maistrello indaga la dimensione geologica delle profondità intesa come dimensione dell’inconscio. Il corpus di opere fa parte di una ricerca più ampia sul trauma e su come esso si ripercuota non solo a livello comportamentale e familiare, ma anche biologico, creando una ferita profonda. Nella sala retrostante la navata centrale, viene presentato per la prima volta il video Darklines (2024): la voce di Fen Lin, una collega di Gao Yue, racconta il proprio coinvolgimento nel protocollo segreto Black Diamond, che prevedeva uno studio sui traumi intergenerazionali.

Rachele Maistrello, Gao Yue, 2019 (Green Diamond). Pigment print on Canson satin paper, aluminium frame, glass, 21x297cm. Courtesy the artist and Artopia Gallery

Green Diamond

Al piano superiore, sono invece esposte opere tratte dal primo capitolo della saga, Green Diamond (2018-2021, prodotto grazie al Museo Inside Out di Beijing, vincitore del premio Graziadei e presentato in Cina, Svizzera, Francia, Germania): il libro d’artista Gao Yue 高跃 raccoglie tutti i testi autografi, mentre una selezione di opere fotografiche rivelano il volto di Gao Yue in azienda e dettagli della fabbrica e dei suoi luoghi di lavoro.

Rachele Maistrello, Blue Diamond #02, 2022. Pigment print on Canson satin paper, aluminium frame (glass), 30x40cm. Courtesy the artist and Artopia Gallery

Blue Diamond

Allo stesso livello, una linea di immagini fotografiche conduce a Blue Diamond, recentemente esposto al PAC di Milano e al MAXXI di Roma, secondo capitolo della saga, volto ad indagare la necessità di trascendenza attraverso esperienze totalizzanti e sinestetiche. Chiave di lettura del ciclo è il video The Hidden Shapes (2021), vincitore del bando Essenziale/Nctm, del premio Lydiae del premio Art4future/Unicredit. “Il lavoro indaga la dimensione acquea e si interroga su cosa esiste nel nulla, cosa avviene nella totale assenza di sensorialità. Ci chiede: come sarebbe il mondo se avessimo sensi completamente nuovi per esperirlo?” In mostra, oltre al video, sono presenti opere fotografiche di grande formato.

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Rachele Maistrello | Ordinary Wounds 平凡的伤痕
Testo di Elena Forin
Visitabile fino a venerdì 31 gennaio 2025
Artopia Gallery, Via Lazzaro Papi 2, 20135 Milano
Orari: Mar-Ven 11-13, 15-19
artopiagallery.net | info@artopiagallery.it

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