La Galleria SECCI di Milano, lo scorso 21 novembre, ha aperto le porte alla mostra che mette in dialogo le opere di Chico da Silva, artista brasiliano (1922-1985), e Jordy Kerwick, artista australiano contemporaneo (1982), a cura di Thierry Freitas. Le pareti della galleria si animano di figure bestiali, mostri e draghi dai corpi multicolori, riflettendo il linguaggio visivo unico di entrambi.
Da Silva, con un percorso artistico radicato nell’Amazzonia e sviluppatosi a Fortaleza, è stato un pioniere dell’arte naïf brasiliana, influenzando generazioni di artisti. Scoperto dal critico svizzero Jean Pierre Chabloz, che portò il suo lavoro in Europa, Chico ha dato vita alla Scuola di Pirambu, un movimento artistico che valorizza il contesto locale. Si esprime attraverso un approccio puntinista, con il quale rappresenta principalmente animali e figure mitologiche dai colori vivaci. In mostra sono esposte alcune opere da lui realizzate negli anni ’70.
Kerwick, invece, fonde riferimenti della storia dell’arte con un’estetica pop e teatrale, creando opere che mescolano figure mitologiche e immaginari familiari. Le sue creature, caratterizzate da pattern vivaci, si stagliano su sfondi suggestivi, mentre le sue sculture-maschere ampliano l’universo visivo dell’artista.vLa mostra celebra il legame tra passato e presente, trasformando creature mitologiche e figure simboliche in protagonisti universali di un racconto che esprime la visione condivisa di entrambi gli artisti. Entrambi riconoscono nella natura una forza indomita: feroce, ambigua e, al tempo stesso, profondamente ispiratrice.