Aprirà il prossimo 25 aprile 2025 il New Taipei City Art Museum (NTCAM), il primo museo pubblico di arte contemporanea della città di Taipei, Taiwan, che promette di diventare un nuovo importante centro culturale per l’intera Asia, come annunciato dal sindaco Hou Yu-ih
L’anno scorso, in occasione della settimana di Art Basel, Hong Kong aveva sfoderato tutta la sua nuova potenza post-pandemia con l’apertura del Museo M+, che raccoglie la incredibile collezione di arte cinese di Uli Sigg, e che fa parte del distretto culturale di West Kowloon. Oggi è Taipei, altra città decisamente calda nelle relazioni con la Cina continentale, che annuncia una nuova perla sotto il profilo dell’arte: il New Taipei City Art Museum (NTCAM).
Si legge, nella comunicazione ufficiale: “Il NTCAM non vuole essere solo un monumento culturale, ma mira a diventare un luogo di dialogo e collaborazione tra cittadini, artisti e la comunità globale dell’arte”. Non è un caso, infatti, che i cittadini saranno i primi interlocutori, in una settimana di soft opening, dal prossimo 8 al 13 aprile. Un progetto culturale che è anche molto politico: è infatti parte delle iniziative principali del governo della città di New Taipei per promuovere lo sviluppo locale e l’innovazione urbana, integrando arte, design paesaggistico, estetica, turismo culturale e tecnologia, costruendo un hub che non sia solo custode delle tradizioni artistiche locali, ma anche come punto di riferimento per la promozione del dialogo tra culture diverse, attraverso la connessione di spazi culturali locali e internazionali.
Non è un caso, infatti, che il Comitato Consultivo Internazionale sia composto da esperti di rilievo globale: Patrick Flores, Vice Direttore e Responsabile Curatoriale della National Gallery Singapore; Aric Chen, Direttore del Nieuwe Instituut di Rotterdam;
Hou Hanru, curatore indipendente e già direttore del MAXXI di Roma; Mami Kataoka, Direttore del Mori Art Museum di Tokyo; Clara Kim, Curatrice Capo del Museum of Contemporary Art di Los Angeles.
“Questi membri contribuiscono a una guida strategica per il museo, creando opportunità di collaborazione internazionale e fornendo una piattaforma per gli artisti locali per essere riconosciuti sulla scena globale”: investire sul futuro. E, soprattutto, immaginando grandi orizzonti.