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Roma, nuove scoperte alla Domus Aurea: trovato raro lingotto di blu egizio

Il lingotto blu egizio rinvenuto nella Domus Aurea @Parco Archeologico del Colosseo, foto di Simona Murrone Il lingotto blu egizio rinvenuto nella Domus Aurea @Parco Archeologico del Colosseo, foto di Simona Murrone
Il lingotto blu egizio rinvenuto nella Domus Aurea @Parco Archeologico del Colosseo, foto di Simona Murrone
Il lingotto blu egizio rinvenuto nella Domus Aurea @Parco Archeologico del Colosseo, foto di Simona Murrone

Nella Domus Aurea sono stati riportati alla luce due vasche per la lavorazione dei colori e un straordinario lingotto di blu egizio. Che svelano i segreti dei pigmenti utilizzati nell’antica residenza imperiale e rivelano come Raffaello trasse ispirazione dalle sue pitture per le sue opere

Il lingotto blu egizio ritrovato nella Domus Aurea

Un raro lingotto blu egizio pronto per essere macinato, ma anche due vasche legate alla lavorazione dei pigmenti da usare nelle splendide decorazioni parietali che hanno reso la dimora imperiale voluta da Nerone unica nel suo genere. Queste le eccezionali scoperte venute alla luce  durante le recenti indagini archeologiche su questo  monumentale ‘contenitore’ di capolavori. Che ne ispirarono altrettanti di artisti come il  Pinturicchio, il Ghirlandaio, Raffaello e Giulio Romano. Con una fune questi artisti si calavano in quelle che chiamavano ‘grotte’ appena scoperte e da qui, al lume di candela con le mani tremanti per l’emozione, iniziarono a copiare i motivi decorativi delle volte e che, proprio dalla loro collocazione, presero il nome di “grottesche”.

Ancora oggi, quello che rimane delle antiche pitture rapisce l’anima di chi si trova quasi sperduto di fronte a tanta maestosa bellezza. E le recenti scoperte svelano qualcosa in più, sugli elementi che sono alla base di tutto: i colori. Tra i  reperti spiccano infatti i  vasetti con pigmenti rossi come il realgar e la terra rossa, o un’anfora contenente ocra gialla. E, soprattutto, un lingotto di blu egizio di dimensioni straordinarie: 15 cm di altezza e 2,4 kg di peso. Questo ritrovamento è unico nel suo genere in quanto di solito il blu egizio viene rinvenuto in forma di polvere o piccole sfere.

Frutto di un complesso processo di produzione in quanto non esiste in natura, il blu egizio è sempre stato molto amato dai grandi artisti nella creazione di effetti raffinati. Come ad esempio i chiaroscuro nei panneggi delle vesti. Per questo la scoperta potrebbe rappresentare una sorta di ponte ideale tra diverse epoche. In particolare con il Rinascimento, epoca in cui la Domus Aurea fu riscoperta e divenne fonte inesauribile di ispirazione.

 

Lingotto blu egizio ritrovato nella Domus Aurea
Ingradimento del lingotto blu egizio, @Parco Archeologico del Colosseo , foto di Simona Murrone

La Domus Aurea come ponte ideale tra epoche diverse

Tra gli artisti che subirono il fascino della dimora imperiale spicca in particolare il genio pittorico di  Raffaello: nel  Trionfo di Galatea – affresco che si trova a Villa Farnesina a Roma – l’artista utilizza il linguaggio delle grottesche per arricchire una scena di mitologica bellezza: Galatea, su un carro trainato da delfini, domina le onde circondata da tritoni e ninfe. I colori vibranti, tra cui spiccano i toni freddi e luminosi del blu, evocano un’atmosfera di sogno e perfezione attraverso un nuovo linguaggio iconografico.

Ovviamente il ritrovamento dimostra ancora una volta la raffinatezza e l’altissima specializzazione delle maestranze che operano nelle decorazioni del palazzo, con l’uso di pigmenti ricercati e costosi. Come ha spiegato la direttrice  del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo: “Il ritrovamento a Roma, in ambito imperiale, di un nucleo così cospicuo di blu egizio conferma ancora una volta la raffinatezza e l’altissima specializzazione delle maestranze che operano nelle decorazioni del palazzo, con l’uso di pigmenti ricercati e costosi.”

Dal 2021, la Domus Aurea ha riaperto le sue porte al pubblico con un percorso di visita profondamente rinnovato. Il nuovo ingresso, progettato dall’architetto Stefano Boeri, conduce i visitatori attraverso un’esperienza immersiva che culmina nella maestosa Sala Ottagonale. L’inaugurazione del percorso è stata celebrata proprio  con la mostra ‘Raffaello e la Domus Aurea’. Attraverso i nuovi ritrovamenti la Domus Aurea continua ad emozionare, attraverso la sua storia e i suoi colori che incredibilmente risplendono ancora come secoli fa.

 

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