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Lutto nella fotografia: addio a Paolo Novelli

Paolo Novelli, Autoritratto, 1999
Paolo Novelli - Portrait n.7 (2002)
Paolo Novelli, Portrait n.7, 2002
Paolo Novelli, celebre fotografo bresciano, si è spento a soli 48 anni dopo una lunga malattia. Apprezzato per i suoi scatti concettuali in bianco e nero, Novelli lascia un vuoto profondo nel panorama della fotografia contemporanea.

Dal 1997, si era distinto come figura di spicco della fotografia di ricerca italiana, lavorando esclusivamente con tecniche analogiche in bianco e nero. La sua produzione artistica si caratterizzava per l’uso della sola luce naturale o ambientale e per l’impeccabile stampa in camera oscura.

Dopo una residenza a Fabrica, il centro creativo diretto da Oliviero Toscani, Novelli ha intrapreso una ricerca personale sull’incomunicabilità umana. I suoi progetti seriali affrontavano temi come porte, tunnel, nebbie, finestre e figure riprese di spalle, immortalati in otto monografie accompagnate da contributi di critici come Arturo Carlo Quintavalle, Massimo Minini e Giovanna Calvenzi. Dal 2003 le sue opere sono state esposte in prestigiosi concorsi tra cui la Triennale di Milano, il Centro Italiano per la Fotografia di Torino e istituzioni internazionali come l’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam. Ha inoltre partecipato a importanti mostre collettive, tra cui Lo sguardo radicale a Seriate e Flashback a Genova.

Paolo Novelli, Autoritratto, 1999

Presente in eventi d’arte internazionali come Art Basel e AIPAD Photography Show, Novelli ha ottenuto riconoscimenti significativi, tra cui la nomina a socio onorario dell’AFIP (Associazione Fotografi Professionisti Italiani) durante una lectio magistralis alla Triennale di Milano nel 2017 e le sue fotografie sono state pubblicate su riviste di rilievo, tra cui Artforum e The Sun Magazine

 

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