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Sotheby’s, 2024 agrodolce: il fatturato scende nettamente, ma gli investimenti non mancano

Sothebys, Oliver Barker durante le aste di maggio a New York Sothebys, Oliver Barker durante le aste di maggio a New York
Sothebys, Oliver Barker durante le aste di maggio a New York
Sothebys, Oliver Barker durante le aste di maggio a New York

Come tutte le case d’aste, anche Sotheby’s nel 2024 ha visto il suo fatturato crollare: 6 miliardi di dollari (-23%). Nuovi investimenti lasciano però intravedere un 2025 tutto diverso.

Con Sotheby’s si è finalmente composto il quadro complessivo dell’anno appena trascorso, segnato da forti difficoltà da parte di tutte le major del sistema delle aste. Le attività di compravendita, nel 2024, hanno fruttato nel complesso 6 miliardi di dollari, in calo del 23% rispetto al 2023 (7,8 miliardi di dollari). Un risultato comunque migliore di tutte le principali concorrenti, con la più agguerrita, Christie’s, che si è fermata a 5,7 miliardi di dollari, in calo del 6%.

Scomponendo però il totale, ci accorgiamo di come le vendite all’asta di Sotheby’s siano drasticamente diminuite del 28%, dai 6,4 miliardi di dollari del 2023 a 4,6 miliardi di dollari dell’anno passato. Un dato preoccupante, parzialmente mitigato dalle vendite private, aumentate del 17%, da 1,2 miliardi di dollari nel 2023 ai 1,4 miliardi di dollari del 2024.

Cosa ne possiamo dedurre? Probabilmente che la maison, come i suoi buyers, nel difficile contesto del momento ha preferito puntare su operazioni più prudenti, come le vendite private, che registrano di conseguenza un livello di limitata intraprendenza da parte del sistema. Di intraprendenza ne ha messa molta, invece, nel lanciare due nuove sedi, solidificando la sua presenza in entrambi i territori: Hong Kong e Parigi.

Se il primo è importante per il posizionamento sempre più radicato nel mercato orientale, la seconda brilla per l’ambizione che si porta dietro. Passando dal numero 76 al numero 83 di Rue du Faubourg Saint-Honoré, Sotheby’s ha guadagnato quasi il 30% in più di spazio espositivo: 3.300 metri quadrati distribuiti su cinque piani, utili a contenere i quindici dipartimenti specialistici che vanta la casa d’aste. Ma soprattutto ha lanciato la sua ambizione da hub culturale, luogo in grado di accogliere eventi di ogni tipo e dove diffondere cultura non solo attraverso le vendite.

Se dunque Sotheby’s, pur con tutte le limitazioni del caso, sembra aver ben seminato per il futuro, non si può omettere il licenziamento di oltre cento dipendenti a cui è stata costretta in dicembre. Non il viatico ideale per una società che punta sempre all’eccellenza.

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