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Nell’annunciare la programmazione 2025 la Fondazione Prada ha posto una chiara premessa, in continuità con l’identità con cui si è affermata negli anni: «L’impegno si concentra sulla ricerca di modalità inedite e coinvolgenti per esplorare nuove idee nel campo della cultura e affrontare le sfide intellettuali oltre i confini delle specifiche discipline».
Un anno costellato di grandi proposte in tutte le quattro sedi della Fondazione: a Milano mostre sperimentali, a cui si aggiungono le personali di Hyto Steyelr e Mona Hatoum e il ritorno di Iñárritu, a Venezia, in occasione della Biennale di Architettura, un evento espositivo ideato dallo studio AMO/OMA, guidato da Rem Koolhaas, a Shanghai Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto, mentre a Tokyo una nuova collaborazione tra il regista Nicolas Winding Refn e il game creator Hideo Kojima.
Qui tutti i dettagli delle anticipazioni nella paroel della Fondazione.
Come ha affermato Miuccia Prada, Presidente e Direttrice di Fondazione Prada: «anche nei mesi futuri la nostra istituzione proverà ad agire come un osservatorio sulle trasformazioni dell’attuale panorama sociale e culturale, coinvolgendo artisti e intellettuali di generazioni differenti e provenienti da contesti eterogenei per aiutarci a riflettere sui temi più urgenti della contemporaneità attraverso una molteplicità di prospettive e, quindi, a pensare in modo più profondo».
«Da gennaio 2025 Fondazione Prada proporrà una pluralità di formati espositivi e iniziative culturali che derivano da un continuo processo di ricerca. Il programma includerà mostre tematiche ed esposizioni personali dedicate a rilevanti figure artistiche, progetti speciali concepiti da registi, programmi musicali e performance dal vivo, un intenso calendario di proiezioni cinematografiche accompagnate da incontri, oltre alle continue attività in campo editoriale ed educativo», ha proseguito l’istituzione.
Milano
Osservatorio, all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, ospiterà “A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema” dal 30 gennaio all’8 settembre 2025. «La mostra, a cura di Melissa Harris, esamina il complesso processo creativo che anticipa la realizzazione di un film esplorando storyboard e altri materiali come mood board, disegni e schizzi, scrapbook e quaderni, sceneggiature commentate e fotografie. Presentato in un allestimento concepito dallo studio di architettura Sub con sede a Berlino, il progetto comprende oltre ottocento elementi creati tra la fine degli anni Venti e il 2024 da più di cinquanta autori tra i quali registi, direttori della fotografia, artisti, grafici, animatori, coreografi e altre figure legate alla produzione di film e video. Il secondo capitolo della mostra, in programma nella sede di Prada Rong Zhai a Shanghai dal 4 novembre 2025 al 2 febbraio 2026, approfondirà ulteriormente questi temi».
“Typologien” è «un’estesa indagine sulla fotografia tedesca del Novecento che sarà presentata alla Fondazione Prada di Milano dal 3 aprile al 14 luglio 2025. La mostra, ospitata nel Podium, lo spazio centrale della sede milanese, è curata da Susanne Pfeffer, storica dell’arte e direttrice del MUSEUM MMK FÜR MODERNE KUNST di Francoforte. La strategia curatoriale applica il principio della “tipologia”, nato nell’ambito della botanica e sviluppato nella ricerca di fotografi come Karl Blossfeldt e August Sander, alla storia di tutta la fotografia tedesca del XX secolo, includendo la pratica degli artisti della Scuola di Düsseldorf o le serie fotografiche scattate da Gerhard Richter, Rosemarie Trockel e Isa Genzken, così come gli esperimenti concettuali di Hans-Peter Feldmann o Marianne Wex. Paradossalmente, il principio formale proposto permette di stabilire analogie inaspettate tra artisti tedeschi di diverse generazioni e al contempo rivelare i singoli approcci alla fotografia».
“NADA” dell’artista belga Thierry De Cordier è «un progetto espositivo ideato per i tre ambienti della Cisterna, uno degli edifici della sede milanese. In programma dal 3 aprile al 29 settembre 2025, la mostra riunisce dieci dipinti di grandi dimensioni della serie NADA. Le prime opere di questa serie sono nate dalla volontà di annullare l’immagine del “Cristo in croce” in un modo dimostrativo. Le opere astratte che ne derivano non sono più una forma di pittura negativa, ma un tentativo ultimo di sperimentare la “grandezza del nulla”».
«Una mostra immersiva ideata dal regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu indaga la dimensione cinematografica e culturale di Amores Perros (2000), film iconico di Iñárritu, parte di una trilogia che comprende 21 grammi e Babel. Il progetto si svolgerà a Milano dal 18 settembre 2025 al 26 febbraio 2026. Un grande ambiente buio ospita dei proiettori analogici 35 millimetri che proiettano il girato grezzo, mai visto prima, e scene tagliate dalle sequenze originali e conservate negli archivi di montaggio, un materiale che ha contribuito a creare l’originale processo filmico. Questo spazio liminale invita i visitatori a immergersi nell’atmosfera delle tre storie raccontate nel film che si intrecciano in una caotica Città del Messico all’inizio del nuovo millennio. Questo progetto è la terza collaborazione tra Fondazione Prada e Iñárritu, che ha ideato la rassegna cinematografica “Flesh, Mind and Spirit” nel 2016 e l’installazione sperimentale VR “CARNE Y ARENA”, presentata in anteprima al Festival di Cannes 2017 e premiata con un Oscar speciale».
In una mostra realizzata per Osservatorio, l’artista, saggista e docente universitaria Hito Steyerl «esplora molteplici narrative accomunate da un elemento ricorrente: l’alluvione. Questa indagine permette di riflettere su temi cruciali come la crisi climatica e le relative implicazioni geopolitiche e culturali. Il progetto che si svolgerà dal 4 dicembre 2025 al 30 ottobre 2026 sarà suddiviso in quattro sezioni tematiche e narrative e includerà un film, realizzato dall’artista appositamente per questa mostra. Questo nuovo lavoro consiste in una videoinstallazione che darà vita a una serie di ologrammi, sculture, strutture e videointerviste. Attraverso queste opere, il tempo e lo spazio sono frammentati e riorganizzati seguendo la logica della fisica quantistica per esplorarne le dimensioni estetiche e visive».
Da gennaio a settembre 2026, l’artista Mona Hatoum presenterà «un progetto site-specific negli spazi della Cisterna. Questa presentazione personale include due nuove installazioni concepite in dialogo con un’imponente struttura cinetica dal titolo all of a quiver (2022). Rispondendo attivamente al contesto espositivo, Hatoum sviluppa un progetto in tre parti, in cui ogni segmento gravita intorno a temi che stimolano il pensiero e che riflettono sull’instabilità dei nostri tempi e sulla precarietà della nostra esistenza».
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Venezia
Dal 10 maggio al 24 novembre 2025, in occasione della Biennale di Architettura, la sede di Venezia, Ca’ Corner della Regina, ospiterà «una mostra dedicata ai diagrammi e concepita dallo studio AMO/OMA, guidato da Rem Koolhaas. Il materiale eterogeneo datato dal VII secolo a oggi e proveniente da diverse aree geografiche è organizzato secondo un principio tematico che testimonia non solo le urgenze del mondo contemporaneo, ma anche la loro natura trasversale e diacronica. In questo senso, il diagramma diventa sinonimo di attività cognitiva umana: “Disegnare <un diagramma> è semplificare, realizzare e interiorizzare” (Theo Deutinger) e astrarre la realtà visibile. Il diagramma, per come è presentato in questo progetto, svolge quindi la funzione di meccanismo di comunicazione universale per diverse idee o fraintendimenti, processi politici o altre imprese, disastri sociali o sconvolgimenti locali. Non diventa solo un reperto visivo della storia umana, ma solleva inevitabilmente la questione della responsabilità e della possibilità di cambiamento».
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Shanghai
“Mirroring: Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto” si svolgerà negli spazi di Prada Rong Zhai, la residenza storica del 1918 a Shanghai, dal 20 marzo al 15 giugno 2025. «Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, sarà curato da Sook-Kyung Lee, direttrice del Whitworth, parte dell’Università di Manchester. Per la prima volta, i due artisti italiani, separati generazionalmente, vengono messi in dialogo tra loro, rivelando i rispettivi approcci alla materia e alla concettualità dell’arte, l’esplorazione di spazi performativi alternativi e la presenza del metafisico in ciascuna delle loro pratiche. La mostra raccoglie opere dagli anni Cinquanta in poi che sottolineano la ricerca di nuove forme espressive e il rifiuto di materiali, metodi e soggetti percepiti come paradigma del passato. La mostra esplora i loro approcci al superamento delle restrizioni pittoriche e l’utilizzo di materiali tratti dal mondo oltre le arti visive. Nel 1948 Fontana dà forma al Concetto spaziale e nel 1961 Pistoletto realizza il Quadro specchiante l’opera spazio-temporale. La tridimensionalità dei loro oggetti artistici è un altro punto focale della mostra, accompagnata da una riflessione sull’aspetto performativo delle loro pratiche».
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Tokyo
«Una nuova collaborazione tra il regista Nicolas Winding Refn e il game creator Hideo Kojima assumerà la forma di una mostra dal titolo “Satellites” immaginata da byNWR che si svolgerà dal 18 aprile al 25 agosto 2025 negli spazi di Prada Aoyama Tokyo, l’iconico edificio realizzato da Herzog & De Meuron. Il progetto evidenzia le affinità elettive tra i due autori, permettendo loro di trascendere la dimensione individuale e superare le barriere linguistiche. Questi limiti si annullano in una connessione generata da flussi di pensiero condivisi che rimandano a un futuro terreno comune reso possibile dalle tecnologie che dissolvono i confini tra i media. La mostra trasporta i visitatori all’interno di un ambiente simile a una sala cinematografica dove compaiono le proiezioni olografiche di Winding Refn e Kojima impegnati in una conversazione contemplativa. Il suono delle loro voci, una in inglese e l’altra in giapponese, invita i visitatori a essere testimoni della creazione di un’esperienza intima di scoperta e interpretazione».
Il programma dedicato alla musica
«Uno degli eventi principali del programma del 2025 dedicato ai diversi linguaggi musicali è la terza edizione della collaborazione con “Riccardo Muti Italian Opera Academy”, un progetto formativo dedicato a giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori da tutto il mondo. Dal 18 al 30 novembre 2025 nel Deposito, lo spazio più ampio della sede milanese di Fondazione Prada, il pubblico avrà l’opportunità unica di partecipare a un’intensa esperienza di approfondimento nel campo della musica classica condotta dal Maestro Riccardo Muti, attraverso una serie di lezioni, prove e concerti dedicati al Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart».
«L’impegno di Fondazione Prada in ambito musicale è ulteriormente testimoniato dal rinnovo della collaborazione con la Fondazione Archivio Luigi Nono in occasione del Festival Luigi Nono alla Giudecca, un omaggio al compositore sperimentale italiano che si svolge ogni anno a novembre a Venezia, e da due performance dal vivo di musicisti contemporanei a Milano. Il primo evento vedrà protagonista il 23 aprile 2025 il polistrumentista Laraaji, una figura centrale della musica elettronica. Il secondo presenterà l’organista sperimentale e sound designer Kali Malone il 10 dicembre 2025. Organizzate con Threes, le due performance saranno ospitate nella Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, che include l’intervento site-specific permanente di Dan Flavin commissionato da Fondazione Prada nel 1997».
L’omaggio al cinema
«Il Cinema Godard è la sala della Fondazione Prada a Milano, dove si esplorano visioni creative e prospettive inedite del panorama cinematografico, sia passato che presente, intrecciando immagini in movimento, arti visive e musica. Nel 2025, il Cinema Godard continuerà ad ampliare il proprio programma ideato dal curatore Paolo Moretti come un festival esteso e in continua evoluzione. Ogni mese il calendario offre proiezioni di nuove uscite e di classici restaurati, anteprime speciali e retrospettive, attivando collaborazioni ricorrenti con festival, riviste, archivi e altre istituzioni cinematografiche. Elemento centrale della programmazione è una proposta continua di incontri e masterclass con registi, artisti, attori, critici e altre personalità internazionali e italiane offrendo un’occasione unica per entrare in contatto con l’eterogenea comunità del cinema».
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