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Felix Lehner, Pamela Rosenkranz e Miroslav Šik vincono il Prix Meret Oppenheim 2025

Infection, 2017 Fondazione Prada, Milan 2017 – Photo Delfino Sisto Legnani and Marco Cappelletti – Courtesy Fondazione Prada
Felix Lehner, Pamela Rosenkranz e Miroslav Šik sono i tre premiati con lo Swiss Grand Award for Art/Prix Meret Oppenheim 2025

Istituito nel 2001, il Swiss Grand Award for Art/Prix Meret Oppenheim è uno dei riconoscimenti più prestigiosi (del valore di 40mila franchi) per chi opera nel campo dell’arte, dell’architettura, della curatela, della ricerca e della critica d’arte nel territorio svizzero, che dalla sua nascita ha visto premiati anche artisti come Silvia Bächli, Bice Curiger, Niele Toroni, Günther Vogt, John Armleder, Roman Signer, Sylvie Fleury.

I tre premiati 

Quest’anno, i tre sul podio, sono invece tre professionisti che con l’arte visiva hanno tutto a che vedere, ma con competenze diverse: c’è Felix Lehner (1960), fondatore della Kunstgiesserei St. Gallen, che ha rivoluzionato il mondo della fonderia svizzera e non solo, arrivando fino a Shanghai dove ha aperto una succursale nel 2012. Ma Lehner è stato co-fondatore – nel 2006, della Sitterwerk Foundation, che funge da centro pubblico per l’arte e la produzione artistica, con una biblioteca di riferimento, un archivio dei materiali e laboratori a disposizione degli artisti.

Artista internazionalmente riconosciuta e già rappresentante della Svizzera alla Biennale di Venezia del 2015, è Pamela Rosenkranz (1979). Laureata all’Accademia di Belle Arti di Berna, ha studiato alla Rijksakademie di Amsterdam dal 2010 al 2012, è stata anche protagonista del progetto “Slight Agitation” alla Fondazione Prada, nel 2017. Il suo lavoro multidisciplinare include installazioni, sculture, ready-made e pittura, esplorando la natura idealizzata attraverso l’uso di materiali sintetici, creando visioni inaspettate e riflessioni radicali sul corpo umano e sull’ambiente. Una sua retrospettiva sarà inaugurata nel prossimo mese di maggio allo Stedelijk Museum di Amsterdam.

Infection, 2017 Fondazione Prada, Milan 2017 – Photo Delfino Sisto Legnani and Marco Cappelletti – Courtesy Fondazione Prada

Infine Miroslav Šik, architetto e teorico nato a Praga nel 1953, e pioniere dell’architettura analogica, un movimento che rifiuta sia il postmodernismo che il modernismo classico, prediligendo l’integrazione di elementi esistenti e modelli realistici attraverso il disegno. Il suo approccio si caratterizza per l’accettazione e l’inclusione dell’ambiente circostante, e le sue opere, come l’Hotel La Longeraie di Morges o il Centro Cattolico St. Antonius di Egg, sono esempi di come il nuovo possa integrarsi armoniosamente con il vecchio.

La mostra e la premiazione durante la prossima edizione di Art Basel, nella Hall 1.1 della Messe Basel, dal 16 al 22 giugno 2025.

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