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Arte Fiera, l’ultima edizione di Simone Menegoi. In grande stile

Simone Menegoi. Foto Valentina D'Accardi
Simone Menegoi. Foto Valentina D’Accardi
Arte Fiera, una manifestazione che ha ripreso quota e credibilità: parlano il direttore uscente, Simone Menegoi, e due partner della fiera di Bologna, BPER e Ducati

«Scusa l’immodestia, ma mi sembra di chiudere in bellezza! Francamente, per Arte Fiera, questi ultimi anni sono stati in crescita continua e, come ho riportato in conferenza stampa, ci sono dati oggettivi: gallerie che partecipavano a importati fiere straniere nella main section nel 2019? Quattro. Quest’anno, 2025? Quattordici. E in mezzo, il covid». Attacca così, soddisfatto, Simone Menegoi, direttore uscente di Arte Fiera – quest’anno alla sua 48ma edizione in un momento di grazia che segna anche grandi ritorni, da Raffaella Cortese (Milano – con uno stand molto elegante che porta in scena molti dei suoi artisti, da Marcello Maloberti a Barbara Bloom a Franco Vimercati), ma anche Magazzino (Roma) e, ancora da Milano, Giò Marconi.
«E poi voglio ricordare anche l’ingresso, come main partner, di BPER Banca, quarto gruppo di credito italiano per attivo nello scorso anno, principale segnale dell’attrattività e del prestigio di una fiera. Senza dimenticare, anche, la presenza di Ducati che idealmente collega ulteriormente anche la fiera alle proprie radici, al suo territorio di origine, avendo ad ogni modo una importante rappresentatività internazionale», continua Menegoi, che rimarca: «Puntare sull’italianità della fiera è stata un po’ la mia strategia fin dall’inizio, perché significa anche garantirsi la capacità di attrarre collezionisti stranieri interessati alla nostra importante offerta nazionale. E anche questo è un altro numero: su circa 400 collezionisti ospitati ne abbiamo un po’ meno di un centinaio stranieri, quindi un bel 20 per cento circa». Oltre le gallerie e una serie di stand molto ben curati (da Umberto di Marino a Michela Rizzo, da Zero…a Mazzoleni, da Tornabuoni a Continua, saltando tra i padiglioni 25 e 26), ci sono stante anche, in questi anni, le collaborazione con gli artisti: Maurizio Nannucci e il suo multiplo Opus Novum, proprio per questa edizione, la collaborazione per le Arti Performative con Fondazione Furla, i live curati da Silva Fanti delle prime tre edizioni o la targa di Alberto Garutti installata lo scorso anno, che è già nel catalogo generale dell’artista o, ancora, la performance di Adelaide Cioni, rappresentata da P420, tra i programmi di quest’anno.

P420 @ ArteFiera, 2025, installation view (ph. C.Favero)

«Ringrazio tutti gli artisti, tutti i galleristi del mio comitato che sono stati con me nelle battaglie per alzare il livello curatoriale e scientifico della Fiera; ringrazio tutti i miei interlocutori bolognesi, a cominciare dal sindaco di Bologna per continuare con il direttore del MAMbo, Lorenzo Balbi: credo che sia anche grazie a questi dialoghi assidui che Arte Fiera sia rinata, nonostante il momento non felice che ci troviamo ad affrontare, a partire dalle revisioni sulla fiscalità dell’arte che non sono arrivate», ha dichiarato il direttore.

Maurizio Nannucci, Ph. Gabriele Detterer

Arte Fiera, insomma, come processo corale e culturale, come ricorda Sabrina Bianchi, Responsabile Direzione Communication di BPER: «Crediamo fermamente a questa manifestazione, che rientra appieno in quello che è il posizionamento di BPER Banca. Crediamo nella cultura a 360 gradi e ci piace pensare che sosteniamo Arte Fiera come partner, e non come semplici “sponsor”. Oltre a condividere con Arte Fiera la nostra origine territoriale, come lei ci siamo trasformati nel tempo in realtà nazionale e internazionale. Confermiamo, ancora, la nostra ferma volontà nel sostenere l’Arte Contemporanea, a partire dall’eredità della nostra corporate collection che guarda un pochino più all’Antico ma alla quale, appunto, stiamo associando sempre di più un interesse per quella che è l’arte di oggi: per il secondo anno confermiamo il BPER Prize, che assegneremo a un artista che entrerà nella nostra collezione e che sarà esposta nei nostri spazi espositivi attraverso le nostre manifestazioni».

Sabrina Bianchi, Responsabile Direzione Communication di BPER

Patrizia Cianetti, Direttrice Marketing e Comunicazione di Ducati, a sua volta è entusiasta dell’onda di Arte Fiera: «Abbiamo scelto di affiancare Arte Fiera nel suo cammino perché il nostro obiettivo, come azienda, è arricchire la vita delle persone con esperienze memorabili. Chiaramente, nella combinazione magica tra tecnologia e bellezza che affidiamo alle nostre moto, guidati da tre valori che sono style, sophistication e performance, l’arte è il perfetto trait d’union tra sogno e design, in una corsa all’emozione e all’arricchimento delle nostre possibilità. Abbiamo pensato che fosse importante per Ducati aggiungere alla propria identità una narrazione che si sviluppa su temi che fra l’altro sono spesso a noi molto affini, basti pensare al tema dello scorso anno, il disegno, imprescindibile per chi “progetta”, mentre quest’anno “comunità” è esattamente una delle way of life di Ducati».
Insomma, anche in questo 2025 si tratta di ritornare a una italianità che ci ha dato primati non indifferenti nel mondo, ed eredità importanti, come quella di Bologna, appunto: prima in Italia, seconda solamente a Basilea e a Colonia, da dove bisognerebbe ripartire per riposizionare anche il nostro Paese nel mondo, nonostante i tempi poco incoraggianti.
Staremo a vedere. Intanto, nella giornata di domenica, è previsto l’annuncio del nuovo direttore.

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