
L’ex direttore artistico del Kunstverein Göttingen, Vincent Schier, affiancherà il collettivo curatoriale What, How & for Whom (WHW) nell’edizione del cinquantenario della storica manifestazione di arte pubblica, in programma a Münster nel 2027.
La prestigiosa rassegna decennale Skulptur Projekte Münster, che dal 1977 porta nella città tedesca alcune delle più importanti opere di scultura contemporanea, ha annunciato la nomina di Vincent Schier come curatore dell’edizione 2027. Schier lavorerà a fianco del team curatoriale guidato da Ivet Ćurlin, Nataša Ilić e Sabina Sabolović, del collettivo WHW con sede a Zagabria. Le tre curatrici, già note per il loro lavoro alla Kunsthalle Wien, sono state nominate direttrici artistiche della manifestazione nell’agosto 2024, diventando le prime donne a ricoprire questo ruolo nella storia dell’evento.
Già direttore artistico del Kunstverein Göttingen e curatore presso la Kunsthaus Dresden, Schier è noto per il suo approccio interdisciplinare e il suo impegno su temi di sostenibilità ambientale e sociale. Ha partecipato a progetti artistici e di ricerca presso la Neue Gesellschaft für bilde Kunst, occupandosi in particolare di iniziativa legata all’energia nucleare in Germania e Ungheria. Inoltre, ha insegnato alla Hochschule für Grafik und Buchkunst di Lipsia e all’ Accademia d’arte Burg Giebichenstein di Halle, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di artisti e curatori.

Fondata nel 1977 da Klaus Bussmann e Kasper König (scomparso nel 2024), Skulptur Projekte Münster è una delle più influenti manifestazioni dedicate alla scultura contemporanea nello spazio pubblico. Nel corso delle sue edizioni, ha ospitato oltre 220 artisti internazionali, tra cui Isa Genzken, Claes Oldenburg, Richard Serra, Bruce Nauman e Nicole Eisenman. Grazie alla rassegna, circa 40 opere permanenti sono diventate parte integrante del paesaggio urbano della vivace città della Westfalia, trasformandola in un museo a cielo aperto.
L’edizione del cinquantenario, in programma nel 2027, si preannuncia come un appuntamento imperdibile per il mondo dell’arte contemporanea, con un team curatoriale che punta a ridefinire il dialogo tra scultura, spazio pubblico e nuove pratiche artistiche