
Farsettiarte dà il via alla sua stagione dedicata al design con l’asta La Casa dell’Architetto, online dal 25 febbraio al 6 marzo 2025.
In vendita pezzi unici come il divano di Oscar Tusquets “Alibabà Tibet”, semplice e sofisticato al tempo stesso, un tappeto di lana che può essere sollevato e modellato in un sedile con schienale incorporato. O lo scrittoio “Carpett” di Jaime Tresserra Clapes, realizzato in legno e metallo argentato, con piano rialzato trattenuto da lacci in cuoio. Ma anche il mobile parallelepipedo in legno il cui rivestimento scanalato si allarga alla base donando movimento all’intera struttura di Ugo La Pietra.
Presenti anche opere molto particolari come la scultura in ceramica a cubo traforato di Alessio Tasca; il tavolo “Poker” di Joe Colombo, in laminato plastico e struttura in acciaio corredato dal panno verde amovibile; le due angoliere in legno e ottone di Luigi Caccia Dominioni; le librerie “Opus Incertum” in polipropilene espanso di Sean Yoo, collocabili sia all’interno della casa che all’esterno.
Elementi essenziali dell’arredo sono le lampade come la “Serpente” di Elio Martinelli con la base in metallo e il diffusore in metacrilato; la lampada regolabile “Pizzakobra” di Ron Arad in alluminio e acciaio che quando è chiusa appare piatta come una pizza ma sviluppata in altezza induce a pensare a un cobra, composta da elementi snodabili che permettono di orientare la direzione delle luci; e le lampade iconiche della storia del Design come la piantana serie AM/AS in ottone cromato con diffusore in vetro opalino, nata dalla collaborazione tra Franco Albini e Franca Helg.
Arredi disegnati da importanti Designer quali Ettore Sottsass con il suo “Cantone”, angoliera composta da tre elementi sovrapponibili che nella casa raccoglie oggetti che fanno parte di produzioni e di culture artistiche intorno a noi. E una selezione di oggetti in vetro, che spaziano dai vasi Veart e Barbini alle lampade di Murano ai due vasi in cristallo trasparente incolore di David Palterer. Non possono mancare le ceramiche, come quelle disegnate da Tapio Wirkkala e Cedric Ragot per Rosenthal o le sculture di Abele Jacopi per Lenci e i vasi dell’artista Jean Santilli.