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Febbre da restauro, stavolta tra Velázquez e Churchill

Restauro dipinti antichi. Credits: Ghilli Antichità
Restauro dipinti antichi. Credits: Ghilli Antichità
Il restauro è un’arte che va oltre la semplice conservazione: è un viaggio nel tempo che riporta in vita capolavori dimenticati, riportando alla luce storie, emozioni e dettagli nascosti. Recentemente, due importanti dipinti — uno appartenente alla maestria di Diego Velázquez e l’altro legato alla figura di Winston Churchill — sono stati oggetto di interventi meticolosi che ne hanno restituito lo splendore originale.

Negli anni ’30 del Seicento, Diego Velázquez completò il suo ritratto equestre di Isabella di Borbone, raffigurando la regina in sella a un maestoso destriero bianco, avvolta in una tunica riccamente decorata. Tuttavia, il dipinto presentava un problema: la sua dimensione non era adatta alla collocazione prevista. Per ovviare a questa discrepanza, Velázquez aggiunge due strisce laterali alla tela, ampliando il paesaggio circostante.

Con il passare dei secoli, queste aggiunte hanno subito un invecchiamento diverso rispetto alla parte centrale del dipinto, alterando la percezione dell’opera. Inoltre, uno strato di vernice applicato nel XVIII secolo e l’accumulo di sporco avevano ulteriormente compromesso i colori e la profondità originali.

Diego Velázquez, Regina Isabella di Borbone, a cavallo (c. 1635), prima del restauro. Courtesy: Museo del Prado.

Il recente restauro realizzato dal Museo del Prado ha finalmente restituito l’equilibrio cromatico e la brillantezza dell’opera, armonizzando le estensioni con la tela principale. “La regina ha recuperato il portamento regale e la bellezza serena con cui fu ritratta”, ha dichiarato María Álvarez Garcillán, responsabile del dipartimento di conservazione del Prado. Anche Jaime Alfonsín, presidente della Fondazione Iberdrola Spagna—partner del progetto di restauro—ha sottolineato l’importanza di questo intervento: “Questo restauro ci permette di ammirare il capolavoro di Velázquez nella sua forma originaria, con la luminosità e la composizione che il maestro aveva concepito.”

Rendering dei ritratti equestri di Velázquez esposti nel Salón de Reinos. Courtesy: Museo del Prado.

Ora, Isabella di Borbone a cavallo è tornata a splendere nella grande sala della basilica del Prado, pronta a incantare nuovamente il pubblico con il suo fascino seicentesco.

Dall’arte spagnola a quella britannica, un altro restauro ha recentemente riportato alla luce una tela dal forte valore simbolico. Si tratta del ritratto del primo duca di Marlborough, eroe militare e antenato di Winston Churchill, donato allo statista nel 1942 durante uno dei momenti più difficili della Seconda Guerra Mondiale.

Il dipinto gli fu offerto da Lord Saltoun il 15 febbraio 1942, poco dopo la caduta di Singapore, un evento che Churchill definì “il peggior disastro” nella storia britannica. Ricevendo il dono, il primo ministro scrisse con gratitudine: “Apprezzerò sempre questo quadro, non solo per la sua bellezza, ma per il significato ei sentimenti che lo accompagnano”. Lord Saltoun, nel suo messaggio, esprimeva la speranza che l’opera potesse portare fortuna a Churchill in quel periodo cruciale.

A lungo ritenuta una copia ottocentesca di un dipinto del XVIII secolo, l’opera è stata recentemente restaurata grazie a una donazione di £25.000. Le analisi hanno rivelato che il dipinto risale in realtà alla fine del XVII o agli inizi del XVIII secolo, accrescendo il suo valore storico.

Il ritratto del Duca di Marlborough prima e dopo il restauro
© Fiducia Nazionale

Ora il ritratto è esposto a Chartwell, la residenza della famiglia Churchill nel Kent, gestita dal National Trust. “L’aggiunta di questo dipinto arricchisce la collezione e offre ai visitatori uno sguardo più intimo sulla vita e l’eredità di Churchill”, ha dichiarato Katherine Carter, curatrice della casa museo. Il dipinto, oltre ad essere un importante repertorio artistico, rappresenta il sostegno emotivo che Churchill ricevette nei momenti più bui della guerra, testimoniando la forza della storia nell’incoraggiare e ispirare.

Questi due interventi dimostrano come il restauro non sia solo una pratica di conservazione, ma un’opportunità per riscoprire e valorizzare il patrimonio artistico e storico. Che si tratti della regalità immortale di Velázquez o di un dipinto che sostenne Churchill in tempi difficili, ogni opera restaurata rappresenta un legame rinnovato con il passato, dando la possibilità di ammirare e comprendere la storia con occhi nuovi.

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