
Una straordinaria scoperta archeologica è emersa nella provincia di Şanlıurfa, nel sud-est della Turchia: una tomba rupestre risalente a 2300 anni fa è stata rinvenuta sotto il cortile di un’abitazione.
L’annuncio è stato dato dal governatore della provincia, Hasan Şıldak, nell’ambito del Cultural Inventory Project, un’indagine volta a mappare e proteggere il patrimonio storico della regione. La tomba, a camera singola, presenta un rilievo scolpito raffigurante un uomo sdraiato sul braccio sinistro, una postura che richiama le iconografie funerarie dell’antichità. Accanto a lui, due figure femminili alate, scolpite negli angoli della tomba, sembrano evocare antichi rituali funebri, forse con il ruolo di guardiane dell’aldilà.
All’ingresso della tomba è stata individuata un’iscrizione in ocra, purtroppo danneggiata e attualmente illeggibile. Secondo Şıldak, il ritrovamento si distingue per caratteristiche uniche rispetto ad altre tombe documentate nella regione.

Il Cultural Inventory Project, che coinvolge esperti del governatorato e delle università partner, mira a catalogare circa 6.000 siti storici attraverso descrizioni dettagliate e immagini. “Senza documentazione, la perdita diventa irreversibile”, ha sottolineato il coordinatore del progetto, Gülriz Kozbe, ribadendo l’importanza di preservare questi tesori dall’oblio e da eventuali minacce.
I dettagli sulla scoperta della tomba sotto il cortile non sono ancora stati resi noti, ma il ritrovamento dimostra l’importanza di progetti di ricerca mirati a far emergere e tutelare il ricco patrimonio culturale della Turchia.