
Mentre la gran parte delle gallerie italiane presenti ad Arco punta su artisti internazionali, sono molte quelle straniere a scegliere maestri italiani
Della folta presenza di gallerie italiane, ben nove nella main section, vi avevamo già parlato. E ci piace ora aggiungere che a tener alti i nostri colori in Spagna ci sono anche i colleghi della rivista Segno, che proprio in occasione della fiera madrilena Arco presentano le nuova edizione in lingua spagnola. Ma girando fra i corridoi del centro fiere Ifema ci si rende conto di quanto l’arte italiana goda di un ottimo momento di forma, con molteplici presenze anche in importanti gallerie straniere.

A partire dallo stand di quella galleria Leandro Navarro, che abbiamo già indicato come un o dei più belli di tutta la rassegna. E che fra i tanti maestri internazionali piazza alle proprie pareti una piccola ma straordinaria natura morta ad acquerello di Giorgio Morandi. A pochi passi affiancata da un bronzeo cavaliere di Marino Marini. A dominare addirittura il centro dello spazio della galleria Cayon c’è invece un Nero e Oro di Alberto Burri.

Da sempre vicina alla migliore arte italiana era la recentemente scomparsa Helga de Alvear, il cui booth tiene fede a questa sua inclinazione esponendo un grande olio del 1972 di Piero Dorazio, fronteggiato da un Bruno Munari del 1975. Impossibile non citare la bellissima coppia di opere di Ettore Spalletti proposta dall’italiana Vistamare. E anche una top gallery come la viennese Krinzinger vuol tingere di tricolore il proprio stand, piazzando all’entrata una bellissima installazione di Monica Bonvicini. Come sempre, parola alle immagini…



