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TEFAF 2025 è alle porte. Da Tiziano a Guercino, Italia protagonista a Maastricht

É tempo di TEFAF, la regina delle fiere di arte antica e alto antiquariato. Sul sipario del MECC di Maastricht, dal 15 al 20 marzo 2025, 271 gallerie provenienti da 21 Paesi e 5 continenti mettono in scena la miglior proposta di Old Masters sulla piazza globale.

Riconosciuta a livello mondiale tra le più importanti fiere di arti figurative, antichità e design, TEFAF Maastricht offre ai collezionisti delle opportunità senza eguali mettendo in mostra 7000 anni di storia dell’arte, dall’antico al contemporaneo. Un panorama in cui le gallerie italiane, così come gli artisti italiani, giocano sempre un ruolo da protagonisti.

A partire dal dipinto di Giovanni Lanfranco presentato da Fondantico di Tiziana Sassoli (500 mila euro), Venere dormiente con Cupido e un amorino (c. 1618-20), opera caratterizzata da una sensualità assai esplicita, esposta alla recente mostra Guercino. L’era Ludovisi a Roma tenutasi alle Scuderie del Quirinale. Dello stesso Guercino, la galleria propone ben due opere: una smagliante tavoletta, sinora inedita, raffigurante La fuga in Egitto, primizia giovanile, databile al 1615 o poco dopo, nella quale il paesaggio ricopre unimportanza primaria, vista lampiezza della veduta che si apre alle spalle delle figure; e un dipinto su rame della Maddalena penitente, probabilmente realizzato intorno al 1622-23 durante il soggiorno romano.

Ancora Guercino, con disegno a sanguigna, da Maurizio Nobile. Il foglio, inedito, databile sul 1635-1640, raffigura uno studio per la figura di un re magio. Pur non essendo in rapporto con un dipinto noto dell’artista, si tratta probabilmente di uno studio di repertorio, di un esercizio di composizione in vista di una commissione d’opera o di una idea da tradurre a stampa. Matteo Salamon fa dialogare la pittura primitiva italiana con una delle storiche “Venezie” di Lucio Fontana. Galleria Piva, al suo 25° anno in fiera, propone una raffinata consolle realizzata dalla storica bottega bergamasca di Andrea Fantoni (fine del XVII secolo) valutata 90 mila euro.

Antonacci Lapiccirella scommette su un inedito capolavoro di Francesco Hayez di stampo orientalista da 500-700 mila euro. Interno di un Harem, del 1840, raffigura il sultano che osserva compiaciuto una magnifica donna occidentale, appena entrata a far parte dell’harem, che nella sua giovinezza e purezza incarna la bellezza ideale. Ritratta con una grazia che esprime tutta la sua femminilità, la protagonista è la musa prediletta di Hayez, già apparsa in altre opere iconiche dell’artista come Odalisca e Malinconia.

La selezione guardando agli espositori internazionali non perde certo di intensità. Solo per citare alcuni dei capolavori esposti, Trinity Fine Art (Londra) propone una Madonna con Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano, realizzato tra il 1555 e il 1560. MS Rau di New Orleans si fregia di uno dei pezzi più costosi dell’edizione: Natura morta con due sacchi e una bottiglia, dipinta nel 1884 da Vincent Van Gogh e proposta con una valutazione di 4,8 milioni di dollari. Sugli stessi valori, il dipinto di genere del maestro seicentesco Michael Sweerts, che Salomon Lillian presenta per 4,5 milioni.

Per il secondo anno torna della sezione TEFAF Focus, una piattaforma curatoriale dove le gallerie approfondiranno un singolo artista o concetto. Bissa la sua presenza anche il TEFAF Summit, in programma il 17 marzo e incentrato sulle sfide derivanti dal calo dei finanziamenti pubblici degli ultimi anni, analizzando in che modo la filantropia e i modelli innovativi di finanziamento privato possano sostenere il settore no-profit europeo delle belle arti. Quanto alle mostre collaterali presenti in fiera, quest’anno sono protagoniste le opere prestate dal Museo e Real Bosco di Capodimonte (Napoli) e dal Museo Reale di Belle Arti di Anversa, a conferma del suo impegno verso la promozione di un dialogo tra istituzioni, collezionisti e appassionati d’arte in tutto il mondo.

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