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Esplorando le geometrie nelle collezioni di Jacquemus

Simon Porte Jacquemus è l’esempio perfetto di come nel mondo della moda non sia importante solo creare dei bei pezzi, ma saperli raccontare. E il suo brand qualcosa da raccontare ce l’ha: sono le forme, il minimalismo, la natura e l’architettura mediterranea, tutti elementi che si traducono in capi e accessori dalle linee essenziali ma carichi di personalità.

Jacquemus ha fatto delle geometrie e delle asimmetrie, dei tagli netti e delle costruzioni innovative il suo punto forte, quello che rende ogni creazione un’opera d’arte contemporanea.

Tra architettura e natura: il background del brand

Le forme nelle creazioni di Jacquemus non nascono per caso. Fin dagli esordi, il designer ha tratto ispirazione dalla sua terra d’origine, il sud della Francia.

L’architettura mediterranea ha poi influenzato profondamente il suo stile: strutture essenziali, superfici lisce, blocchi monolitici e tagli netti si riversano nei suoi abiti e accessori. Non è raro vedere nelle sue sfilate riferimenti a edifici dalle forme squadrate o a composizioni astratte che ricordano sculture moderne.

Questa visione si fonde con il concetto di spontaneità e libertà tipico del suo brand. I capi, seppur rigorosi nella costruzione, non risultano mai rigidi, ma sembrano adattarsi con naturalezza al corpo di chi li indossa.

Quando la geometria diventa moda: esempi iconici

Dai blazer oversize ai mini-dress dalle spalline pompose, Jacquemus usa la geometria per ridefinire la femminilità. Tra gli esempi più iconici c’è il celebre blazer La Veste D’Homme, che gioca con proporzioni e tagli maschili per creare un look androgino ma sofisticato.

Nelle collezioni più recenti, l’uso delle geometrie si è fatto ancora più radicale: spalle iper-strutturate, gonne asimmetriche e capispalla scultorei che danno un effetto tridimensionale agli outfit.

Impossibile parlare di geometrie senza citare le borse Jacquemus, ormai veri e propri oggetti di culto. Il modello più iconico? Sicuramente la Le Chiquito, una borsa mini dalle linee squadrate e il manico rigido, diventata un simbolo del brand.
Altre borse, come la Le Bambino, continuano questa ricerca di forme pure ed essenziali che le rendono estremamente riconoscibili.

L’impatto visivo e simbolico della geometria

Jacquemus usa la geometria anche per comunicare emozioni e concetti. Le forme squadrate e i volumi oversize evocano sicurezza e potere, mentre gli abiti drappeggiati e asimmetrici trasmettono leggerezza e fluidità.

Le sue silhouette sono pensate per valorizzare il corpo in modo innovativo: non puntano necessariamente sulla sensualità tradizionale, ma su un’eleganza nuova.

Jacquemus e il confronto con altri designer

Se parliamo di moda geometrica, non possiamo ignorare figure come Issey Miyake, maestro delle pieghe e delle strutture innovative, o Balenciaga, che ha fatto delle forme scultoree uno dei suoi tratti distintivi.

Ma ciò che distingue Jacquemus è il suo modo di reinterpretare la geometria con un tocco spontaneo. Mentre altri designer giocano con la rigidità delle forme, questo marchio le rende più leggere, quasi poetiche. Le sue geometrie non sono fredde o futuristiche, ma calde e umane, pensate per essere vissute con naturalezza.

Jacquemus ci insegna insomma che la moda può essere architettura, arte e libertà espressiva, e che le sue geometrie, pur essendo audaci, non impongono regole rigide: sono un invito a sperimentare e a trovare la propria idea di perfezione.

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