
77 gallerie, di cui 56 italiane e 21 internazionali. Dal 20 al 23 marzo MIA Photo Fair BNP Paribas torna negli spazi milanesi di Superstudio Più
È la più longeva, e anche la più importante, fiera italiana dedicata alla fotografia. Alla sua quattordicesima edizione, dal 20 al 23 marzo convoca negli spazi milanesi di Superstudio Più 77 gallerie, di cui 56 italiane e 21 internazionali. E nell’infuocata primavera milanese della creatività, MIA Photo Fair BNP Paribas riesce a ritagliarsi uno spazio per calamitare interesse e un buon numero di visitatori. Questo almeno nella giornata della preview, quando abbiamo fatto un giro e possiamo segnalarvi qualche stand da non perdere.

Immancabile il booth della bresciana Paci Contemporary, che fra immagini iconiche di Bert Stern e Sandy Skoglund piazza le affascinanti foto/sculture (difficile definirle altrimenti) di Michal Macku. E immancabile anche la presenza di Building (una sorpresa vedere in una fiera la corazzata milanese) con una straordinaria personale di Aurelio Amendola. Raffinata la ricerca di The Pool NYC, con le elegantissime foto “intrecciate” di Harriet Tannin (1929), mentre MC2 conferma la sua fiducia alle sensuali danzatrici di Casper Faassen. Si rischia di rimanere incantati dalla parete dedicata a Gabriele Basilico nello stand Valeria Bella.

Da compulsare attentamente il solo show di Michele Zaza proposto dalla genovese/milanese ABC Arte, mentre Prometeogallery sfoggia uno dei suoi nomi di punta, Regina José Galindo. Trasversale, ma sempre di assoluto livello, la scelta di Alessia Paladini, fra l’intramontabile Mario Giacomelli e Irene Kung, e magnetiche le metafisiche foto di Nick Brandt visibile dalla svedese Willas Contemporary. Farsetti emerge con uno stand ricco di grandi nomi, da Antonio Biasucci a Luca Campigotto. Inedita l’abbinata fra lo stand Gaze Off e l’imprenditore/collezionista Franco Marinotti, con una interessante ricerca dell’artista Jean-Marie Reynier.






