
“Frigidaire. Storia e immagini della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo” espone oltre 300 contenuti della rivista d’avanguardia fondata nel 1980, tra foto, illustrazioni e copertine iconiche. È ospitata presso il Museo di Roma di Trastevere, e sarà visitabile fino al 7 settembre 2025
Alla fine degli anni ‘70 in Italia c’era poco da ridere. Il belpaese aveva attraversato uno dei decenni più pesanti della sua storia, e probabilmente la strage di piazza Fontana ne fu il preludio: i primi anni si presentarono con l’austerity, e proseguirono con le stragi, l’espansione dell’eroina e i continui attacchi alla democrazia da parte di poteri occulti.
Nonostante la cupola di piombo, si conservavano isole in cui la voglia di raccontare la realtà attraverso l’arte e il sarcasmo resisteva: tra il funesto ‘78 e l’80 lo scrittore e disegnatore Vincenzo Sparagna, insieme ai fumettisti Stefano Tamburini, Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Massimo Mattioli e Tanino Liberatore si ritrova nella redazione della rivista satirica Il male, famosa per le copertine irriverenti, pregne di verità, e l’invenzione di falsi di giornali italiani – popolare è la prima pagina dell’arresto di Ugo Tognazzi in quanto capo delle Br.
Da questi incontri nascerà Frigidaire, rivista interdisciplinare che percorrerà le orme del già citato Il male e Cannibale. Il cui approccio beffardo e surreale nei confronti della realtà sarà rivoluzionario, tanto da travalicare i confini nazionali. Per descrivere i contenuti innovativi, il direttore Sparagna e Andrea Pazienza conieranno un termine altrettanto nuovo: Artemaivista.

Tra smorfia e sorriso
Su Frigidaire esordirà Zanardi, famoso personaggio di Andrea Pazienza. E proseguiranno le vignette di “Perchè Pippo sembra uno sballato”, iniziate tra le pagine dei predecessori Il male e Cannibale. La rivista verrà presentata al Lucca Comics nel 1980, e il primo numero uscirà nell’autunno dello stesso anno per Primo Carnera editore.
Oltre alle discipline quali musica, fumettistica e filosofia, gli autori non perdevano di vista la realtà, nazionale e estera. Emblematica è la diffusione in est Europa e nell’Afghanistan occupato dai sovietici di una finta copia di Stella rossa, quotidiano dell’armata rossa, la cui copertina di Gaetano Liberatore ritrae un soldato russo nell’atto di spezzare il Kalashnikov e la scritta: “Basta con la guerra! Tutti a casa!”. La diffusione fu agevolata dal giornalista Lituano Savik Schuster.
Frigidaire è stata distribuita nelle edicole fino al 2017, e successivamente solo agli abbonati. Nel corso del tempo diverse vignette e reportage sono stati tradotti all’estero, e il sito Frigolandia continua a proporre e conservare contenuti. La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata da Frigolandia e curata da Vincenzo Sparagna. L’esposizione offre la possibilità di ripercorrere, o conoscere, per chi ne fosse all’oscuro, la storia di Frigidaire, la rivista che ha guardato, per più di un ventennio, alla società e ai suoi cambiamenti con un’espressione a metà strada tra la smorfia e il sorriso.