
Il teatro Bellini di Catania ha regalato al suo pubblico un pomeriggio speciale invitando su uno dei più antichi e prestigiosi palcoscenici d’Italia Anna Tifu Tango Quartet.
Se pensiamo al tango ci viene in mente quella musica da ballo per eccellenza, caratterizzata da ritmo, melodia e improvvisazione. Il tango prende e trascina in un vortice di passione che non è solo una danza, ma anche una riflessione profonda sulla società e le relazioni umane. La storia del tango è un viaggio affascinante che racconta la cultura e l’improvvisazione di un ballo che ha attraversato decenni e continenti. Dalle sue origini nei quartieri popolari di Buenos Aires, è diventato simbolo di eleganza, sensualità e tradizione, che nei tempi moderni si sono andate ad adattare mantenendo però sempre viva la sua essenza.
I primi complessi erano formati generalmente da flauto, violino e chitarra, tipici strumenti dei musicisti di strada, in seguito comparvero i primi pianisti che da soli accompagnavano le serate dei locali notturni. Col diffondersi del tango e dei locali notturni, dove la musica da ballo veniva eseguita, si crearono formazioni musicali stabili e più numerose, includendo talvolta un accordeon, un arpa, un clarinetto o un pianoforte.
Il teatro Bellini di Catania domenica 30 marzo alle ore 17,30, ha voluto regalare al suo pubblico un pomeriggio speciale invitando su uno dei più antichi e prestigiosi palcoscenici d’Italia Anna Tifu Tango Quartet, un ensemble d’eccellenza, composto da affermati musicisti del panorama internazionale: la violinista e leader Anna Tifu, il bandoneonista Massimiliano Pitocco, il contrabbassista Gianluigi Pennino e il pianista Romeo Scaccia. Il quartetto ha presentato uno spettacolo innovativo, nel quale le dimensioni del tempo e dello spazio si sono incontrate appassionatamente.
Un programma variegato che ha visto le nuove composizioni di Romeo Scaccia confrontarsi non solo coi tanghi di Astor Piazzolla, che hanno predominato da un punto di vista numerico, ma anche con un caposaldo del repertorio classico, la rivisitazione per violino e pianoforte delle pagine più celebri della Carmen operistica, frutto del famoso connubio tra Sarasate e Bizet. In questo susseguirsi di celebri arie si sono apprezzate le capacità tecniche della giovane Anna Tifu, vincitrice nel lontano 2007 del concorso internazionale “George Enescu” che le ha aperto la strada per la brillante carriera di violinista. Virtuosa tanto abile quanto bella accompagnata al pianoforte da Romeo Scaccia, noto per la sua capacità di unire la tradizione del tango con le sonorità contemporanee. Il compositore, che vanta la sua formazione musicale al Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, per l’occasione ha presentato due suoi brani Not yet (che ha aperto la serata) e Sardinian Tango.
Ma sono state le musiche di Piazzolla, come già accennato, a farla da padrone guidando l’ascoltatore in un percorso emozionante e seducente iniziato con Adios Nonino, commovente elegia scritta da Piazzolla per il padre, eseguita nella versione per quartetto.. A seguire, Tristeza de un Doble A, una riflessione malinconica, e Escualo, un brano energico e vibrante. Michelangelo ‘70 e Milonga del Angel sono carichi di lirismo e introspezione, mentre Muerte del Angel esplora la morte con una drammaticità intensa. A chiudere il concerto il celebre Libertango, simbolo della fusione perfetta tra tango tradizionale e innovazione moderna.
Brani in cui si sono apprezzati anche gli altri due componenti del quartetto: il contrabbassista Gianluigi Pennino, che ha collaborato con grandi orchestre italiane come quella del San Carlo di Napoli e l’Orchestra Rossini di Pesaro, e il fisarmonicista Massimiliano Pitocco, docente dal 2004 al Conservatorio S.Cecilia di Roma e dal 2017 al Conservatorio di Teramo. Perfette e pulite le note uscite dal suo bandoneòn (un tipo di fisarmonica inventato dal musicista tedesco Heinrich Band) in ogni esecuzione.
Sold out da settimane registrava il botteghino del Bellini per questo concerto e il motivo lo ha sottolineato il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano: “La soireé musicale di domenica 30 marzo, incentrata in gran parte sul tango, è stata una proposta che ha incontrato il favore del pubblico alla ricerca della Bellezza nusicale in tutte le sue declinazioni”. E il mondo ha sempre bisogno di bellezza.