
A Milano, nella Sala delle Cariatidi, un’esplosione di semi di Nico Vascellari farà germogliare una nuova cultura di connessione tra scienza, natura, uomo e le altre specie viventi
A Milano, nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, ispirata alla Sesta Sinfonia intitolata Pastorale (1808) di Ludwig van Beethoven, fiorisce l’installazione ambientale mozzafiato di Nico Vascellari, artista e performer cresciuto a contatto con la natura a Vittorio Veneto, dove è nato nel 1976, che ha dichiarato: «Per me Pastorale è un inno alla resistenza e alla rinascita. Una visione per uscire da una situazione di disastro».

Nella Sala delle Cariatidi, ricca di simboli e significati, emoziona un campo di gramigna di 400 metri quadrati di terra concepito per questo luogo della memoria, bombardato durante la seconda guerra mondiale nel 1943, dove fino al 2 giugno a intervalli regolari esploderanno otto chili di semi alla settimana sparsi da un monumentale cilindro d’acciaio, simile a una misteriosa astronave, posto al centro della Sala neoclassica. La semina automatica attuata dal “cilindro magico” è preceduta da un rumore sordo, tellurico, che lentamente cresce alimentando un rigonfiamento del suolo alla base della struttura metallica. In una frazione di secondo si assiste a una deflagrazione di semi su un’immensa zolla di terra; è un’isola felice in cui la vita simbolicamente si rigenera nell’installazione di Vascellari, noto per le sue provocatorie sperimentazioni sonore e visive, performer e musicista ispirato dal post-punk degli anni Settanta. L’artista “neoumanista” parte dalla Terra per esprimere il concetto di superiorità della Natura, di rigenerazione e resilienza, dall’uomo connesso alle altre specie viventi. Ha commentato Vascellari emozionato in conferenza stampa: «L’idea nasce da certi film apocalittici di fantascienza dove città ridotte a rovine sono popolate da pochi uomini sopravvissuti. Nella mia testa quelle visioni rappresentano la possibilità di uscire da una situazione di disastro se solo rimettiamo in discussione il nostro ruolo. Spesso nelle crepe del cemento della città vediamo spuntare una piantina caparbia: allo stesso modo Pastorale è l’inno alla resistenza come quella messa in atto dalla malerba piantata nella Sala delle Cariatidi, capace di sopravvivere anche con poca acqua e luce».

Il progetto, a cura di Sergio Risaliti, è un inno alla speranza di sopravvivere alla vita, alla storia, alle mattanze umane e catastrofi ambientali, inscena un’area di meditazione in uno spazio simbolico, dove sopravvivere alla violenza quotidiana, lontano da intrighi politici e conflitti sociali. Nella deflagrazione di semi c’è la manifestazione di una forza creatrice e distruttrice insieme della Natura. La Sala delle Cariatidi rappresenta la rinascita culturale dal 1953, quando proprio qui si espose Guernica di Picasso, il manifesto universale contro tutte le guerre. E in questo tragico presente segnato da ingiustificabili conflitti, divisioni, rovine in cui la relazione tra uomo e ambiente è fortemente compromessa, tornare al grembo della Terra, nel rispetto della Natura che ci ha nutrito e protetto, è un manifesto poetico di nuova umanità in cui scienza e cultura sono connesse.